Il Milan non vuole assolutamente mollare la presa sull’Europa League, anche se la qualificazione non sarà certo facile visto che le squadre da raggiungere al momento sono lontane in classifica. Il futuro di Clarence Seedorf però è in bilico, il presidente Berlusconi valuterà bene la situazione del tecnico olandese e penserà a nuovi colpi da mettere a segno durante il calciomercato estivo. Perlomeno l’ultima vittoria di Firenze ha riportato un pò di serenità nell’ambiente. In esclusiva per IlSussidiario.net, l’agente FIFA Marco Ferrante parla del calciomercato del Milan.
Seedorf-Milan, matrimonio già finito? Ho la sensazione che non ci sia molta fiducia attorno al progetto Seedorf. Più che progetto in realtà mi è sembrata una simpatia di Berlusconi nei confronti dell’olandese.
Non verrà confermato? Secondo me no, nessuno al Milan ha preso posizione nei confronti del tecnico, credo che si andrà verso il divorzio a fine stagione. I rossoneri non possono permettersi di sbagliare un’altra annata.
Su chi dovrebbe puntare il Milan? Si fanno tanti nomi, si è parlato di Inzaghi che potrebbe diventare un grande tecnico, ma anche di Spalletti, altro grande allenatore che ha il vantaggio della grande esperienza in più, e di un curriculum già nutrito.
L’attacco del Milan sembra non funzionare. Come mai? Io onestamente non capisco perché insistere su questo tipo di modulo, il 4-2-3-1: la squadra non ha i giocatori adatti a questo schieramento. Punterei sul 4-4-2 in modo da avere due attaccanti veri in campo assieme. A Firenze si è visto qualche buon segnale però, perchè tutti gli attaccanti sono stati disposti alla fase difensiva.
El Shaarawy potrebbe aiutare questo Milan? Credo di sì soprattutto per quello che ha fatto in questi ultimi due anni. Sono convinto che potrà dare una grande mano.
Il prossimo anno ci sarà rivoluzione? Dipenderà prima da quello che vorrà fare il Milan per quanto riguarda il tecnico. Con Seedorf al timone probabilmente saranno effettuati determinati acquisti, ma se l’allenatore sarà un altro i piani cambierebbero.
(Claudio Ruggieri)