La vicenda Honda-Milan è un tormentone, ma forse adesso è realmente chiusa. Certo se ne sono viste di tutti i colori, e potrebbe non essere finita qui; ma le parole di Adriano Galliani prima e, soprattutto, quelle del presidente del lasciano intuire che i rapporti tra le due società siano al minimo storico. Il problema pare essere datato; la trattativa per portare il giapponese a Milanello sembrava spedita e addirittura si ipotizzava che tutte le schermaglie di inizio estate avrebbero avuto una conclusione positiva per i rossoneri, con il giocatore in arrivo già entro la fine di questa sessione di calciomercato estivo. E invece, tutto bloccato: non solo perchè Galliani ha detto che Honda non arriverà, ma più che altro perchè Giner ha tuontato su bobsoccer.ru accusando il Milan di scorrettezze passate. “Non tolleriamo un comportamento irrispettoso”, queste le parole del patron russo, “i rossoneri hanno contattato il giocatore all’inizio del 2013 quando non avevano il diritto di farlo. Si fossero comportati bene avremmo potuto arrivare ad un accordo, invece hanno provato a minacciarci e hanno provocato un conflitto tra Honda e il club”. Una cosa va detta: non ci capisce perchè, visto che il riferimento è l’inizio dell’anno, la presunta scorrettezza di Galliani conosca la luce del sole e della stampa soltanto in questi giorni. Sia come sia, non ci sono prove che il Milan si sia effettivamente comportato come non avrebbe dovuto, ma è già la seconda volta in cui l’ad rossonero viene accusato di non aver agito correttamente (anche la Fiorentina ha tuonato in questo modo per l’affare Ljajic). Quello che è certo è che Honda è sempre più lontano da Milanello e dall’Italia; a meno che anche questo non faccia parte di una precisa strategia russa per alzare il prezzo. “Non lo venderemo al Milan nemmeno per 10 milioni di euro”, chiude Giner in maniera piuttosto esplicita; e forse nemmeno Galliani vuole spendere tanto per il giapponese.