“L’anno è senz’altro deludente, ma ci può anche stare. Non ci può stare se anche la prossima stagione sarà così deludente: in quel caso sarebbe un disastro“. Parole e musica di Jean-Pierre Papin, attaccante del Milan dal 1992 al 1994 e vincitore del Pallone d’oro nel 1991, quando giocava nell’Olympique Marsiglia. In un’intervista con il sito milannews.it, l’ex bomber transalpino (54 presenze e 30 gol con la nazionale Bleu) ha parlato di Clarence Seedorf, per cui si parla già di esonero nonostante la fresca assunzione alla guida tecnica del Milan: “Lui è arrivato in una stagione difficile, a mio avviso ha fatto molto bene e dovrebbe essere lasciato al suo posto. Magari l’anno porossimo se arrivano 2-3 giocatori il compito per lui potrebbe essere più facile. Ma se come dicono ci sono problemi con dirigenza e giocatori allora lo scenario cambia“. Papin ha risposto anche alle domande su Mario Balotelli, che continua a far discutere per l’apporto in campo, talvolta inferiore alle aspettative, ed il recente battibecco con gli opinionisti di SkySport: “Che io ricordi anche in Inghilterra era difficile per lui. Per me è un gran giocatore ma caratterialmente lo conosciamo tutti. E se devo dirla tutta l’impressione è che lui abbia bisogno di far parlare di sé, di fare cose diverse dagli altri. E questo non va bene, nonostante come giocatore mi piaccia. Balotelli nel Milan degli invivibili? Direi che giocherebbe, perché ha talento e potrebbe ritagliarsi il suo spazio. Certo, difficile pensare al posto di chi, ricordando gli attaccanti dell’epoca“. Nell’estate 1994 il francese si trasferì al Bayern Monaco dove però non ebbe molto spazio nelle due stagioni successive, e finì per ritornare in patria al Bordeaux riprendendo a segnare con regolarità: “I miei tempi però erano diversi, non esisteva la legge Bosman e c’era il limite dei 3 stranieri in campo, mentre noi eravamo in 6. Ci voleva pazienza e un po’ di rimpianti ce li ho: il secondo anno al Milan non giocavo molto, così chiesi di andarmene. Andai al Bayern, altra grande squadra, ma mi feci male e non fu un’avventura fortunata. Col senno di poi sarei rimasto al Milan dove mi sarei tolto ancora grandi soddisfazioni“.
Spunta un’idea inedita in ottica calciomercato estivo, sul taccuino dell’ad del Milan Galliani. Stando alle ultime indiscrezioni circolanti il club rossonero starebbe pensando ad Ander Herrera, centrocampista offensivo dell’Athletic di Bilbao. Classe 1989 si tratta dell’ennesimo ottimo calciatore sfornato dalla compagine basca e in base ai rumors più freschi, il ragazzo potrebbe lasciare la Liga per iniziare una nuova avventura lontano dalle mura domestiche, magari proprio in Serie A. Secondo i ben informati non è da escludere che Herrera possa andare a rimpiazzare Riccardo Montolivo, che potrebbe lasciare Milanello qualora venisse confermato Clarence Seedorf, visto il rapporto fra i due non proprio idilliaco. Non sarà però semplice per il Milan assicurarsi Ander Herrera visto che l’Athletic è storicamente un osso duro e in cambio della stella di centrocampo vorrebbe almeno una ventina di milioni di euro, in virtù delle molteplice offerte ricevute nonché del contratto in scadenza nel 2016.
L’attaccante della Juventus, Pablo Daniel Osvaldo, torna in orbita calciomercato Milan. Stando a quanto riportato nelle ultime ore dai media britannici e precisamente da Football Direct News, la società di via Aldo Rossi starebbe pensando all’attaccante della nazionale italiana in ottica estiva. La situazione meneghina è alquanto semplice: il Milan rischia di perdere Mario Balotelli in estate, sia per i continui colpi di testa quanto per fare cassa, e il ricavato potrebbe essere destinato in parte all’ex di Roma e Fiorentina. Osvaldo non ha convinto in bianconero, segnando due sole reti da gennaio ad oggi, tutte in Europa League. Difficile che la Juventus riscatti il giocatore dal Southampton versando nelle casse degli inglesi i 18 milioni di euro pattuiti. Il Milan potrebbe quindi offrire una scappatoia ad Osvaldo a cui piacerebbe rimanere in Italia, tentando a sua volta la via del prestito con diritto di riscatto.
