Bella partita Milan-Parma, in programma alle 15 allo stadio di San Siro. E’ uno scontro tra due squadre che vivono momenti diversi ma che allo stesso modo cercheranno la vittoria: vediamo quali possono essere i protagonisti della partita, da una parte e dall’altra. Avremmo potuto scegliere uno qualunque dei giocatori: scegliamo lui perchè più di tutti sintetizza la disfatta di Madrid. Già prima della partita la sua presenza tra i titolari aveva suscitato dubbi: perchè lui e non De Sciglio? La prestazione è stata negativa, e allora apriti cielo, è finito sul banco degli imputati lui, per la prestazione, e ci ha fatto finire il suo allenatore per averlo fatto giocare. Oggi si può riscattare: ha di fronte un cliente non comodissimo, perchè sarà Cassano ad agire dalla sua parte. Lo conosce, ci ha giocato insieme e sa bene quanto può essere pericoloso. La sua permanenza al Milan è stata messa in dubbio, si è detto che se i rossoneri vogliono vincere devono cambiare il terzino: dimostri oggi che può essere quel giocatore che Leonardo aveva lanciato e Allegri consacrato. Ha le qualità per farlo. Sarà anche banale, ma il protagonista per il Parma, almeno sulla carta, non può che essere lui. Lasciò il Milan sparando veleni su tutto e tutti, disse che non erano state mantenute le promesse, atterrando all’Inter ebbe a dire “sopra il cielo c’è l’Inter” facendo il verso alla sua stessa frase “sopra il Milan c’è solo il cielo”, giusto per far capire quanto era rimasto deluso. Oggi ha segnato 9 gol in campionato e sta trascinando il Parma in Europa: un gol lo ha già segnato all’andata, e per lui chiudere i conti con un passato scomodo è quasi una questione d’onore, e allora il Milan si deve preoccupare della sua voglia di spaccare il mondo. Attenzione però: lui per primo deve capire che la partita non è Cassano contro i rossoneri: se metterà il suo genio a servizio della squadra i ducali avranno ottime possibilità.
Alle ore 15 di oggi lo stadio Giuseppe Meazza in San Siro ospita Milan-Parma, partita valida per la 28^ giornata del campionato di Serie A. Squadre che arrivano da momenti diversi: i rossoneri sono stati appena eliminati dalla Champions League vedendo sfumare anche l’ultimo obiettivo stagionale (e oggi è prevista una contestazione della curva Sud), con 35 punti inseguono un virtuale posto in Europa League che, visti i rallentamenti delle formazioni davanti, potrebbe sempre essere possibile. Attenzione però, perchè proprio i ducali, che hanno 43 punti e una striscia aperta di 15 risultati utili, possono aumentare il divario con il Milan e dunque mettere con tutta probabilità la parola fine anche a questo traguardo comunque minimo. Arbitra Celi.
L’allenatore del Milan, Clarence Seedorf, nella conferenza stampa di ieri ha parlato così del momento negativo della squadra rossonera: “Quando il momento non è semplice si cercano colpe e colpevoli, certo se avessimo vinto in casa contro Juventus ed Atletico le cose sarebbero andate in maniera diversa. So che i tifosi si aspettano qualcosa di importante da me, provano affetto ed hanno aspettative, non ho dubbi che durante la gara ci sosterranno. Tifosi contro Balotelli e Galliani? Non ci sono colpevoli, tutti qui danno il massimo. Con Galliani lavoreremo per un Milan più degno». Seedorf si tira fuori dalla crisi del Diavolo: «Io non sono il responsabile della situazione, sono qui per finire la stagione al meglio, ma soprattutto per iniziare a pensare al futuro. Ho una filosofia di lavoro: non uso il bastone. Io uso carota e non carota. E quando c’è da riprendere una situazione, è sempre costruttivo. Abbiamo bisogno di tempo. Quando sono arrivato, la squadra non ha avuto buone condizioni fisiche e mentali”. Qualche accenno sulle formazioni, in particolare, su Balotelli, Essien e il recupero di El Shaarawy “Non ci sono punizioni. Scelte fatte a livello tecnico e non personale. Pazzini titolare? No, domani no. Lo rispetto come professionista: abbiamo due attaccanti… Balo ha fatto 30 minuti con l’Udinese e poi a Madrid: ha avuto un semplice affaticamento, abbiamo fatto prevenzione. Essien? E’ andato con la Nazionale e ha fatto 65 minuti. Con l’Atletico ha fatto bene, è un grande campione. Ci sta che un campione non è in serata. Con l’Atletico a San Siro ha fatto una grande partita. El Shaarawy? Lo vorrei preservare per l’anno prossimo, non gli metteremo fretta. La sua salute è il capitale della società, dobbiamo andare con molta cautela. Non forzeremo niente, deve recuperare bene. Il suo primo pensiero è il Milan, senza il Milan non c’è la Nazionale. So che si sta impegnando per tornare a giocare con Milan. Cristante? Tornerà a disposizione fra qualche giorno. Farà il suo percorso per diventare il giocatore che tutti sappiamo può diventare”. Vedremo dunque Mario Balotelli in campo dal primo minuto: soprattutto lui deve dare delle risposte dopo la brutta prova di Madrid. Confermati i tre dietro, con Poli da finto esterno e Kakà che gioca largo a sinistra, mentre dovrebbe cambiare il ruolo di Montolivo che si prende la trequarti, mentre dietro giocano insieme De Jong ed Essien. Fuori anche Rami: al suo posto Zapata.
