Parole al veleno quelle di Sean Sogliano, direttore sportivo del Verona. A lungo il suo nome era entrato nelle stanze di Milanello; ricorderete, era il periodo nel quale la bufera societaria aveva coinvolto anche Adriano Galliani, che aveva rassegnato le sue dimissioni prima del ripensamento, e del rientro in società con compiti identici ma “condivisi”. Sogliano, che il suo valore lo aveva mostrato in gialloblu come anche a Varese, era il candidato numero uno a prendere il posto del dimissionario, lui sì davvero fuori dal rossonero, Ariedo Braida; ma poi la voce è scemata, si è parlato sempre meno dell’aspetto tecnico-dirigenziale e il buon Sean è rimasto a Verona, confermato anche per la prossima stagione. Oggi, intervistato da Telenuovo, ha dato la sua versione dei fatti. “Fossi andato al Milan non avrei fatto il cameriere di Galliani, questo è sicuro”. Parole che lasciano intendere come possano essere andate le cose; Sogliano voleva pieni poteri in sede di calciomercato o quantomeno ampi spazi di manovra, e ha intuito (o gli era stato detto) che la presenza di Galliani l’avrebbe impedito. “Ho scelto di restare a Verona perchè mi piacciono le sfide” ha proseguito il direttore sportivo “e sarebbe stato troppo semplice lasciare la squadra dopo una promozione e un decimo posto”. L’obiettivo è già fissato: alzare l’asticella. Il Milan invece si muoverà altrove.
L’edizione de L’Equipe si allinea con quanto si dice in Italia: ovvero, che Adil Rami sarà riscattato dal Milan. Il termine per portare a termine l’operazione è scaduto ieri, ma si tratta di un dettaglio: le due società sono sostanzialmente d’accordo e non dovrebbero esserci grossi problemi circa la conferma del difensore centrale francese in rossonero, anche per la prossima stagione. Le prestazioni di Rami hanno convinto Adriano Galliani, che vuole ripartire da lui per la difesa del futuro. L’Equipe ipotizza anche, per dare valore a questa tesi, che molto probabilmente la pista Alex sarà approfondita con il PSG solo nel caso in cui i negoziati per il riscatto di Rami dovessero subire qualche intoppo imprevisto; si tratterebbe di una soluzione secondaria, di facile attuazione visto che anche qui sembrano già esserci gli accordi giusti per portare eventualmente il difensore brasiliano in rossonero.
Stephan El Shaarawy non lascerà il Milan durante il calciomercato estivo. Il Piccolo Faraone, nonostante una stagione travagliata, rappresenta il presente ma soprattutto il futuro del club di via Aldo Rossi e di conseguenza nessuno in seno alla compagine rossonera pare sia intenzionata a mettere in vendita il giovane ex Genoa. Una linea di pensiero sposata alla perfezione anche da Giuseppe Saporito, agente Fifa che abbiamo intervistato in esclusiva: «El Shaarawy resterà? Direi di sì almeno per un’altra stagione (clicca qui per leggere l’intervista completa)è sempre un calciatore su cui puntare, un attaccante importante per i rossoneri». Il Faraone aveva molto mercato durante la scorsa finestra di trattative estive e in occasione del mese di gennaio, quando il Manchester City e il Borussia Dortmund si erano fatte vive con offerte concrete, ma ora, alla luce di uno stop durato praticamente un anno, il giocatore non è più fra le priorità delle big, e a Galliani, in fondo in fondo, va bene così…
In casa Milan continua a tenere banco la questione relativa al nuovo allenatore. Sono moltissimi i nomi circolanti negli ambienti rossoneri e fra i tanti sta senza dubbio prendendo quota quello di Roberto Donadoni, protagonista di una grande stagione alla guida del Parma. Aumenta però il partito di coloro che son convinti che alla fine il presidente Silvio Berlusconi possa confermare Clarence Seedorf. Sembra infatti che in via Aldo Rossi stiano facendo fatica e non poco ad individuare un sostituto dell’olandese. Se Donadoni infatti ha mostrato enorme qualità con i Ducali, la figura del bergamasco non sembrerebbe sposarsi appieno con lo stile Milan, essendo troppo “poco mediatico”. Da escludere anche l’ipotesi Spalletti, troppo cara, così come quella relativa a Montella. Depennato anche il nome di Inzaghi, con il quale il Milan teme di fare un altro buco nell’acqua. C’è poi un altro aspetto della vicenda che non va sottovalutato, quello burocratico. In caso di esonero di Seedorf, il Milan potrebbe rischiare di pagare un doppio stipendio, fra cui i 2,5 milioni di euro netti annui per l’ex Botafogo. Ecco perché alla fine, i rossoneri potrebbero obbligatoriamente confermare l’orange…
Il terzino sinistro Ashley Cole lascia il Chelsea. Lo ha comunicato lui stesso su Twitter, puntualizzando che “sfortunatamente i Blues non sembrano essere un’opzione per il futuro”; insomma, il club non lo vuole più anche se lui con tutta probabilità sarebbe rimasto. Ha ringraziato tutti pubblicamente, ma il tempo a Stamford Bridge è scaduto; arrivato nel 2006 dall’Arsenal, è diventato la colonna di una squadra che avrebbe vinto un’altra Premier League e soprattutto la tanto agognata Champions League corredata poi dall’Europa League. Accantonato in questa stagione da José Mourinho (appena 26 presenze divise tra cinque competizioni), Cole è stato addirittura al centro di una polemica a mezzo stampa inglese, la quale sosteneva che lo Special One dovesse essere addirittura licenziato per aver impedito al giocatore di andare al Mondiale (ha lasciato la Nazionale dopo aver appreso la decisione di Roy Hodgson); sia come sia, adesso è sul mercato e per di più sarà un parametro zero. Cosa che lo rende appetibile: in Italia a pensarci potrebbe essere il Milan, che ha bisogno di un terzino sinistro di ruolo (nè Emanuelson nè Constant lo sono e hanno palesato limiti, De Sciglio rende decisamente di più a destra) e il possibile arrivo a parametro zero può ingolosire Adriano Galliani che si è sempre rivelato un maestro in colpi di questo tipo. Attenzione però: non solo i rossoneri sono interessati, certe squadre potrebbero pensare di metterselo in squadra come riserva di lusso, dal al Manchester City passando per il Liverpool. Per non parlare della Juventus, che se passerà stabilmente alla difesa a 4 potrebbe eventualmente farci un pensierino.
