Una nuova brutta prestazione per il terzino sinistro del Milan, Urby Emanuelson. Contro il Parma, ieri pomeriggio, l’ex Ajax è stato indubbiamente uno dei peggiori in campo, confermando la tendenza negativa delle ultime settimane. Appena sbarcato Seedorf a Milanello, il calciatore olandese sembrava aver ritrovato lo smalto di un tempo, ma il tutto pare essersi rivelato un fuoco di paglia. Il tecnico del Milan sottolinea di non avere terzini sinistri di ruolo al di fuori appunto di Urby, ma è logico pensare che in estate il giocatore lascerà quasi sicuramente i rossoneri. Con il contratto in scadenza a giugno, sembra difficile pensare ad un rinnovo del contratto, alla luce appunto delle prestazioni negative degli ultimi tempi. La situazione potrebbe ulteriormente complicarsi per Emanuelson qualora il Milan riuscisse ad assicurarsi un nuovo terzino da inserire sulla fascia mancina. Inoltre, non va sottovalutata la posizione di Didac Vilà, in prestito al Betis Siviglia ma ancora di proprietà del Milan, che fra pochi mesi potrebbe rivedersi dalle parti di San Siro.
Clarence Seedorf non lascerà a breve il Milan. Ve lo avevamo anticipato già stamane (aggiornamento che trovate qui in basso) e ora è arrivata anche la conferma. Il presidente rossonero, Silvio Berlusconi, ha rilasciato delle brevi dichiarazioni per spazzare via i rumors delle ultime ore che parlano di possibile esonero a fine stagione, o addirittura prima di maggio, del tecnico olandese: «Clarence Seedorf non è in discussione – spiega schietto il numero uno di via Aldo Rossi – l’allenatore del Milan anche durante la prossima stagione». Le parole di Berlusconi, affidate all’agenzia Ansa, cercano quindi di tenere unito un ambiente, quello rossonero, decisamente in difficoltà in quest’ultima settimana. I rossoneri sono capitolati in breve tempo contro Udinese, Atletico Madrid e Parma, e le ultime due sconfitte hanno lasciato il segno. L’operato di Seedorf non è stato di certo idilliaco da quando ha preso in mano la squadra, lo scorso mese di gennaio, ma evidentemente i vertici meneghini ripongono grande fiducia nell’ex centrocampista del Botafogo. Lo stesso patron ha aggiunto che «Il Milan è una squadra costruita male, non riesco a capacitarmi di come in Italia solo la Juventus spenda più del Milan in monte ingaggi, e di come in Champions League siamo stati eliminati dall’Atletico Madrid, che ha un monte ingaggi che corrisponde a quasi la metà di quello rossonero». Un chiaro riferimento all’ad Galliani e alle sue ultime campagne acquisti estive. Un nuovo strappo fra il presidente e il manager monzese che sicuramente farà discutere…
Clarence Seedorf, allenatore del Milan, sembrerebbe essere in una botte di ferro, ma nel calcio nulla è da lasciare al caso. Le situazioni mutano velocemente e le certezze di qualche giorno prima possono tramutarsi in grossi dubbi in pochi istanti. Il tecnico olandese, continua a dirsi al di fuori della crisi attuale del Milan, mandando continuamente frecciatine al suo predecessore Max Allegri. Dopo le frasi di sabato in conferenza stampa, Seedorf lo ha ribadito ieri, al termine della disfatta contro il Parma: «Sarò responsabile di qui alla fine della stagione, ma non per il passato». Obiettivo del Milan, provare a conquistare l’Europa League nelle prossime 10 partite: «Il messaggio della società è stato chiaro. Vuole che il Milan arrivi in Europa League e noi cercheremo con tutte le forze di arrivarci. La situazione era già complicata prima e lo è anche adesso». Alla finestra continua ad esservi Pippo Inzaghi che Galliani avrebbe voluto già a gennaio, in occasione dell’esonero di Allegri. Il tecnico della Primavera ha conquistato tutti in rossonero e per molti sarebbe già pronto al grande salto di qualità. Difficile comunque che il Milan cambi ben tre allenatori in una stagione anche perché con Seedorf sarebbero state gettate le basi per un progetto a medio-lungo termine, e chiamare Inzaghi significherebbe solo creare ulteriore confusione.