Confermata dunque la linea di Clarence Seedorf: Pazzini e Balotelli non possono giocare insieme, o quantomeno non è una soluzione tra quelle più contemplate. Con l’ex Sampdoria si accomoda in panchina anche Taarabt, uno dei più positivi nelle ultime uscite e sulla via del riscatto; ora però il marocchino non si deve sedere sugli allori ma continuare invece a dimostrare di essere da Milan. Robinho probabilmente sarà ceduto a fine anno, mentre ci sono tanti dubbi sulla posizione di Honda: aspettato mesi e infine acquistato a parametro zero, doveva essere il salvatore della patria o qualcosa di simile ma nei fatti non ha mai mostrato il suo valore. Può essere un problema di adattamento come ha sempre ripetuto Seedorf: da queste parti però c’è poca pazienza, e allora bisognerà valutare e fare delle scelte.
Fermi sempre i giovani, a partire dallo squalificato De Sciglio: di El Shaarawy abbiamo detto, il suo rientro in campo potrebbe avvenire anche entro il termine di questa stagione, quantomeno per far riprendere al Faraone la confidenza con il campo. Fuori anche Petagna e Cristante, stabilmente aggregati alla prima squadra e probabilmente parte integrante del Milan che verrà.
Ecco le parole dell’allenatore del Parma, il grande ex Roberto Donadoni, alla vigilia della sfida di San Siro: “Una partita difficile,hanno voglia di riscatto. E’un gruppo con valori importanti. Ma pensiamo a noi. Non facciamoci distrarre da quello che accadrà domani fuori dal campo – spiega il tecnico bergamasco in riferimento alla possibile protesta del tifo rossonero – sarebbe un rischio gravissimo e per noi controproducente. Europa League? Chi fa la corsa sugli altri è un perdente, bisogna pensare solo al nostro cammino. Nessun calcolo, nessuna distrazione. Dovremo cercare di esprimere ancora i nostri valori, alzare l’asticella dal punto di vista individuale e collettivo”. Vista la difficoltà del Milan sulle palle inattive oggi dovrebbe tornare titolare Amauri, che si era invece riposato contro il Sassuolo; a completare il tridente ovviamente Biabiany, che i rossoneri avevano cercato a gennaio, e l’altro ex Cassano, che già all’andata aveva punito il Milan segnando il gol del momentaneo 2-0. Acquah dovrebbe essere confermato in mediana con Marchionni alla regia e Parolo, altro obiettivo di Galliani, che si occuperà degli inserimenti; in difesa c’è Felipe al centro insieme a Lucarelli, confermati invece i due esterni Cassani e Gobbi.
Va in panchina Molinaro, che ha trovato il primo gol con la maglia del Parma ed è stato utile in queste partite. Pronti a dare il loro contributo Schelotto, che sembra rigenerato dalla cura Donadoni, e Munari; il giovane Alberto Cerri ha fatto sfracelli al Torneo di Viareggio e ha già messo piede in Serie A; non dovrebbe essere questa la sua partita, ma vedremo se Donadoni gli vorrà concedere una passerella in uno stadio così importante. Anche Galloppa potrebbe giocare; doveva essere un elemento prezioso per questo Parma, ma i suoi continui infortuni lo hanno messo fuori causa troppo spesso.
E’ pesante l’assenza per squalifica di Paletta: il difensore italo-argentino ha recentemente fatto il suo esordio in nazionale e sogna un posto al Mondiale, segno della sua grande stagione e di come il Parma lo abbia rilanciato dopo le difficoltà che aveva incontrato in Premier League. Fermi anche Gargano, Pozzi, José Mauri e Jherson Vergara; per il giovane difensore colombiano, arrivato proprio dal Milan, la maglia dei ducali non ha portato bene, visto che non ha mai messo piede in campo con la sua nuova squadra. A questo punto il futuro resta tutto da stabilire.
