Oltre al derby della capitale, la sfida clou della quarta giornata di Serie A sarà senza dubbio il big match dello stadio San Siro fra il Milan e il Napoli. Al Meazza si sfideranno due fra gli attacchi più pericolosi non soltanto in Italia quanto in Europa. Da una parte Balotelli e Matri (con gli acciaccati Pazzini ed El Shaarawy) e dall’altra Higuan spalleggiato da Hamsik. Non è una novità che lo slovacco abbia sfiorato circa tre estati fa la casacca rossonera mentre è di quest’oggi un retroscena decisamente interessante, pubblicato dal Corriere dello Sport, e riguardante Higuain. Anche il Pipita, gioiello che i partenopei hanno pagato circa 40 milioni di euro al Real Madrid, poteva indossare la divisa del Milan. Tutto ha inizio nell’autunno del 2006, precisamente il 9 novembre, quando il direttore sportivo di via Turati, Ariedo Braida, si trova a Buenos Aires per uno dei suo classici tour di mercato sudamericani. Tra di loro c’è anche un giovane talento del River Plate, che veniva da un periodo fantastico, impreziosito da due reti ai rivalissimi del Boca, quanto basta per farti divenire una divinità in Argentina.
La stella di Higuain esplode e il Milan inizia le pratiche per assicurarselo e portarlo in Italia. Peccato però che il Real Madrid è arrivato prima di tutti, ed ha di fatto già chiuso la trattativa con il River in cambio di un assegno da 12 milioni di euro. In via Turati, dove all’epoca si poteva ancora “fare mercato”, non si danno per vinti e nonostante lo sbarco fra le fila delle Marengues, sei mesi dopo, nell’estate del 2007, rilanciano con un assegno di esattamente il doppio, ben 24 milioni di euro. Nulla da fare: il Real, all’epoca guidato da Fabio Capello, non molla e continua a credere nel giovane talento argentino sicuro che prima o poi sarebbe esploso a dovere. Il resto, è storia di questi giorni, con l’esplosione del “Gonza”, la difficoltà nel trovare un posto da titolare nella continua sfida con Benzema, le molte voci di mercato, e infine il trasferimento al Napoli.