Il ritorno di Kakà. Basterebbe questo per rendere interessante un incontro già pieno di significati come Torino-Milan (alle 20,45 allo stadio Olimpico) il cui pronostico è sempre difficile da fare, anche se tutto farebbe pensare ad una affermazione finale del Milan, non senza patemi. In casa le squadre di mister Ventura hanno propensione ad aggredire l’avversario col pressing alto, un pò come il Verona, e anche di questo dovrà tener conto Allegri nel preparare questa partita. Nella giornata della duplice sfida tra le squadre di Milano e Torino, il debutto bis del calciatore brasiliano sarà il tema centrale di questo match. Che, come detto, ne ha anche altri: Alessandro Matri si prepara alla prima da titolare con la maglia rossonera, in difesa Cristian Zaccardo finalmente ha spazio – visti tutti gli infortuni che hanno falcidiato la rosa di Massimiliano Allegri – mentre Nigel De Jong torna, a nove mesi di distanza, nello stadio in cui si ruppe il tendine d’Achille. Il Torino risponderà con la presenza di Alesso Cerci e Ciro Immobile, che hanno le qualità per rendere amara questa trasferta al Milan. Un incontro quindi non così scontato, nonostante l’evidente superiorità tecnica della squadra di Allegri, che non dovrà scendere in campo senza l’atteggiamento giusto e con la testa già alla partita di Champions League contro il Celtic (mercoledi). Per parlare del pronostico di Torino-Milan abbiamo sentito un grande ex della formazione granata come Paolo Pulici. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a IlSussidiario.net.
Torino – Milan con Kakà, un ritorno importante? Aspettiamo a giudicare, perchè spesso i ritorni nel calcio possono essere negativi. Il giudizio a questo punto lo darà solo il campo.
Ci sarà Matri in coppia con Balotelli, il miglior tandem d’attacco del Milan per questa stagione? Credo che questa scelta dipenda da Allegri, che avrà visto questi due attaccanti in grande forma in allenamento e deciso che la coppia migliore sia questa.
All’esordio anche Zaccardo, un’opportunità per lui? Bisognerà vedere se avrà trovato l’equilibrio necessario per essere di nuovo protagonista. Non basta essere stati campioni del mondo per assicurare una buona prestazione in campo.
Il Milan non rischia di essere troppo sbilanciato davanti? E’ una scelta: la squadra di Allegri è votata all’attacco, cerca sempre la via del gol e per questo preferisce avere un assetto offensivo.
Torino con Cerci e Immobile davanti; potrebbero essere loro i giocatori determinanti dell’incontro? Soprattutto Cerci potrebbe dare quella fantasia e quella freschezza in grado di infastidire la retroguardia avversaria. Immobile sa fare gol: il Torino può affidarsi a loro.
Ventura ha cambiato: basta 4-2-4, dentro il 3-5-2. Cosa cambia? La squadra è più coperta rispetto allo scorso anno: prende meno rischi, e credo che dopotutto sia meglio così, c’è più equilibrio in campo.
Cosa dovrà fare il Torino per tornare ai fasti di Sala-Pulici-Graziani?
Puntare sul vivaio, sul settore giovanile; far crescere e maturare i migliori giovani per poi lanciarli al momento opportuno. La nostra squadra non aveva fatto tanti acquisti, la maggior parte di quei giocatori veniva dal vivaio del Torino.
Il suo pronostico? Spero e mi auguro che il Torino possa vincere.
(Franco Vittadini)