L’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, ha parlato poco fa in conferenza stampa in vista della sfida contro l’Udinese. Il tecnico della Viola ha toccato svariati argomenti a cominciare dal futuro di Juan Cuadrado, esterno d’attacco colombiano a metà proprio fra la Viola e la società friulana. Il pensiero dell’aeroplanino sul calciatore sudamericano è semplice: «Dipende dagli obiettivi – confessa Montella – se la società vuole vincere Cuadrado va tenuto, se gli obiettivi sono altri servirà venderlo. Frustante migliorare un calciatore per poi venderlo? Dipende…». Fra i vari argomenti caldi del mercato fiorentino, anche il futuro di David Pizarro, calciatore il cui contratto scadrà al prossimo 30 giugno: «Pizarro se sta bene gioca. Il suo rinnovo? Se ne occupa la società, dipende se ascoltano l’allenatore…». Infine una battuta sulle ultime voci di mercato che vogliono il Milan sulle sue tracce come post-Seedorf. Montella liquida la questione così: «Io in rossonero? Non scherziamo…».
Adel Taarabt è indubbiamente una delle poche note positive del Milan formato 2013-2014. Sbarcato a San Siro in occasione del mercato di riparazione, il nazionale marocchino ha convinto fin da subito i più scettici, a suon di gol e buone prestazioni. Il giocatore è in prestito dal Queens Park Rangers e il Milan, a meno di clamorosi colpi di scena, lo riscatterà, versando nelle casse dei londinesi i 7 milioni di euro o magari “qualcosina” in meno. Il talentuoso nord-africano vuole naturalmente rimanere a Milanello, ma l’eventuale qualificazione alla prossima Europa League potrebbe praticamente annullare le sue vacanze estive: «La Champions è un’altra cosa ma il peggio è alle spalle e dobbiamo provarci. Giocare il giovedì e poi la domenica significa avere pochi giorni per riposarsi, ma il Milan ha 2-3 giocatori per ruolo. E poi è una competizione di prestigio: l’anno prossimo potrebbe esserci il Manchester United. Giocara i preliminari già a giugno? Ah beh, allora preferisco Marrakech – scherza l’ex Fulham a Tuttosport -. Facciamo che vengo a settembre… Accordo già trovato con il Milan? No, non mi risulta. E a questo punto potrei anche rallentare e firmare il 31 agosto, così almeno salvo le vacanze». Il Milan deve ricominciare dai giocatori come Taarabt, estrosi, di qualità e in grado di decidere una partita con una giocata.
Continua la caccia al nuovo direttore sportivo in casa Milan. L’amministratore delegato Adriano Galliani sta cercando di individuare un manager abile, capace e possibilmente giovane, che lo affianchi durante la finestra di trattative dell’estate. La candidatura di Sogliano sembra allontanarsi visto che il ds dell’Hellas Verona ha il contratto in scadenza al 30 giugno del e i veneti non vorrebbero cederlo. Se ne riparlerà quindi fra una stagione, quando molti contratti rossoneri scadranno e sarà quindi l’occasione propizia per iniziare una vera e propria rivoluzione. Lontano anche Bigon del Napoli, che è blindato fino al 2016, mentre prende quota il nome di Giovanni Galli, ex portiere ai tempi di Sacchi. Dopo aver lavorato con il Foggia e l’Hellas, e molto vicino a Silvio Berlusconi, l’attuale opinionista Mediaset ha già incontrato Galliani negli scorsi giorni e durante la prossima settimana i due potrebbero rivedersi per approfondire il discorso.
L’attaccante del Milan Ricardo Kakà, è stato premiato ieri a Milanello per aver raggiunto il traguardo delle 300 partite in rossonero, splendido “score” ottenuto sabato sera a San Siro contro il Chievo (gara vinta per 3 a 0 dal Milan con doppietta proprio del brasiliano). L’occasione è stata propizia per aggiornare la situazione sul futuro del numero 22, combattuto fra la permanenza a Milanello o l’addio a fine stagione per trasferirsi nella Major League Soccer, dove lo vogliono gli Orlando City. Galliani il suo messaggio intanto l’ha già mandato: «La speranza della società è quella che si possa stare qui a festeggiare la 400a partita, la 500a e chissà quante. Questi destini sono legati indissolubilmente, ogni messaggio non è puramente casuale e quindi speriamo tu possa rimanere con noi a lungo perché credo che potrai dare ancora tantissimo a questa maglia». Un assist colto al volo dallo stesso Kakà che ha voluto replicare: «Il discorso è reciproco perché i miei sentimenti per questa società e per questa maglia sono veri e di cuore. Spero di poter fare altrettante partite». Ma Ricardo è troppo educato e professionale per rispondere in maniera diversa: il futuro sarà veramente a tinte rossonere?