Si tira fuori Clarence Seedorf. Un po’ a sorpresa l’allenatore del Milan ha parlato della crisi di risultati e di gioco che sta vivendo la compagine rossonera, de-responsabilizzandosi: «Se i risultati sono questi – dice il manager orange – non sono io il responsabile della situazione che si è creata. Sono venuto per finire la stagione al meglio ma principalmente per pensare al futuro. In questa ottica ci stiamo muovendo». E’ evidente come Clarence Seedorf, seppur non esplicitandolo, si riferisca al suo predecessore, Massimiliano Allegri. Spesso e volentieri, infatti, l’attuale allenatore del Milan ha mandato frecciatine al Conte Max, senza però tirarlo in carica direttamente, attraverso giri di parole. Sono in molti comunque quelli convinti che la panchina di Seedorf si salverà e che il vero banco di prova per l’ex centrocampista del Botafogo sarà la stagione 2014-2015, a seguito di una campagna acquisti di rafforzamento estiva che stravolgerà il voto del Milan e che non ammetterà più alibi. A riguardo, Seedorf ha ammesso: «Sono sicuro che la società insieme a me farà di tutto per costruire un Milan competitivo. Sono sicuro che ci impegneremo tutti per pianificare interventi precisi e migliorare la situazione per l’anno prossimo. Per gli investimenti dovete rivolgervi a Galliani: ha una grandissima voglia di tornare a esser competitivo e si farà di tutto per sostenerla».



Il Milan deve assolutamente ripartire dai calciatori giovani e di qualità. Basta ai parametri zero, ai giocatori non adatti e ai campioni sul viale del tramonto. Serve ripartire dal talento e dagli investimenti che possano rendere sia nel presente quanto e soprattutto nel futuro. In estate ci saranno diverse occasioni sul mercato, a cominciare da Jordy Clasie, talento di centrocampo del Feyenoord e nazionale olandese. Soprannominato lo Xavi d’Olanda, il 22enne di Haarlem è da tempo nel mirino delle big di Serie A (in particolare di Fiorentina e Juventus) e in estate il ragazzo sembra destinato al definitivo salto di qualità. Dopo quasi 8 stagioni fra le fila del Feyenoord, Clasie è pronto per una sfida ad altissimo livello e il Milan, che ha sempre saputo pescare bene fra i Tulipani, potrebbe rappresentare la scelta ideale. Il suo contratto scadrà al 30 giugno del 2016, fra circa due anni, e il valore del suo cartellino non è ancora schizzato alle stelle, assestandosi sui 10 milioni di euro. L’obiettivo, è provare a bloccarlo subito, evitando che sia troppo tardi in estate.



La bruciante eliminazione dalla Champions League del Milan, obbliga l’allenatore rossonero, Clarence Seedorf, a concludere in maniera dignitosa la disastrosa stagione in corso. Il tecnico olandese avrà 11 partite per riuscire a conquistare l’accesso all’Europa League. Attualmente dista 8 punti e per farlo bisognerà vincere a partire da domani, quando a San Siro sbarcherà il Parma dei miracoli firmato Donadoni. Qualora il Diavolo dovesse rimanere out dall’Europa a quel punto non sono da escludere scelte drastiche in via Aldo Rossi. Seedorf è in una botte di ferro ma è anche vero che ogni allenatore è legato ai risultati, anche quello più blindato. Sono diversi i papabili per il Milan 2014-2015, a cominciare da Pippo Inzaghi, che sfiorato la panchina rossonera lo scorso mese di gennaio. Come dimenticarsi poi di Luciano Spalletti ex Zenit e vecchio pupillo di Galliani e Berlusconi. Prandelli è un altro profilo adatto così come Donadoni e De Boer, due tecnici giovani in ascesa. Infine, occhio ad un altro ex rossonero che il patron ama alla follia, Marco Van Basten: a giugno sarà libero da impegni, il Professore è avvisato.



Durissimo comunicato della Curva Sud. Nella tarda serata di ieri la frangia più estrema del tifo Milan, ha voluto manifestare la propria posizione in merito alla stagione disastrosa che sta vivendo il Diavolo, senza dubbio la peggiore da quando Silvio Berlusconi siede sul trono rossonero più alto. La Curva del Milan punta il dito in particolar modo contro l’operato di Galliani e le ultime campagne acquisti illogiche, costituite da tanti colpi a costo zero, e da giocatori sul viale del tramonto o non adatti al Diavolo. Nel mirino, in particolare, la scelta di voler puntare su Matri, pagato ben 11 milioni di euro e poi subito spedito lontano a gennaio, la decisione di far andare via Andrea Pirlo a costo zero, così come il divorzio brusco con Massimo Ambrosini, che ha annunciato l’addio al Milan in un San Siro deserto, senza alcun dirigente al suo fianco. Contestato anche lo sbarco di Honda (“Ingaggio troppo oneroso”) e ancora: «Troppi mezzi giocatori spacciati per campioni, troppi giocatori finiti che vengono portati al Milan solo perché hanno un nome in grado di quietare la piazza. Oggi i risultati di questa politica scellerata sono davanti agli occhi di tutti, il Milan naviga a 37 punti dalla prima in classifica ed è fuori da tutto!». Ci sono poi le accuse nei confronti di alcuni giocatori del Milan, ad esclusione del gruppo composto da Montolivo, Bonera, Abbiati, Kakà, Abate, De Sciglio, De Jong, Poli, Pazzini. E’ palese come la Curva punti il dito in particolare contro Mario Balotelli, uno dei maggiormente criticati nelle ultime uscite del Milan: «Pochi seri professionisti, attorniati da una schiera di strapagati inutili giocatori, che hanno come primo pensiero quello di mettere foto da idioti sui social network e di prenotare un tavolo per la bella serata in discoteca. Simili sterili personaggi, che si sentono forse grandi campioni, ma che in campo poi dimostrano di valere poco o nulla, è il caso che decidano di cambiare aria, e di lasciare con un minimo di dignità questa squadra». Salvato, infine, Clarence Seedorf. Domani a San Siro contro il Parma si teme un clima di guerra, soprattutto se il Milan dovesse giocare male o capitolare.