La luna di miele tra Seedorf e Berlusconi sembra già terminata. Il tecnico olandese infatti sembra già messo in dubbio dal presidente rossonero, che vuole capire se questo Milan potrà andare avanti con lui in panchina o se ci sarà un cambio. Seedorf ha sicuramente delle colpe ma anche alibi. I rossoneri intanto pensano a Filippo Inzaghi come successore ma occhio a Cesare Prandelli. In esclusiva per IlSussidiario.net, Maurizio Pistocchi, giornalista di SportMediaset, ha parlato del calciomercato del Milan.
Si aspettava un Seedorf così in difficoltà? Penso che si poteva ampiamente prevedere questa situazione quando in una società regna l’incertezza anche tra i dirigenti.
Ora però ci sarebbe già l’ultimatum di Berlusconi per Seedorf. Che ne pensa? La situazione è più complicata del previsto. Questo è successo esattamente quando la società ha scoperto tramite la tv che il proprio allenatore, dopo una sola settimana, aveva già incontratto alcuni della curva dicendo di voler confermare solo un terzo dell’attuale rosa.
Questo cosa significa? I giocatori che sono in rosa ovviamente si sentono già poco considerati dal tecnico, inoltre per la società non è certo bello scoprire a mezzo tv questa situazione.
Seedorf verso l’addio, pronto Inzaghi? Bisogna tuttavia ricordare alcuni aspetti positivi come per esempio il primo tempo del match contro la Juventus in cui si è visto il miglior Milan della stagione. E poi Seedorf è arrivato in un momento critico della squadra con una rosa costruita da altri. E il Milan prima di puntare su Inzaghi dovrà valutare bene, perchè anche Pippo non ha esperienza da allenatore nel calcio professionistico.
Però Seedorf viene attaccato da più parti… Questo è un altro discorso, Seedorf viene attaccato perché per ora non appartiene a nessun grande procuratore italiano e sappiamo benissimo che in Italia gli allenatori con un grande procuratore vanno avanti. A esempio uno come Davide Ballardini, che ha ottenuto ottimi risultati, avrebbe avuto più spazio.
La crisi del Milan arriva da lontano, esattamente da quando secondo lei? Tutto è partito dalla cessione di Pirlo, anche Montella ieri ha dichiarato che la Juventus senza Pirlo non avrebbe vinto tanto pur con un grande lavoro di Conte.
(Claudio Ruggieri)