Il futuro di Marco Amelia potrebbe essere ancora al Milan. Il secondo portiere rossonero ha il contratto in scadenza al 30 giugno ma non è da escludere che la sua permanenza a Milanello possa proseguire anche in ottica 2014-2015. A parlare di tale ipotesi è stato lo stesso guardiano, che intervistato dai microfoni di Milan Channel ha ammesso: «Mi piacerebbe poter continuare ad indossare questa maglia, ma lo vedremo a fine campionato: mi farebbe piacere. In questo Milan ci sono grandi basi per tornare al vertice, dal club, ai giocatori, all’allenatore». Il tutto dipenderà da eventuali offerte che giungeranno in casa Amelia nei prossimi mesi. Il portiere romano si trova molto bene al Milan ma nel contempo gradirebbe trovare una squadra con cui giocare di più. Amelia ha concluso l’intervista con una certezza su Clarence Seedorf: «Berlusconi a fine stagione farà le sue scelte, da quello che sappiamo Seedorf sarà il nostro allenatore anche per l’anno prossimo».
Non è certa la permanenza al Milan di Adil Rami. Il difensore centrale rossonero, forse intuendo l’aria di smobilitazione che tira dalle parti di Milanello, ha rilasciato una nuova intervista in cui mette in dubbio il suo futuro in rossonero: «In questo momento il Milan è il club dei miei sogni – ha detto il centrale transalpini ai microfoni di BeIn Sports – ma non chiudo la porta ad altre proposte ho intenzione di prendere tempo per riflettere». Parole che appaiono nettamente diverse rispetto a quelle proferite negli scorsi giorni, in cui lo stesso Rami giurava amore eterno al Milan, sperando nella conferma. La situazione è alquanto complessa visto che l’ad Galliani sta trattando con il Valencia il riscatto del giocatore, ma la proposta, circa 4 milioni di euro, è ben lontana dalla richiesta, 8 milioni. Nel contempo c’è alla finestra il Manchester United, che vorrebbe ripartire proprio da Rami per ricostruire la retroguardia e sarebbe disposto ad offrire ai Pipistrelli spagnoli la cifra richiesta.
Il Milan non si vende. Silvio Berlusconi torna a ribadire l’incedibilità della società di via Aldo Rossi, ai microfoni di Mattino 5. Ospito nel programma di Canale 5 in ottica elezioni europee, l’ex Premier ha smentito per l’ennesima volta la volontà di cedere ad un investitore straniero o italiano il suo giocattolo preferito: «Vendita del Milan? – dice Berlusconi – Sono fantasie altrui». E’ la seconda volta in pochi giorni che il presidente rossonero smentisce la cessione imminente del club, dopo quanto spiegato pochi giorni fa da Bruno Vespa a Porta a Porta. In realtà qualche sondaggio sarebbe stato effettuato, soprattutto dalla figlia del presidente, Barbara Berlusconi, che nel suo recente tour aziendale in Medio Oriente avrebbe preso contatti con il noto magnate di Singapore Peter Lim, pronto a versare 500 milioni di euro nelle casse meneghine. Una cifra ritenuta però non all’altezza dei vertici del Milan, che valutano la squadra attorno ai 750/800 milioni di euro, come da stima di Forbes e de Il Sole 24 Ore.
Il futuro di Kakà potrebbe essere ancora al Milan. Il trequartista brasiliano ha il contratto in scadenza al 30 giugno del 2015 ma sarebbe tentato da un’esperienza nella Major League Soccer americana, dove gli Orlando City gli offrirebbero un contratto da favola e la possibilità di vivere in uno dei posti più belli al mondo. «Io voglio rimanere – ha spiegato ieri il numero 22 ai microfoni di Sportmediaset – ma ci sono ancora un po’ di cose, anche personali, da chiarire. Ma la voglia più grande è quella di rimanere qui». C’è da fare i conti con un ingaggio che sarà decurtato del 20% per via del mancato accesso alla Champions League, un’altra rinuncia che Kakà dovrebbe fare dopo essersi praticamente dimezzato lo stipendio in estate, in occasione del ritorno a Milanello. Inoltre, il verdeoro dovrà capire quale Milan nascerà durante la prossima estate: una squadra di transizione o un team per tornare subito a lottare ai vertici? Tutte questioni che dovranno essere chiarite e molto dipenderà anche dal futuro di Seedorf, con cui Kakà ha un ottimo rapporto: «E’ molto bravo, intelligente e impara in fretta: sono molto contento dei tre mesi in cui ho lavorato con lui. Se avrà i tempi giusti potrà fare molto bene». E chissà che se Seedorf dovesse fare le valigie anche Ricky non potrebbe seguirlo…