In casa Milan sono ben sette i calciatori il cui contratto scadrà fra poche settimane, al prossimo 30 giugno. Andiamo ad analizzare insieme, caso per caso, quale sarà il futuro dei vari “svincolati”. Cominciamo con Abbiati la cui permanenza a Milanello, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe proseguire. Il portiere classe 1977 è stato spesso e volentieri decisivo in stagione e il Milan vorrebbe trattenerlo, magari affiancandogli un guardiano più giovane da svezzare. In uscita vi sono invece Amelia e Coppola, con il primo che intende trovare una squadra con cui giocare con continuità. Il secondo, invece, sembra destinato all’addio anche se molto dipenderà dal futuro di Gabriel, che potrebbe essere girato in pianta stabile alla Primavera o tornare in prima squadra per fare da “terzo”. Emanuelson, altro calciatore vicino alla scadenza, dovrebbe svestire la casacca rossonera soprattutto se, come sembra, dovesse sbarcare un nuovo terzino sinistro a Milanello. Infine i tre prestiti, Rami, Taarabt e Silvestre. Per i primi due Galliani sta trattando con Valencia e QPR per ottenere uno sconto (richiesta da 14 milioni di euro, offerta da ), ed entrambi dovrebbero rimanere in rossonero a meno di clamorosi colpi di scena. Il centrale argentino tornerà invece all’Inter dopo una stagione di inutilizzo.
Spunta un’idea inedita in casa Milan in ottica calciomercato estivo. Stando a quanto riportato in queste ore dai tabloid inglesi e precisamente dal Daily Mail, il club rossonero starebbe facendo un pensierino su Salomon Kalou, attaccante del Lille e della nazionale ivoriana. Il 28enne ex Chelsea farà le valigie a fine stagione per lasciare la Francia e vivere una nuova avventura, e il Milan lo vorrebbe visto il possibile “fuggi-fuggi” estivo. Oltre a Mario Balotelli, che potrebbe essere ceduto per fare cassa, bisognerà fare chiarezza anche sulle posizioni di Robinho e Kakà, e i rossoneri vorrebbero portarsi avanti per evitare di trovarsi con gli uomini contati in rosa. Non sarà però semplice per il Milan assicurarsi Kalou visto che sulle sue tracce vi sarebbe da tempo anche la Roma. Rudi Garcia conosce molto bene il classe 1985 ivoriano, avendolo allenato al Lille, e gradirebbe tornare a lavorare con lui a partire dalla prossima stagione.
L’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, salva Clarence Seedorf. Il numero due rossonero, a Milano per la riunione in Lega calcio, è stato fermato dai giornalisti presenti che lo hanno incalzato sull’intervista rilasciate dal tecnico rossonero a Sky Sport e La Gazzetta dello Sport (che potete trovare più in basso), non concordata con i vertici di via Aldo Rossi. Il manager monzese ha voluto gettare acqua sul fuoco spiegando: «Seedorf? Ha fatto certamente un’intervista non concordata con la società, questo non è bene per i nostri regolamenti interni, ma non ha detto niente di censurabile, quindi finisce lì la vicenda». Secondo i ben informati la recente chiacchierata pubblica di Seedorf potrebbe essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso, visto che il tecnico del Milan è già sulla graticola per alcuni comportanti ritenuti troppo “anarchici” nonché per la sconfitta subita a Roma venerdì sera. Galliani si è soffermato anche sul momento che sta attraversando il Milan e sull’obiettivo europeo: «L’Europa League? Siamo cinque squadre che stanno lì ad un punto, vediamo di essere noi quella che conquista l’Europa League, mancano tre partite. Non facciamo previsioni, vediamo cosa succede. Situazione sfilacciata? La squadra ha fatto cinque vittorie in cinque partite, ha perso a Roma, non mi sembra sia successo nulla di drammatico. La Roma è seconda in classifica, adesso vediamo di far bene nelle ultime tre».
Il giovane talento di casa Milan, Bryan Cristante, sembra destinato a lasciare i rossoneri a fine stagione. La dirigenza di via Aldo Rossi intende piazzarlo in prestito o in comproprietà di modo che lo stesso possa proseguire il proprio processo di maturazione. Fra le mete più gettonate vi è senza dubbio l’Atalanta. Come racconta Gianluca Di Marzio su Calciomercato.com, nella giornata di ieri vi erano il calciatore rossonero e il suo agente, Giuseppe Riso, in tribuna all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo. Il club nerazzurro potrebbe perdere in estate uno fra Luca Cigarini e Daniele Baselli, e Cristante sarebbe quindi la prima scelta per sostituire uno dei due. Il classe 1995 ha trovato pochissimo spazio in questa stagione, la prima dopo la promozione dalla Primavera. Sono infatti solo 3 le presenze in Serie A condite da un gol. In totale, invece, fra club e Nazionale, fanno 14 presenze con 6 marcature.
