Il Milan deve rifarsi il look, a cominciare dalla difesa. Il reparto arretrato rossonero ha evidenziato diversi problemi e sarà cambiato in toto o quasi; ci sono giocatori che hanno subito troppi infortuni (Bonera) e alcuni arrivati a fine ciclo con la squadra (Mexes, ma probabilmente anche Abate) mentre su altri ancora si investirà per il futuro (è il caso di Mattia De Sciglio, cresciuto nel vivaio e punto fermo). Il resto arriverà dalla campagna acquisti; i nomi che girano non sono pochi, per l’esterno ad esempio si è fatto quello di Sime Vrsaljko reduce da un buon campionato, il primo in Italia, con la maglia del Genoa. Sul terzino croato c’è anche la Fiorentina, e proprio dai viola potrebbe arrivare un rinforzo per la difesa del Milan: si tratta di Stefan Savic perchè, come riporta La Nazione, anche al Franchi sarà rivoluzione difensiva, e dunque il centrale montenegrino è in uscita. Arrivato a Firenze nell’affare che ha portato Nastasic al Manchester City, Savic viene valutato circa 10 milioni di euro; la concorrenza per il Diavolo non è semplice perchè su di lui ci sono almeno due squadre di Premier League – Tottenham e Newcastle – che possono offrire un ingaggio più elevato. In più i rapporti tra Milan e Fiorentina sono ancora tesi per la battaglia per il terzo posto della scorsa stagione; la volontà di non rinforzare una possibile concorrente per gli obiettivi del 2014-2015 fa il resto, ed ecco che la trattativa non si preannuncia affatto semplice. Tuttavia, chissà che Savic non faccia sentire il suo eventuale desiderio di rimanere in Serie A, così da facilitare il compito al Milan.



Il è tornato in Premier League. Una notizia che può sembrare marginale rispetto al campionato di Serie A, ma che in realtà rischia di complicare i piani del Milan in termini di calciomercato estivo. Il motivo lo avevamo già scritto, e si chiama Adel Taarabt; protagonista di un’ottima seconda parte di stagione, il fantasista marocchino ha un riscatto fissato a 7 milioni di euro. La volontà dei rossoneri è quella di esercitare il diritto, e Adriano Galliani sperava che ad avere la meglio fosse il Derby County; in questo modo avrebbe potuto trattare il prezzo fino a farlo scendere a 4-5 milioni. E invece è stato il QPR a centrare la promozione, tornando nel massimo campionato inglese dopo una sola stagione; a questo punto il club londinese potrebbe decidere di rivolere Taarabt (che è di sua proprietà, pur essendo arrivato via Fulham dove era in prestito). Il Milan può forse ancora puntare sul contrario, ovvero sul fatto che il marocchino non rientri nei piani degli inglesi; ma non sarebbe comunque disposto, stando alle ultime indiscrezioni, a versare l’intera somma pattuita in inverno. Dunque si prospetta quantomeno una trattativa, con la sensazione – in questo momento – che Taarabt non sarà riscattato e tornerà dunque al QPR in eventuale attesa di altra sistemazione. 



Non solo Unai Emery nel mirino del Milan. Il club rossonero sembra aver rotto gli indugi e considerato che la soluzione “interna”, cioè chiamare un allenatore che abbia legami con la storia del club (più o meno forti; pensiamo a Massimiliano Allegri) non sempre paghi dividendi (in questo senso si farebbe meno forte la posizione di Roberto Donadoni che sembrava invece essere il candidato ideale per la sostituzione in panchina). La prossima stagione deve essere quella del riscatto, non si potrà certo vivacchiare in posizioni che non competono alla squadra e al blasone della società; e allora sul taccuino, come riporta il Corriere della Sera, ci sarebbe anche Jorge Jesus quale possibile successore di Clarence Seedorf. Il tecnico del Benfica arriva da due stagioni esaltanti: l’anno scorso ha perso tutto all’ultimo secondo, ma almeno era arrivato a giocarsi ogni singolo trofeo. Quest’anno ha vinto campionato, Coppa di Portogallo e Coppa di Lega ed è tornato in finale di Europa League, perdendola nuovamente (ai calci di rigore). Si dice che Silvio Berlusconi abbia già avviato qualche contatto con il club portoghese, mentre Barbara come noto era a Lisbona; c’è una clausola rescissoria che lega l’allenatore lusitano alle Super Aquile, e un anno di contratto rimasto. Il Milan aspetta e valuta; i rossoneri ormai pensano che la sostituzione in panchina debba essere fatta solo in caso si riesca a mettere le mani su un pezzo da novanta, per dare una sterzata decisa alla squadra. Altrimenti la soluzione ideale sarebbe quella della conferma di Clarence Seedorf, confidando sul fatto che con sei mesi di esperienza e la possibilità di lavorare sul gruppo fin dal ritiro estivo le cose possano andare decisamente meglio di quanto non sia successo nella stagione appena conclusa. 



