Stasera alle 20.45 allo stadio San Siro si disputerà Milan-Verona, interessante posticipo della ventesima giornata di serie A, prima di ritorno del campionato italiano. Partita piena di mille significati, soprattutto perché debutterà sulla panchina rossonera Clarence Seedorf, subentrato in settimana a Massimiliano Allegri. Per il Milan, che a sorpresa ha dieci punti in meno in classifica del neopromosso Verona, 22 contro 32, sarà subito un esame importante contro la rivelazione del massimo torneo. La formazione veneta allenata da Andrea Mandorlini è in zona Europa League e sta raccogliendo tante soddisfazioni in una stagione fin qui più che positiva per l’Hellas. Lo stesso certamente non si può dire per il Milan, che è lontanissimo dalle posizioni che solitamente occupa nelle zone nobili della classifica. All’andata fu un successo per il Verona (2-1 in rimonta), primo segnale di ciò che sarebbe successo nei mesi successivi: stasera il Milan di Seedorf dovrà dimostrare personalità e voglia di riscatto per fare una seconda parte di stagione importante. Per presentare questo match abbiamo sentito l’ex rossonero Alberigo Evani. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Milan-Verona: si aspettava a inizio campionato che la formazione veneta avesse dieci punti in più di quella rossonera? Non se l’aspettava nessuno che il Verona a questo punto del campionato avesse dieci punti in più del Milan, ma sono convinto che sia una situazione che potrà cambiare. La formazione rossonera potrà fare un’ottima seconda parte di stagione.



Come potrà il Milan mettere in difficoltà il Verona e la squadra veneta rispondere al miglior livello tecnico dei rossoneri? Penso che il Milan abbia tutte le possibilità per fare una buona partita e prevalere sul Verona. All’andata, come col Sassuolo, la formazione rossonera passò in vantaggio poi si fece rimontare e superare per alcune disattenzioni. Con l’arrivo di Seedorf probabilmente si potrà vedere un altro Milan, più motivato, più convinto dei suoi mezzi.

Cosa ha di speciale il tecnico olandese? Ho giocato con lui alla Sampdoria, aveva personalità come giocatore, cosa che è veramente importante anche per un allenatore. Non so quali siano le sue capacità come tecnico, visto che dobbiamo ancora scoprirle, ma credo che con lui ci sarà un Milan che tornerà a puntare in alto. Con Berlusconi presidente il Milan ha sempre voluto raggiungere grandi traguardi.



Che Milan sceglierà Seedorf? Darà fiducia a Balotelli? Non so come Seedorf farà giocare la squadra, credo però che un giocatore come Balotelli non si discuta. Ha grandi qualità tecniche e deve soltanto giocare di più per la squadra.

Sarà possibile tornare ai livelli dei successi del Milan di qualche anno fa?

Intanto la prima cosa sarà ricominciare a vincere in Italia poi, come ho detto prima, Berlusconi ha sempre voluto puntare a conquistare i successi più importanti anche a livello mondiale…

Tornando alla partita, c’è un Toni in grande forma: sarà difficile fermarlo? Toni sta giocando bene, la sua serietà dentro e fuori dal campo viene premiata, credo però che il Milan contro il Verona dovrà pensare soprattutto a fare la sua partita.

Che apporto potrà dare Honda ai rossoneri? Importante, visto anche il suo livello tecnico e le capacità che possiede.

Le piacerebbe diventare tecnico del Milan un giorno? Nessuno potrebbe rispondere di no a una domanda così. Poi per me il Milan è stata una seconda famiglia, ho iniziato nelle giovanili, ho passato anni difficili come quella della B, ho raggiunto grandi vittorie. Ho vissuto in rossonero sedici anni da giocatore e dieci da allenatore. Sarebbe veramente bello se venissi chiamato come allenatore. (Franco Vittadini)