Forse Clarence Seedorf comincia a capire che il suo destino al Milan è segnato. Per questo ha rilasciato l’intervista esclusiva a Sky lanciando, tra l’altro, critiche velate ai dirigenti del Milan in particolare ad Adriano Galliani, accusato di non essere stato molto vicino alla squadra. Diatribe a parte, Seedorf quasi certamente non sarà il tecnico del Milan nella prossima stagione. Eppure l’olandese ha un contratto fino al 2016 da circa 2,5 milioni di euro a stagione, esonerarlo significherebbe pagare una bella cifra e in più sobbarcarsi un altro stipendio. Da qui la candidatura di Inzaghi, attuale tecnico della Primavera che certamente non avrebbe un contratto milionario come quello dell’olandese. In fondo SuperPippo è amatissimo dai tifosi, ha già alle spalle due anni nelle giovanili rossonere, piace molto a Galliani, ha il famoso “phisyque du role” che serve per allenare il Milan. Cosa manca al completamento dell’accordo? C’è solo un piccolo ostacolo, chiamato Roberto Donadoni. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net, resiste ancora la candidatura dell’attuale tecnico del Parma autore di un campionato fantastico. Donadoni è un ex giocatore del Milan, uno degli “Invincibili” di Arrigo Sacchi. Da allenatore ha già avuto esperienze importanti in Nazionale, al Napoli per un breve periodo e a Parma dove si è rilanciato. Piace molto alla famiglia Berlusconi, ha un gioco pimpante ed avrebbe più esperienza di Inzaghi. Costerebbe un po’ di più di SuperPippo ma meno di Seedorf. E’ esattamente il giusto equilibrio che potrebbe ricercare il Milan. Perché Donadoni potrebbe reggere la pressione di una grande piazza come quella rossonera. Inzaghi aspetta, per ora è in pole position, Galliani lo ha dato tempo accreditato da tecnico del Milan anche prima dell’arrivo di Seedorf.
(Claudio Ruggieri)