L’amichevole tra il Giappone e la Nuova Zelanda ha permesso al giapponese del Milan Keisuke Honda, acquisto del calciomercato invernale, di potersi esprimere al meglio con la propria Nazionale. Infatti Honda è stato autore di un assist di tacco per un compagno di squadra, un colpo da maestro, da giocatore vero. Honda in maglia nipponica è il lontano parente del calciatore visto a Milanello, che per adesso pare spento. Come mai? Lo abbiamo chiesto all’agente FIFA ed Avvocato Oberto Petricca, esperto di calcio giapponese, in esclusiva per IlSussidiario.net.
Honda spento nel Milan. Bocciato troppo presto? Veramente io sono molto sorpreso da questo Honda spento. Mi aspettavo un impatto molto più positivo del giapponese.
Quali sono secondo lei le cause? Ci dimentichiamo spesso che Honda è stato un acquisto voluto anche da Allegri per il suo modulo di gioco, dopo è arrivato Seedorf e le cose sono un pò cambiate.
C’entra qualcosa la posizione in campo? Secondo me sì perché nel Giappone gioca spesso più centrale ed è nel vivo della manovra, nel Milan invece è spostato molto sulle fasce. Seedorf potrebbe provare a schierarlo più al centro, magari in coppia con Kakà e dietro una punta.
Il Milan dovrebbe bocciarlo? Ovviamente no e spero che al giocatore vengano date più occasioni per mostrare il proprio valore, Honda è davvero bravo tecnicamente.
Anche la stampa non lo sta aiutando… Il problema è che non si conosce bene il giocatore e anche quello che ha fatto, Honda ha mostrato qualità tecniche importanti.
Che ne pensa di Seedorf? Ha un modo di vedere il calcio molto offensivo e questo è un bene, solo che sta trovando le classiche difficoltà di tutti quegli allenatori che prendono una squadra in corsa. Oltretutto è alla sua prima esperienza da allenatore e all’inizio non è mai semplice, soprattutto su una panchina carica di aspettative come quella del Milan.
(Claudio Ruggieri)