Sean Sogliano si allontana dal Milan. Secondo quanto riporta il giornalista di SkySport Gianluca Di Marzio, il direttore sportivo del Verona avrebbe rassicurato il presidente dell’Hellas, Maurizio Setti, riguardo il suo futuro in società. Sogliano è stato indicato dalle recenti voci di calciomercato come uno dei volti del nuovo Milan: si è detto che avrebbe affiancato Galliani nella gestione dell’area tecnica. Dopo il clamore di gennaio però le acque si sono calmate ed ora le notizie vanno in direzione contraria. Chissà che dopo tutto il polverone degli ultimi mesi, in cui si è passati dalle dimissioni di Galliani alla riforma del CdA del Milan, lo storico amministratore delegato non resti al timone da solo, come è sempre stato negli ultimi anni. La notizia al momento è che Sogliano è più vicino al Verona e quindi più lontano dal Milan: non a caso il ds gialloblu sta già lavorando per l’Hellas dell’anno prossimo, ed è vicino al talento Giorgi Chanturia, soprannominato il Messi georgiano. Il futuro dell’organigramma rossonero resta avvolto dalle nebbie…
Torna a circolare in casa Milan il nome di Kasper Schmeichel. Secondo la stampa inglese il club rossonero non perde di vista il 27enne portiere del Leicester City (squadra che milita in Championship, Serie B inglese), e della nazionale danese. Il figlio della leggenda Peter Schmeichel, ex portiere del Manchester United, ha il contratto in scadenza fra pochi mesi, al 30 giugno del corrente anno e di conseguenza potrebbe lasciare la Gran Bretagna a costo zero. Il Milan ci pensa seriamente anche perché in estate potrebbe letteralmente stravolgere il reparto più arretrato. Marco Amelia e Coppola sono in uscita, mentre il giovane brasiliano Gabriel potrebbe essere piazzato in qualche medio/piccola d’Italia per permettergli di proseguire il suo processo di maturazione. Rimarrebbe il solo Abbiati, che con il contratto in scadenza dovrebbe prolungare ulteriormente di un’ulteriore stagione la propria permanenza a Milanello.
E’ davvero ambizioso Adel Taarabt. Il trequartista del Milan, trasferitosi durante il mercato di gennaio a Milanello, ha fin qui dimostrato grandi cose, fra cui due gol e delle prestazioni di assoluto livello. L’ex Fulham vuole lasciarsi alle spalle l’etichetta di bad boy e sfondare definitivamente con la casacca rossonera: «Di me si sono dette e scritte tante cose, molte non vere – le parole rilasciate stamane ai microfoni de il Corriere dello Sport – i giudizi li lascio agli altri. Io rispondo sul campo e dico quello che ho nel cuore, non sono finto. Una cosa solo mi fa arrabbiare e penso che sia un’ingiustizia: se non gioco». Obiettivo del nazionale marocchino classe 1989, divenire interamente di proprietà del Milan, facendosi riscattare a fine stagione: «Quando il Milan mi ha ingaggiato mi sono detto che dovevo cogliere l’occasione, non posso più perdere tempo, ho già buttato via quattro anni della mia carriera. Ho davvero poco tempo per conquistare il Milan, per… costringerlo a riscattarmi dal Qpr. Non voglio sprecare questa chance. Io mi ispiro a Messi e Cristiano Ronaldo. Non sono ancora ai loro livelli, ma voglio arrivarci…». Taarabt è a al Milan con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 6/7 milioni di euro, una cifra che Galliani non ci penserà due volte a versare nelle casse del Fulham, soprattutto se lo stesso giocatore dovesse continuare ad inanellare tali prove eccellenti.
Non sarà Sean Sogliano il nuovo direttore sportivo del Milan. Il dirigente dell’Hellas Verona, protagonista assoluto in questi ultimi mesi con un mercato davvero di qualità, sembrava destinato a sbarcare a Milanello in estate, per sostituire Ariedo Braida, già congedatosi dall’incarico precedente. In realtà la situazione sembra essere cambiata negli ultimi tempi in quel di via Aldo Rossi, e per ora la questione ds è stata congelata. Resta da capire se si tratti di una frenata dovuta al Verona, che non ha assolutamente intenzione di perdere il proprio “mago del mercato”, o dello stesso Milan, che con la divisione dei poteri fra Galliani e Barbara Berlusconi, non vuole depotenziare ulteriormente il manager monzese. Per ora il ruolo rimane vacante anche se nulla è da lasciare al caso visto che sono stati molti i nomi accostati al Milan durante il 2013, a cominciare dall’attuale direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, altro manager italiano davvero abile. Sfumato definitivamente invece Walter Sabatini, idea spesso e volentieri circolante, che proprio nella giornata di ieri ha rinnovato il contratto con la Roma: sarà giallorosso almeno fino al 2017.