Roberto Donadoni sta guadagno ogni weekend sempre più consensi e l’ultima straordinaria vittoria, il successo per 4 a 2 a San Siro contro il “suo” Milan, pare averlo scagliato direttamente nell’Olimpo. Piovono le critiche positive a cominciare da quelle del presidente del Parma, Tommaso Ghirardi. Intervenuto poco fa ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport, il numero uno degli emiliani non si è nascosto, confessando: «Il futuro di Donadoni? Il tecnico è l’altra anima portante del Parma. Lui sta facendo crescere sia tecnicamente che umanamente la squadra. Ha portato grande equilibrio. Fosse per me gli farei un contratto per altri quattro o cinque anni, ma non posso tarpare le ali ad un grande personaggio del calcio italiano. Farò di tutto per trattenerlo, ma se arrivasse un grandissimo club è giusto che possa prendere in considerazione questa possibilità». Ghirardi spalanca quindi le porte ad un eventuale addio estivo dell’allenatore bergamasco, e fra le tante squadre che potrebbero interessarsi a lui, attenzione proprio al Milan. I rossoneri stanno vivendo una stagione disastrosa e anche il cambio in corsa Allegri-Seedorf pare non abbia portato i frutti sperati. Il tecnico olandese sembrerebbe essere in una botte di ferro fino al termine della stagione, ma in estate tutto potrebbe succedere.
Il Milan non perde di vista Doria. Il difensore centrale del Botafogo, talento classe 1994, è seguito dai rossoneri da diversi mesi e l’interesse si è accentuato con il ritorno a Milanello di Clarence Seedorf. Il tecnico del Diavolo è profondamente stimato dal 19enne difensore verdeoro e già in diverse occasioni ha mandato apprezzamenti al vecchio compagno di squadra. Doria, già nazionale brasiliano, ha il contratto in scadenza al 30 giugno del 2015 e anche in virtù del suo status contrattuale potrebbe lasciare Rio de Janeiro in cambio di un assegno che oscilla fra i 5 e i 6 milioni di euro. Una cifra interessante tenendo conto del potenziale dello stesso Doria, giovane e di qualità. Al talentuoso sudamericano potrebbe aggiungersi un altro brasiliano come Alex, altro difensore che il Milan sta seguendo da diverse settimane. Il centrale del Paris Saint Germain ha il contratto in scadenza al 30 giugno del corrente anno ed avrebbe ricevuto una proposta concreta dalla società di via Aldo Rossi che lo stesso sarebbe propenso ad accettare.
Non si placa la crisi di risultati del Milan, anzi, peggiora. Dopo i quattro gol incassati contro l’Atletico Madrid, che hanno decretato l’eliminazione dalla Champions League, il Diavolo capitola anche fra le mura domestiche contro il Parma, in una domenica thriller. Doveva essere la gara del riscatto, il primo step verso l’Europa League, ma alla fine è stato un vero e proprio incubo. Al termine del match nuovo incontro fra i tifosi e la squadra, con l’invito ai giocatori ad impegnarsi di più, a tirare fuori il “carattere” (per dirlo in maniera consona) da qui al mese di maggio. Un duro colpo per Seedorf anche se la panchina del tecnico olandese, nonostante gli spifferi e i vari scricchiolii, non sembra essere a rischio. L’ex Botafogo rimarrà a Milanello almeno fino al termine della stagione in corso, poi si vedrà. I papabili sono tanti ma il presidente Berlusconi capirà con il suo staff se sarà il caso di dare una nuova chance a Seedorf o magari affidarsi ad altri, leggasi Prandelli e Van Basten o magari quel Pippo Inzaghi che vorrebbe Galliani. Discorso diverso invece per Balotelli, ieri ampiamente contestato dal pubblico di casa. Sono tante le domande sul suo futuro, a cominciare dalle qualità dello stesso Super Mario: vale davvero una grande squadra come il Milan? Ha raggiunto la maturità o è ancora fin troppo fumantino? E ancora, se i rossoneri riceveranno un’offerta adeguata, potrebbero cederlo vista la mancanza degli introiti Champions? E forse l’incognita più grande: c’è qualche big europea disposta ancora a credere in questo Mario? Tutte domande a cui solo il tempo darà la risposta che cerchiamo.