Vincendo a Firenze il Milan ha sicuramente fatto un bel regalo al tecnico Clarence Seedorf che potrà finalmente trascorrere dei giorni più tranquilli. Eppure il futuro dell’olandese è ancora in bilico. Nel prossimo calciomercato estivo ci potrebbero essere delle novità anche per quanto riguarda la panchina. L’olandese potrebbe anche andare via, soprattutto perché in casa Milan continua a circolare il nome di Luciano Spalletti, ex tecnico dello Zenit San Pietroburgo attualmente disponibile. In esclusiva per IlSussidiario.net, l’agente FIFA Pietro Chiaradia ha parlato del calciomercato del Milan.
La vittoria di Firenze aiuterà Seedorf a restare saldamente sulla panchina del Milan? Non ne sono così sicuro, fino al termine del campionato ci sarà lui ed è giusto che sia così, in estate però potrebbero presentarsi tentazioni nuove e decisioni impreviste.
Come mai questi dubbi e tentazioni? Perché credo che al Milan non abbiano molta fiducia nell’olandese. Io avrei puntato su Inzaghi come traghettatore e a giugno avrei cambiato, ingaggiando un allenatore più esperto.
Ma chi potrebbe arrivare come allenatore? Luciano Spalletti è libero, sarebbe un tecnico perfetto per il Milan: vincente e molto bravo nel dare alla squadra un gioco utile e dilettevole, per così dire.
Dal Psg potrebbe arrivare Menez. Sarebbe un giocatore utile? Secondo me sì soprattutto se ci sarà Spalletti, che lo ha già allenato ai tempi di Roma. Troverebbe un Menez più maturo e lo aiuterebbe a rendere al massimo delle sue possibilità.
In difesa ci saranno dei cambiamenti? Ho l’impressione che il Milan non confermerà Mexes ma nemmeno Rami, che non verrà riscattato dai rossoneri. Si ripeterebbe un’operazione alla Zapata: un investimento non indifferente, sarebbero 6 milioni di euro, per un difensore di buone qualità ma non decisivo. Rami non sta giocando male ma non mi sembra il giocatore adatto per il salto di qualità del reparto.
Balotelli ci sarà nel Milan del futuro? No, ha capito che non è più amato dai tifosi e anche la società lo ha scaricato. Potrebbe andare all’estero un’altra volta.
(Claudio Ruggieri)