Carlo Ancelotti, attualmente allenatore del Real Madrid lanciato in una lunghissima e appassionante volata per conquistare la Liga, non esclude un suo ritorno in Italia in futuro: “Ci penso, ma sto bene all’estero – ha detto in un’intervista a Radio Onda Libera -. Ripartirei da un club e non dalla Nazionale perché ho ancora voglia di lavorare sul campo tutti i giorni”. Parole in libertà, che non sottintendono certamente l’esistenza di un piano a breve termine, però è chiaro che una dichiarazione del genere apre a scenari interessanti. Le due squadre sulle cui panchine possiamo immaginarci il tecnico emiliano sono Milan e Roma, ma in questo momento sono i rossoneri quelli che avrebbero maggiormente bisogno di un allenatore come Ancelotti, visto che invece dalle parti di Trigoria va tutto bene. Ecco perché i tifosi del Milan potrebbero anche sognare il ritorno dell’allenatore dello scudetto 2004 e delle Champions League 2003 e 2007. Se il presidente Berlusconi dovesse farsi vivo con Carletto, tutto potrebbe anche succedere, anche se ribadiamo che al momento non c’è nulla di concreto.
Fra Alex e il Milan si frappone… Thiago Silva. Proprio così, l’ex difensore centrale rossonero, attualmente fra le fila del Paris Saint Germain, ha rilasciato un’intervista al quotidiano francese L’Equipe, cercando di indurre la dirigenza parigina a non cedere Alex. Per chi si fosse perso qualche “puntata”, l’ex PSV Eindhoven è in scadenza di contratto con i campioni della Ligue 1 e potrebbe seriamente lasciare il Parco dei Principi a fine stagione per liberare un posto da extracomunitario. Sulle sue tracce si è messo il Milan, che segue Alex fin dai tempi di Ancelotti, e che necessita di un rinforzo in difesa. «E’ molto importante che Alex rimanga – le parole di Thiago Silva – Può giocare ancora uno/due anni ad alto livello nonostante i problemi al ginocchio che ha avuto. Oggi è in ottima condizione dal punto di vista fisico e mentale. E’ molto importante per la nostra fase difensiva: quando so che lui è in campo, anche io mi sento più sicuro».
Nessuna critica di Silvio Berlusconi a Clarence Seedorf. Secondo quanto riportato stamane da La Gazzetta dello Sport, il Cavaliere non avrebbe affatto gradito la sconfitta contro il Napoli, non tanto per il gioco espresso, quanto per alcune scelte tattiche discutibili, su tutte, la panchina di Riccardo Montolivo e l’avanzamento di Abate sulla linea degli esterni. A smentire tali indiscrezioni ci ha però pensato l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, che come riporta la redazione di Sky Sport, ha espresso un laconico: «Nessuna critica di Berlusconi all’operato di Seedorf». Al di la delle critiche reali o meno, resta il fatto che il Milan di Seedorf è chiamato ad una prova di forza e determinazione in vista della sfida contro l’Atletico Madrid, gara in programma il prossimo 19 febbraio. Una sfida che potrebbe salvare, per lo meno in parte, il sin qui disastroso cammino degli uomini in rossonero.
Romulo sarà probabilmente uno dei protagonisti del mercato estivo. Il 26enne brasiliano con passaporto italiano ha letteralmente convinto la critica a suon di ottime prestazioni fra le fila dell’Hellas di Verona. Dopo soli 6 mesi, l’ex Atletico Paranaense è divenuto un insostituibile di mister Mandorlini, risultando spesso e volentieri deciso con la sua qualità e nel contempo mostrando tanta quantità. Il sudamericano è infatti uno di quei giocatori che ovunque lo schieri, dal centrocampo in giù, può far bene. Anche ieri pomeriggio, in occasione della gara del Bentegodi fra la Juventus e i gialloblu, è risultato uno dei migliori in campo sfornando due assist al bacio per Toni e Gomez. Si mormora che l’ad bianconero Marotta sia rimasto estasiato dalla grande prova di Romulo ma fra le big d’Italia c’è un altro ammiratore “segreto”, l’ad del Milan, Galliani. I rossoneri seguono da mesi il centrocampista dei veneti e non è da escludere che in estate possano chiederlo concretamente alla Fiorentina, club che detiene il cartellino dello stesso. La Viola dovrà sedersi ad un tavolo con il Milan per parlare della situazione di Alessandro Matri e il manager rossonero potrebbe intavolare uno scambio alla pari: il bomber di Sant’Angelo Lodigiano in cambio del centrocampista di Pelotas.
Continuano i sondaggi in casa Milan con l’obiettivo di individuare i rinforzi in vista della prossima estate. Con grande probabilità il club di via Aldo Rossi darà vita alla solita campagna acquisti low cost, tenendo conto anche dei mancati introiti Champions League. Vanno lette in tale ottica le indiscrezioni che ci giungono dall’Inghilterra e precisamente dal portale Sportsdirect News, che parla di interesse del club rossonero nei confronti di Emanuele Giaccherini. L’ex esterno della Juventus si è trasferito in estate al Sunderland, in Premier League, voluto fortemente dall’ex manager Paolo Di Canio. Il nazionale azzurro si è reso protagonista di una stagione non proprio idilliaca, sulla falsa riga dei suoi compagni di squadra. In 22 apparizioni ha totalizzato soltanto tre reti, e con lo sbarco sulla panchina dei Black Cats di Poyet, il rendimento dell’ex bianconero è ulteriormente peggiorato. In estate potrebbe fare le valigie e tornare in Italia, e pare che Clarence Seedorf lo abbia indicato a Galliani come possibile rinforzo per la trequarti.
Ha lasciato un pizzico di amarezza in Berlusconi la sconfitta del Milan contro il Napoli. Il patron rossonero, come riporta stamane La Gazzetta dello Sport, pare non abbia gradito, o meglio ancora, compreso, alcune scelte tattiche attuate da Clarence Seedorf al San Paolo. Fra le mosse più azzardate, l’assenza di Honda e Montolivo, nonché l’avanzamento di Abate sull’esterno di destra. Se il nazionale nipponico non stava bene, difficile invece capire l’esclusione del “Caravaggio”, anche se Clarence si è “giustificato” confessando: «Volevo provare la coppia De Jong-Essien prima dell’Atletico». Già, l’Atletico Madrid, probabilmente il primo vero crocevia per il neo-allenatore milanista. E’ noto e risaputo che il rapporto fra Silvio Berlusconi e Massimiliano Allegri si è incrinato e deteriorato fino a spezzarsi per via di alcune figuracce europee che il Milan del Conte Max ha subito negli ultimi anni. Ecco perché la sfida di mercoledì 19 febbraio sarà il primo vero esame per Seedorf: in Champions non sono ammessi passi falsi né tanto meno esperimenti tattici particolari, conta solo vincere, e magari convincere…