Il Milan potrebbe ancora vendere Robinho. C’è grande abbondanza nel settore avanzato, gli arrivi di Honda e Taarabt lo scorso mese hanno fornito a Clarence Seedorf alternative in più ma contestualmente hanno anche portato ad abbassare i minuti di campo per alcuni giocatori. Tra cui appunto l’attaccante brasiliano, che già lo scorso anno sembrava essere destinato all’addio ma era poi rimasto, con rinnovo del contratto, più che altro perchè non si era trovato l’accordo economico con il Santos. Adesso a lui guardano dalla Russia: lo Zenit San Pietroburgo ha appena acquistato Salomon Rondon (una delle dieci operazioni più costose di questa finestra invernale) e ha la disponibilità economica per sobbarcarsi prezzo del cartellino e dell’ingaggio. In più, il calciomercato in entrata in Russia termina a fine mese: i tempi potrebbero essere maturi.
C’è un nome nuovo sul taccuino dell’ad del Milan, Galliani. Si tratta di Rafael van der Vaart, trequartista in forza all’Amburgo e nazionale olandese. Il centrocampista offensivo, abile a giocare anche nel ruolo di centrale nonché di interno di destra, potrebbe lasciare la città anseatica durante la prossima estate, in virtù della possibile retrocessione in “Serie B” (l’Amburgo è attualmente ultimo in classifica), e soprattutto del contratto in scadenza al 30 giugno del 2015, che obbliga la società tedesca e cedere il giocatore per evitare di perderlo a zero dopo pochi mesi. Van der Vaart non è la prima volta che viene accostato ai colori rossoneri visto che già in passato, quando l’orange militava nel Tottenham, il nome era finito in orbita Milan prima che il tutto decadesse in un nulla di fatto. Con il modulo iper-offensivo di Clarence Seedorf, l’idea potrebbe tornare di moda ma Galliani se la dovrà vedere con la concorrenza del Galatasaray e del Monaco, altre due società interessante all’esperto calciatore olandese.
Fa la sua comparsa un nuovo talento sul taccuino di Galliani. Il Milan sarebbe infatti sulle tracce di Richairo Zivkovic. Si tratta di una prima punta/attaccante esterno classe 1996, 18 anni da compiere il prossimo settembre, che milita fra le fila del Groningen, club olandese. Di origini serbe ma con il passaporto orange, Zivikovic ha letteralmente attirato gli sguardi dei curiosi grazie a delle prestazioni decisamente interessanti, ben 5 reti in 18 presenze, con una media di un gol ogni 126 minuti. Seedorf si è unito al gruppo di curiosi che stanno volgendo lo sguardo all’Olanda e non è da escludere che a breve possa essere presentata una proposta concreta. Un rumor che si sposa alla perfezionie con il probabile addio di Riccardo Saponara a giugno. L’ex Empoli è rimasto a Milanello dopo il mercato di riparazione ma l’esclusione dalla lista Champions League rappresenta una doccia gelata per il giovane Under-21 azzurro. Se non dovesse trovare spazio da qui fino al prossimo giugno a quel punto il Milan potrebbe cederlo in prestito in qualche medio/piccola d’Italia per fargli continuare la sua maturazione. Fra le principali pretendenti vi sono il Torino e il Parma.
Conferenza stampa di Adel Taarabt. Il trequartista marocchino, ultimo degli acquisti del Milan del mercato di riparazione, è stato presentato poco fa ai giornalisti. Ecco le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex stella del Fulham e del QPR: «Per me è stata una grande gioia sapere dell’interesse del Milan. Ho molto entusiasmo e una volta passate le visite e fatte le burocrazie necessarie, è stato un sogno che si è avverato arrivare qui. Sono onorato di essere qui, sono in un club di livello incredibile. E’ un cambiamento pazzesco per me e non vedo l’ora di debuttare con questa maglia. Ai tempi del QPR dovevo passare al PSG, ma non si fece nulla. Ora però sono qui e non vedo l’ora di dimostrare il mio valore. Ho un idolo e si chiama Zinedine Zidane, perchè sono cresciuto a Marsiglia. Sono un trequartista, amo giocare al’attacco. il mio ruolo preferito è centrale, ma non ho nessun problema a giocare a destra o a sinistra». Al fianco del neo-rossonero vi era, come da copione, anche l’amministratore delegato Adriano Galliani, che svelato un retroscena su Taarabt commentando anche la fama di carattere particolare: «Ho visto praticamente tutte le partite del QPR perché sono amico di Briatore, e ogni volta mi chiedeva cosa ne pensassi. Taarabt mi è sempre sembrato un buonissimo giocatore, non capisco perché ancora non sia riuscito ad esprimere il suo talento, ma ora ho grandi speranze che con la nostra maglia possa diventare il giocatore che immagino sia. Gli auguro di diventare il grande giocatore che le sue capacità raccontano. Il suo arrivo è una decisione condivisa da società ed allenatore. Sul carattere di Taarabt? Il carattere si può cambiare. Fra uno col carattere difficile e uno scarso scegliamo il primo senza dubbio. Se vediamo in loro caratteristiche tecniche pensiamo di poter lavorare sul carattere, lavorare sui piedi è un po’ più difficile». Fra le varie parole rilasciate, Galliani ha ribadito il fatto che se ma lascerà il Milan non si accaserà in nessun’altra società di calcio italiana, commentando quindi nuovamente il rumors che vede lo stesso ad rossonero nel mirino del Cagliari come futuro presidente.