Fra i reparti del Milan che verranno maggiormente stravolti durante il calciomercato estivo, vi è senza dubbio quello d’attacco. Le voci sui bomber rossoneri si sprecano a cominciare da quelle riguardanti Mario Balotelli, che la stampa inglese accosta con insistenza all’Arsenal, ma che invece in Spagna sembrerebbe ad un passo dal Real Madrid. Come dimenticarsi poi della Francia, con Monaco e Paris Saint Germain che pare abbiano già l’acquolina alla bocca. Rientrerà a Milanello ma sarà solo di passaggio Alessandro Matri. Il centravanti lodigiano si è già congedato, almeno a parole, dalla Fiorentina, e a breve rimetterà piede a Milanello. In rossonero però difficilmente troverà spazio, alla luce della prima stagione da urlo. Per lui potrebbero aprirsi le porte di una medio-piccola italiana o magari di qualche società estera. Chi sicuramente lascerà di nuovi i confini italiani è Mbaye Niang, giovane attaccante francese prestato al Montpellier in estate. Nonostante le recenti parole non rimarrà a Milano. Il talento d’oltralpe piace in particolare a Everton e West Ham, con il Saint Etienne sullo sfondo: c’è l’imbarazzo della scelta.
Continua a tenere banco in casa Milan la vicenda legata al futuro della panchina. Per ora in via Aldo Rossi tutto tace, con il presidente Silvio Berlusconi concentrato al 110% sulle elezioni di domenica prossima. Se ne riparlerà sicuramente la prossima settimana, e nulla sarà da lasciare al caso. Seedorf sembra destinato a lasciare Milanello anche se negli scorsi giorni l’ex Premier ha aperto ad una permanenza, forse convinto dalla manifestazioni di affetto dei tifosi del Diavolo nei confronti dell’olandese. Spalletti resta un candidato ma l’idea sta a poco a poco svanendo, mentre è stato definitivamente depennato il nome di Montella, che resterà a Firenze almeno fino alla prossima estate. Inzaghi non sembra un’alternativa convincente per il momento storico che sta attraversando al Milan ed a questo punto rimarrebbe solo l’idea legata a Donadoni, protagonista assoluto con il Parma in stagione. Il tecnico bergamasco non ha uno stile propriamente in linea con Berlusconi, ma forse la sua “timidezza” e la sua “scarsa” comunicabilità potrebbe giovare a questo Milan dopo il tornado Seedorf, all’opposto, molto mediatico. Sullo sfondo permane anche l’ipotesi Prandelli anche se il ct dell’Italia sembra intenzionato a rimanere in azzurro fino agli Europei del 2016. Chi invece sembra destinato a dire addio al Milan è Mauro Tassotti, come spiegato dallo stesso nelle scorse ore. Secondo El Mundo Deportivo il secondo allenatore rossonero potrebbe raggiungere Ancelotti a Madrid, per guidare il Real. Il ‘Tasso’ prenderebbe il posto di Zidane, ad un passo dal Bordeaux.
Il calciomercato del Milan sta per entrare nel vivo e comincerà dopo che verranno risolte le questioni legate ai riscatti. In cima alla lista delle priorità c’è la situazione di Adil Rami, in prestito a Milanello dal Valencia. Come ha spiegato ieri l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, l’intenzione del Diavolo è quella di acquistare a titolo definitivo il centrale francese, ma versando nelle casse dei Pipistrelli 4 milioni di euro e non i 7,5 già stabiliti. Sabato sera l’ad si vedrà con il neo proprietario del Valencia, il magnate Lim, e nell’occasione è molto probabile che il dirigente del Milan chieda un altro calciatore degli spagnoli, ovvero, Aly Cissokho. Il terzino sinistro francese, in prestito questa stagione a Liverpool, è stato vicinissimo a vestire la casacca del Milan nella famosa estate del , quando la trattativa venne interrotta sul più bello per un problema dentale mai chiarito fino in fondo. La proposta di Galliani è pari a 8 milioni per il doppio colpo Cissokho-Rami: il Valencia cederà?