Mauro Tassotti potrebbe divenire a breve l’allenatore del Milan. Dopo la parentesi nella sfida di Coppa Italia contro lo Spezia, il secondo allenatore rossonero potrebbe tornare al ruolo di “primo” nel caso in cui la società dovesse esonerare Clarence Seedorf prima della fine della stagione. I rapporti fra il tecnico olandese e i vertici sono sempre più gelidi e qualora arrivasse la sconfitta nel derby in programma il prossimo weekend, a quel punto potrebbe verificarsi il clamoroso divorzio. Per la prossima stagione, invece, sarebbe già pronto Inzaghi, una scelta che metterà d’accordo sia la società quanto la tifoseria. Super Pippo è infatti rispettato e ammirato da Galliani, Silvio Berlusconi e Barbara, e nel contempo è un idolo dei tifosi per quanto fatto vedere in campo. Inzaghi permetterebbe di dare vita ad un Milan low cost, accontentandosi di richiamare alla base Paloschi e non opponendosi ad un’eventuale cessione di Mario Balotelli per fare cassa.
Nuovo strappo fra la dirigenza del Milan e Clarence Seedorf. Nella giornata di ieri il tecnico olandese ha convocato la redazione di Sky Sport (con tanto di telecamere) e de La Gazzetta dello Sport, per rilasciare un’intervista. Il problema però, era che tale chiacchierata non era stata autorizzata dai vertici di via Aldo Rossi come da prassi. Seedorf, ha toccato svariati argomenti, a cominciare dal suo futuro del quale l’olandese, senza troppi giri di parole, spiega: «Ho un contratto di due anni e la società era convinta di chi si portava in casa. Erano convinti che avrei saputo superare tante cose, anche questo silenzio. Perché non prendono posizione, perché non mi confermano? Usano un’altra strategia. Ma ho un contratto, e non ho bisogno di conferme continue. Sarebbe una grande offesa all’intelligenza della società immaginare che ci abbiano ripensato dopo tre mesi. Io non ho mai avuto tutte queste notizie». Si passa quindi ad analizzare il suo rapporto con i giocatori, che secondo gli spifferi sarebbe davvero turbolento, in particolare con i nazionali azzurri: «I giocatori non mia hanno mai comunicato perplessità sul sistema di gioco, o rabbia perché magari la convocazione in Nazionale si allontana. E sì che la mia porta è sempre aperta». Altro argomento di discussione, i contatti con il presidente Silvio Berlusconi, che stando ai rumors sarebbero davvero radi, ma la realtà sembrerebbe ben diversa: «Col presidente mi sono sentito più volte di quelle che ho dichiarato pubblicamente – ha voluto precisare l’allenatore del Milan – Ci siamo sentiti anche a Pasqua. Ovviamente io non ho bisogno di conferme ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, da lui o dalla società perché mi hanno dato un contratto per due anni e mezzo. Con Berlusconi ho un rapporto che va ben oltre quello professionale. Le sue situazioni personali le ho rispettate e le rispetto tantissimo, perché credo che prima venga la famiglia e dopo il lavoro». Infine Galliani, altro argomento di discussione all’interno di casa Milan: «Galliani? Il rapporto ce l’ho direttamente con lui, ci siamo visti tante volte in Brasile, anche con le famiglie. Con la sua ironia, mi disse “io chiaramente non sono qui per darti un contratto così importante senza pensare che tu possa far bene”. Lui ci credeva e ci crede. Io non voglio il suo posto, non voglio essere presidente, d.g. o a.d., io voglio fare l’allenatore del Milan. Ho grandissimo rispetto per lui, mi ha dato tantissima fiducia. Probabilmente ha tante cose da fare e non è riuscito a stare vicino alla squadra così spesso come voleva, ma la vicinanza della società è una cosa fondamentale. Il tutor? L’hanno inventato loro, io non ho bisogno di un tutor perché è una figura che ho avuto durante tutta la mia carriera con i migliori allenatori». Questo è tutto: Seedorf ha voluto fare chiarezza sulla propria posizione e sul rapporto con la società. Il suo futuro rimane sempre in bilico soprattutto se non dovesse arrivare l’Europa League ma intanto l’olandese sembra essersi già portato avanti, togliendosi qualche bel macigno dalle scarpe…