Il Milan batte l’Atalanta 3-1, torna nella parte sinistra della classifica e trova, in un solo giorno, il gol numero 100 in maglia rossonera di Kakà (che poi fa anche 101) e il primo in Serie A di Bryan Cristante. Primo tempo sofferto con qualche incertezza, poi sale in cattedra il 22 e cambia tutto: a quel punto la squadra di Allegri domina, anche se gli orobici possono recriminare per un gol ingiustamente annullato a Benalouane (sull’1-0). match abbastanza interessante che regala più di un’emozione. Il Milan cerca di fare la partita ma spreca molto nel primo tempo davanti ad una Atalanta quadrata e capace di soffrire. Kakà regala il vantaggio che non disunisce gli avversari in grado infatti di mandare in confusione la squadra di Allegri ad avvio di ripresa. Il primo quarto d’ora di ripresa è ricco di tensione con i bergamaschi che cercano con insistenza il pareggio, sfiorandolo in più occasioni, e il Milan che si salva sempre in extremis. Al 65’ e 67’, nel momento di maggiore crisi rossonera, arrivano il due gol che annientano ogni speranza di rimonta ospite. Kakà ancora, e poi Cristante con una grande rasoterra da fuori. Milan ancora dentro al tunnel ma in uscita, almeno sembra dopo un 3-0 che nasconde più di una debolezza. La prima, e più pericolosa, è la capacità di concentrazione della squadra che in più di un momento si è persa concedendo campo e speranza agli avversari. Di conseguenza c’è da notare la facilità di penetrazione delle difesa come dimostra il quarto d’ora di inizio secondo tempo. Infine c’è il problema attaccante, o meglio il problema Matri, giocatore voluto fortemente da Allegri per far rifiatare o giocare insieme a Balotelli che, anche oggi, ha giocato sotto ogni aspettativa. Dette le debolezze c’è però anche un risultato tondo e un gioco in miglioramento che da buone speranze. non può certo godere di fuoriclasse come Kakà o Balotelli, capaci anche solo con un passaggio calibrato a cambiarti la partita. Tuttavia i bergamaschi ci provano fino al terzo gol che spezza loro le gambe. I primi 70’ minuti della squadra sono positivi: discreta compattezza, giusto pragmatismo difensivo e più di un occasione da gol non sfruttata per mancanze proprie o per sfortuna. giusto annullare il gol del pari di Belanuane per leggera ma decisiva spinta sul diretto marcatore. Rimangono dei dubbi per un intervento su Balotelli in area di rigore.
Il primo tempo di Milan-Atalanta finisce 1-0 grazie alla centesima rete in rossonero di Kakà al 35’ di gioco.
Allegri schiera una formazione inedita con Nocerino e il giovanissimo Cristante a centrocampo, Matri al fianco di Robinho in attacco con Balotelli in panchina, ancora non al meglio. L’Atalanta si presenta a San Siro con il solito 4-4-1-1 dove Moralez opera appena dietro a Denis. E’ il MIlan a fare la partita e dopo poco più di 5’ traversone di De Sciglio trova Robinho che da due passi però non inquadra. Poi è Matri ad avere un altra palla gol ma la sua diagonale non trova lo specchio. Il momento di furore del Milan finisce con il contropiede azionato da Kakà che porta Cristante a sfiorare il gol del vantaggio ma il centrocampista della primavera colpisce sfortunatamente la traversa sul cross tagliente di Emanuelson. Con il passare dei minuti l’Atalanta si compatta e inizia a conquistare metri spingendo sopratutto sulla sinistra dove Brivio è molto attivo e gode di spazi interessanti per colpire. Il Milan invece inizia a disunirsi e pecca di imprecisioni in fase di impostazione facilitando il gioco più pragmatico e di contenimento degli avversari. Non si ha nessuna gronde occasione per i minuti centrali del primo tempo anche perché nei rossoneri manca un elemento fondamentale come Matri che in area si fa poco sentire. Al 35’ arriva la svolta. Angolo dell’Atalanta intercettato dal Milan, Emanulson dalla propria area parte palla al piede fino al limite di quella avversaria dove scarica per l’accorrente Kakà che da sinistra si palesa di fronte a Consigli senza lasciargli scampo. Centesimo gol in rossonero per Ricardino che esibisce una maglia celebrativa per l’occasione.
Nel finale di frazione da registrare l’incrocio colpito da Raimondi che spaventa Abbiati e tutto lo stadio. Senza dubbi il migliore, porta in vantaggio i suoi e crea sempre superiorità numerica. Non pervenuto per tutto il primo tempo. Macina chilometri sulla fascia con buoni spunti, tra i più attivi. Non fa il necessario filtro a centrocampo, il Milan riesce a passare in più occasioni.
Non sbaglia un’uscita, dà sicurezza a tutto il reparto e salva miracolosamente un gol sul tappi-in di Denis.
Molto bene in fase difensiva ma concede troppo spazio in copertura dove sulla sua corsia l’Atalanta spinge tantissimo mettendo in difficoltà la squadra di Allegri.