32 Abbiati; 20 Abate, 17 C. Zapata, 25 Bonera, 28 Emanuelson; 34 N. De Jong, 15 Essien; 16 Poli, 18 Montolivo, 22 Kakà; 45 Balotelli. All. Seedorf
A disp: 1 Amelia, 59 Gabriel, 13 Rami, 21 Constant, 5 Mexès, 81 Zaccardo, 4 Muntari, 10 Honda, 8 Saponara, 23 Taarabt, 7 Robinho, 11 Pazzini
Squalificati: De Sciglio
Indisponibili: Cristante, Petagna, El Shaarawy
83 Mirante; 2 Cassani, 19 Felipe, 6 Lucarelli, 18 Gobbi; 30 Acquah, 32 Marchionni, 16 Parolo; 7 Biabiany, 11 Amauri, 99 Cassano. All. Donadoni
A disp: 91 Bajza, 1 Pavarini, 35 Rossini, 3 Molinaro, 50 Sall, 23 Schelotto, 45 Nyantakyi, 24 Munari, 8 Galloppa, 20 Obi, 17 Palladino, 9 Cerri
Squalificati: Paletta
Indisponibili: Vergara, Gargano, J. Mauri, Pozzi
Arbitro: Celi
– Gara tutta da gustare quella in programma domani pomeriggio alle ore 15.00 allo stadio San Siro. Il Milan, reduce dalla disfatta in Champions League contro l’Atletico Madrid, ospiterà il Parma. Una sfida significativa in ottica Europa, con i rossoneri che proveranno a tornare a vincere per scacciare la crisi ma gli emiliani dell’ex Donadoni non faranno sconti. Ad arbitrare la sfida fra Milan e Parma sarà Domenico Celi della sezione di Bari. I due guardalinee saranno invece Crispo e Schenone, mentre il quarto uomo sarà Posado. A completare il gruppo di fischietti, gli addizionali Peruzzo e Pairetto.
– 11 finali per conquistare l’Europa League. E’ questa la missione del Milan da qui fino al prossimo mese di maggio. Dopo la cocente eliminazione dalla Champions League per mano dell’Atletico Madrid, la banda di Clarence Seedorf punta ad eliminare o per lo meno a ridurre quel divario di 8 punti che la separa dalla zona Europa. Per farlo bisognerà iniziare a vincere subito da domani pomeriggio quando a San Siro volerà il Parma, insieme all’Hellas di Verona la più grande sorpresa della stagione in corso. Il tecnico olandese non potrà contare sul suo miglior attaccante, Balotelli, rossonero con più gol all’attivo (10 reti segnate), e cercherà quindi di sfruttare la vena realizzativa di Kakà (5 marcature per il numero 22 rossonero, in gol anche contro l’Atletico). Il brasiliano è anche il secondo miglior tiratore della squadra meneghina con 43 tentativi verso la porta, mentre il leader negli assist è Robinho, a quota 5. Decisamente positive le statistiche di squadra dei rossoneri, con un primo posto assoluto nella supremazia territoriale, e un secondo posto per possesso palla e palle giocate. Fra i dati “peggiori” l’indice di pericolosità e la percentuale di passaggi riusciti, dove il Diavolo si piazza al quarto posto in classifica. Clarence Seedorf proverà a superare il Parma senza Balotelli, out per un affaticamento muscolare. Al suo posto ci sarà Pazzini supportato dal trio Kakà, Poli, Honda.
– Con 43 punti sin qui conquistati, il Parma di Roberto Donadoni occupa il sesto posto assoluto in classifica, ad una lunghezza dall’Inter e a due dalla Fiorentina. Una stagione fin qui fantastica per i Ducali che sentono profumo d’Europa. Il tecnico degli emiliani, giocatore esploso definitivamente a Milanello, si dimenticherà per 90 minuti di essere stato rossonero, e proverà ad ottenere i tre punti approfittando dello stato di forma fisica e psicologica tutt’altro che decente degli avversari. Donadoni farà affidamento su un altro ex del match come Cassano, giocatore il cui divorzio dal Milan è stato tutt’altro che indolore. FantAntonio è il miglior marcatore del Parma con 9 gol sin qui realizzati a cui vanno aggiunto 5 assist. Cassano è anche il primo gialloblu come numeri di passaggi effettuati, ben 53, mentre è Amauri il leader per i tiri dentro la porta, 49. I numeri di squadra raccontano di un Parma decisamente a trazione anteriore, visto il settimo posto assoluto per tiri dentro la porta e indice di pericolosità. Fra i dati peggiori dei Ducali, il decimo posto per possesso palla, non proprio una specialità dei gialloblu. Per quanto riguarda le formazioni, grave assenza per Donadoni, che dovrà fare a meno di Paletta, squalificato. In campo un 3-5-2 con Amauri-Cassano terminale offensivo.