Il Milan potrebbe nuovamente pescare dalla Juventus nei prossimi mesi. Nel mirino di via Turati, però, non vi è una stella del club bianconero, bensì un dirigente degli stessi campioni d’Italia. Stando alle notizie circolanti negli ultimi giorni, riportate precisamente dal portale Goal.com, sembra che l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, stia seriamente pensando a Fabio Paratici, direttore sportivo in forza alla Juventus, vero e proprio braccio destro dell’ad Beppe Marotta. L’idea di Galliani è quella di sostituire Ariedo Braida, compagno di mille trattative, con un manager più dinamico, brillante e giovane come appunto il ds della Vecchia Signora. Paratici ha solo 41 anni ma è considerato fra i migliori in Italia nel suo ruolo ed è molto stimato anche all’estero. Dopo l’esplosione fra le fila della Sampdoria è arrivata la grande chiamata dalla Juventus e lo stesso ha risposto presente, portando a termine in tre anni operazioni di primissimo piano come l’arrivo di Vidal, Tevez, Pirlo, Barzagli a costo zero, ed altre importanti trattative.



Difficile che Galliani riesca a convincere la Juventus, ma probabilmente un tentativo verrà fatto (o magari già è stato portato a termine) nelle prossime settimane. Fare mercato nel Milan, del resto, si sta rivelando sempre più complicato; le finanze sono ridotte ai minimi termini e basta dare uno sguardo all’11 sceso in campo mercoledì sera contro il Celtic in Champions League per capirlo chiaramente. Nella squadra titolare allestita da Massimiliano Allegri, complice anche i molteplici infortuni che hanno falcidiato la rosa rossonera negli ultimi tempi, vi erano solo due giocatori pagati più di 10 milioni di euro, e precisamente Alessandro Matri (circa 12) e Mario Balotelli (circa 20). Tutti gli altri sono sbarcati a Milanello a costo zero o a cifre molto basse, leggasi i 500 mila euro sborsati dal Milan per Antonio Nocerino, e i 14 milioni di euro spesi per il doppio colpo Constant-Zapata.



Il Milan rompe gli indugi e prepara l’assalto a Xabi Alonso. I rossoneri hanno infatti deciso di puntare su un centrocampista di infinità qualità come appunto il nazionale spagnolo in forza al Real Madrid, per innestare il proprio reparto di mezzo. L’idea è quella di affiancare a Montolivo e De Jong il gioiello iberico, e volendo, di tentare anche un centrocampo in stile Barcellona, tutto qualità e tecnica, con Xabi Alonso al fianco di Montolivo e di Andrea Poli. Difficile ma non impossibile visto l’inizio di stagione un po’ avaro di gioco di questo Milan formato 2013-2014. Se è vero che il centrocampo, così come tutti gli altri reparti, ha risentito dei molteplici infortuni che hanno falcidiato Milanello in queste ultime settimane, è vero anche che quando la squadra era al completo non ha mai brillato a livello di giocate. Il Milan cerca da due anni l’erede di Andrea Pirlo e fino ad oggi non l’ha mai trovato: l’occasione Xabi Alonso è davvero ghiotta e difficile da farsi sfuggire.



Come vi abbiamo sottolineato ieri, per avere il nazionale spagnolo delle Merengues basteranno solo 5 milioni di euro, in virtù del contratto in scadenza al 30 giugno del 2014. Xabi Alonso non è di certo giovane, sottolineare i tifosi rossoneri più attenti, ma nemmeno così in “là” con gli anni. Il madridista è infatti un classe 1981, compirà i 32 anni a fine novembre (precisamente il 25), e se si pensa all’età dei vari Totti, Buffon, Pirlo e via dicendo, si capisce come lo spagnolo possa ancora dare molto al calcio che conta. Per il Milan sarebbe una sorta di chiusura del cerchio dopo la cessione proprio del metronomo bresciano. Con l’acquisto dell’ex Liverpool si colmerebbe quel vuoto fino ad oggi ancora presente nello scacchiere rossonero. L’amministratore delegato rossonero, maestro dei colpi low cost, ci proverà, conscio che la concorrenza però sarà altissima. Anche Juventus e Inter seguono infatti il giocatore, ma il numero due di via Turati ha dalla sua un rapporto con Florentino Perez che nessuno può vantare in Italia. Inoltre sulla panchina madrilena siede un certo Carlo Ancelotti, che si dice abbia avuto un ruolo molto importante nell’operazione che ha riportato Kakà a Milanello…