Niente da fare, Adriano Galliani non lascerà il Milan a breve per divenire il nuovo presidente del Cagliari. E’ stato lo stesso manager rossonero a smentire tale ipotesi direttamente ai microfoni di Milan Channel. L’idea è stata commentata con un laconico «Io rossonero per sempre», che lascia poco spazio ad eventuali repliche. “Non è vero, non andrò mai in una squadra di calcio in concorrenza con il Milan – il discorso completo di Galliani – Il mio cuore è rossonero e sarà rossonero per sempre, finirò rossonero. Non tradirò mai. Se e quando ci sarà un dopo calcio per me non andrò mai in un’altra squadra di calcio che non sia il Milan. Sono qui da 28 anni e rimango qui, abbiamo vinto 28 trofei e collezionato un’infinità di secondo posti, questi colori e questa azienda sono e saranno per sempre dentro di me”. Del resto lo stesso amministratore delegato meneghino aveva più volte ribadito che nel mondo del calcio ci sarebbe stato spazio solo ed esclusivamente per il suo Milan. Per chi si fosse perso la vicenda, stamane Tuttosport ha riportato l’indiscrezione che vuole Massimo Cellino aver chiesto appunto a Galliani di divenire il futuro presidente del Cagliari, società che lo stesso attuale patron rossoblu vorrebbe far diventare sempre più grande con l’intervento della famiglia degli sceicchi di Abu Dhabi. A questo punto sembra essere già decaduta questa stramba quanto affascinante ipotesi dell’eccentrico Cellino.
La difesa del Milan 2014-2015 sarà letteralmente rivoluzionata. Se tutto andrà come previsto, in via Aldo Rossi cederanno Philippe Mexes e Cristian Zaccardo, mentre Mathias Silvestra non verrà riscattato e farà ritorno all’Inter. Rimarrebbe, al di fuori di Vergara (attualmente al Parma), il trio Bonera, Zapata e Rami. Serviranno quindi nuovi innesti ed oltre ad Alex del , l’ad Galliani sta tenendo in considerazione ben 7 difensori. In cima alla lista dei desideri continua ad esservi Doria, difensore del Botafogo, ex compagno di Seedorf pronto a seguire il suo mentore a Milanello. Altro giovane molto interessante indicato dal tecnico del Milan è Bruno Martins Indi, centrale del Feyenoord e della nazionale olandese da diverso tempo in orbita Italia. Rimanendo nel campionato olandese, occhio a Daley Blind, figlio d’arte, ed altro calciatore spesso e volentieri accostato alle big tricolori. In Brasile c’è invece Cesar, classe 1992 del Ponte Preta, accostato ai rossoneri già il mese scorso, mentre fra gli svincolati attenzione a Nemanja Vidic dello United, (che sembra però molto vicino all’Inter) e Mateo Musacchio del Villarreal, quest’ultimo nel mirino della Fiorentina.
Torna di moda in casa Milan il nome di Alex, 32enne centrale di difesa brasiliano, in forza al Paris Saint Germain. Il suo contratto scadrà al 30 giugno del corrente anno, fra circa cinque mesi, e l’ex PSV Eindhoven ha fatto chiaramente capire che in caso di addio rimarrà ancora nel Vecchio Continente. «In caso di non rinnovo – le parole del centrale sudamericano – prima di tornare in Brasile, mi vedo ancora uno o due anni in Europa per giocare ad alti livelli. Spero di restare al Psg almeno un altro anno, il fatto che io occupi un posto da extracomunitario può essere visto come un problema dal club, lo so». La questione degli extracomunitari è abbastanza delicata; in Francia le società posso avere solamente quattro caselle disponibili per i giocatori “extra Europa” e il PSG vorrebbe liberare un posto, appunto quello di Alex, per andare a scovare nuovi talenti durante la prossima campagna acquisti estiva. Il Milan è alla finestra, conscio che il giocatore è di primissimo livello e che in estate la retroguardia potrebbe essere letteralmente stravolta. Alex, inoltre, è un grande amico di Thiago Silva («con lui mi intendo bene dentro e fuori dal campo, è un mio amico; giochiamo insieme da un anno e mezzo e questo ci permette di avere automatismi e di capirci sempre meglio»), e chissà che l’ex rossonero non gli abbia già parlato della splendida vita a Milanello…