Chiude bene i tentativi atalantini per tutto il primo tempo, entra in confusione nel quarto d’ora iniziale del secondo tempo come tutta la squadra. Esce per leggero infortunio alla spalla. (dall’83’) RAMI: S.V.
Bene nel primo tempo come il compagno di reparto, fatica nel secondo.
Prestazione più che positiva per l’olandese che calca la corsia di sinistra appena ne ha la possibilità. Buoni gli spunti e i traversoni; sua l’azione che porta al vantaggio di Kakà.
Brillante in molte fasi del gioco in entrambe le fasi, sparisce in altre ma per essere all’esordio stupisce tutto il pubblico di San Siro. Il suo gol all’esordio profuma di predestinazione.
Ottimo filtro nei primi 45’, cala vistosamente nella ripresa fino al gol di Cristante che chiude virtualmente il match. Nei minuti restanti si limita ad amministrare il giro palla rossonero.
Più quantità che qualità, chiamato in causa in un paio di occasioni non è capace di sfruttarle al meglio ma nell’economia del centrocampo dove è chiamato ad operare fa il suo.
KAKA’ 7.5: “Riccardissimo” fa esaltare il Meazza come ai tempi migliori: centesimo e centunesimo gol in maglia rossonera con tanto di maglietta celebrativa esibita per l’occasione. Per i tifosi e per Allegri resta una sicurezza su cui poter contare.
Molto mobile su tutto il fronte offensivo, partecipa a tutte le occasioni da gol del Milan ma ne spreca come suo solito almeno un paio. Esce per Poli a metà della ripresa.
(dal 74’) POLI 6: dà equilibrio al centrocampo e permette di tenere palla alla squadra fino al triplice fischio. MATRI 4: attaccante da ritrovare, si perde nell’area di rigore avversaria senza essere quasi mai notato dai compagni. Esce tra i pesanti fischi di San Siro dopo una prestazione impalpabile.
(dal 58’) BALOTELLI 6: si nota la sua forma tutt’altro che smagliante ma fa comunque meglio di Matri. Si muove bene e dialoga con i compagni. Suo lo spunto che porta al 2-0 di Kakà.
Il Milan parte bene con il coltello tra i denti ma non è in grado di concretizzare per troppo tempo. Per fortuna ci pensa Kakà a risolvere la situazione sia nel primo tempo, sia durante la ripresa quando la squadra in affanno per i primi 15’ era entrata in un tunnel di confusione totale senza vederne la fine. La scelta di Matri non ripaga le più modeste attese, ma azzecca la mossa di Cristante che stupisce i più. Si vede che i rossoneri non sono ancora quelli di una volta ma un 3-0 ad inizio anno non può che fare ben sperare.
Infilato per tre volte ha poche colpe su tutti i gol. Sebbene tutto, nel corso della partita si distingue per buone parate.
Bravo a farsi trovare al posto giusto in due occasioni che potevano essere decisive ma in una è sfortunato a colpire l’incrocio, nell’altra è manca la mira. Per quanto riguarda la fase difensiva gioca una partita sufficiente.
Prestazione caratterizzata da qualche sbavatura che diventa decisiva per gli avversari. Non al meglio.
Discreto nella prima frazione, molto attivo nella ripresa durante la quale è spesso presente e pericoloso sulla corsia di destra.
L’Atalanta si affida alla sua corsa per attaccare il Milan, lui risponde con una costante presenza sulla corsia di sinistra mettendo in difficoltà gli avversari.
Non brillante come al solito, pochi gli spunti e non una grande intesa con i compagni.
(dal 67’) DE LUCA 5: entra appena dopo il 2-0 del Milan, nel corso della partita non si integra negli schemi di gioco e rimane inoffensivo.
Fa girare bene la sqaudra per diverse fasi del gioco riuscendo anche a tenere alto il baricentro dei suoi fino a mettere in affanno gli avversari in avvio di ripresa. Cala come tutti i suoi compagni una volta incassato il terzo gol.
Gioca solo 20’ di gara con una buona dinamicità sia in fase di contenimento che di possesso. Esce per infortunio, al suo posto Baselli.
(dal 20’) BASELLI 5.5: tocca molti palloni a centrocampo, meglio in fase di possesso che in quella di copertura.
Si nota pochissimo nel centrocampo atalantino facendo poco filtro. Invisibile.
Una minaccia continua anche se solo a sprazzi. Dai suoi piedi partono le azioni più pericolose dell’Atalanta.
Abbandonato a combattere contro la difesa rossonera non ha grandi occasioni da sfruttare. Solo nel secondo tempo ha la possibilità di pareggiare il risultato ma un grandissimo Abbiati gli nega il gol.
L’Atalanta gioca un primo tempo pragmatico soffrendo ma tenendo botta fino e oltre al primo gol di Kakà. Nella ripresa l’allenatore trasmette la sua grinta alla squadra che riesce a mettere sotto il Milan. Dopo il gol di Cristante i suoi si disuniscono progressivamente fino al triplice fischio.
(Giorgio Davico)