Mbaye Niang tornerà al Milan in occasione del calciomercato estivo ma sarà solo di passaggio. Nelle ultime ore l’attaccante francese si è avvicinato fortemente al West Ham, noto club britannico che milita in Premier League. Dopo l’esperienza al Montpellier (che non riscatterà il giocatore) è quindi molto probabile che la prossima meta del giovane transalpino sia l’Inghilterra. Fra Milan e West Ham vi sarebbe già una bozza di accordo sulla base di un prestito oneroso a 300 mila euro con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro. Affinché la trattativa possa concludersi manca però il sì più importante, quello del giocatore. Niang, pochi giorni fa, aveva espresso il desiderio di tornare a Milanello per rimettersi in gioco, ma alla luce di tale offerta è molto probabile che via Aldo Rossi spinga affinché lo stesso faccia le valigie. Niang, del resto, rischia di finire di nuovo in panchina a San Siro, soprattutto se Pazzini e Balotelli venissero confermati.

Il Milan dovrà tornare subito in Champions, a partire dalla stagione E’ questo il diktat dell’amministratrice delegata rossonera, Barbara Berlusconi. Presente a Lisbona in vista della finalissima di Champions League fra Real Madrid e Atletico, la figlia del patron del Diavolo ha confessato: «Ci tengo ad essere molto diretta nei confronti dei nostri tifosi, non vanno presi in giro – le parole rilasciate ai microfoni di Sky Sport questa è stato un anno molto deludente e dobbiamo metterci al lavoro per riportare la squadra dove merita, l’obiettivo è di rivedere il Milan in Champions nel 2015-2016». E per farlo il Milan dovrà seguire la strada segnata dall’Atletico Madrid, club a basso budget che è riuscito a sfidare i colossi del calcio europeo: «L’Atletico Madrid è un modello da seguire – ha proseguire Barbara Berlusconi – l’esempio che attraverso un progetto, una buona programmazione ed un’efficiente rete di osservatori, anche senza infinite risorse, si può fare successo. Quest’anno hanno vinto la Liga confrontandosi con squadre con potenzialità economiche superiori come Real Madrid e Barcellona, hanno un monte ingaggi minore sia di quello della Juventus che del nostro ed un fatturato che è circa la metà di quello rossonero. Ho avuto modo di incontrare il loro ds Berta durante alcuni momenti ufficiali, ora c’è una generazione di quarantenni molto preparati». Un Milan vincente ma nel contempo virtuoso, il sogno di ogni presidente di calcio: riuscirà via Aldo Rossi a raggiungere questo doppio e ambizioso obiettivo?

Il calciomercato del Milan potrebbe entrare nel vivo nelle prossime ore. Oggi sarà infatti una giornata importante per il futuro di Adel Taarabt, esterno d’attacco di proprietà del Queens Park Rangers ma in prestito ai rossoneri. Di scena il match fra il QPR e il Derby County, un sfida spareggio che decreterà quale delle due squadre verrà promossa in Premier League. Se i londinesi dovessero rimanere ancora in Championship a quel punto sarà più facile per Galliani trattenere Taarabt a Milanello alla cifra desiderata (circa 4/5 milioni di euro). L’ad rossonero sta lavorando ai fianchi di Joorabchian, l’agente del talento marocchino, e nel contempo anche di Alex. Il difensore centrale del Paris Saint Germain è l’altro nome caldo per il Milan di questo periodo. Ieri è stato ufficializzato lo sbarco al Parco dei Principi di David Luiz e ciò indurrà la dirigenza a lasciar partire l’ex PSV Eindhoven, con il contratto in scadenza. «Alex è in scadenza, la questione è più complessa, ma è probabile che lascerà», le parole del tecnico dei parigini, Blanc, ai microfoni di Le Parisien. Il Milan ha proposto un biennale da 2,5 milioni di euro netti all’anno e l’arrivo di Alex sembrerebbe indipendente dal riscatto o meno di Rami.

Durante il calciomercato estivo, il Milan potrebbe cedere qualche esubero a cominciare da Robinho. L’attaccante brasiliano è stato decisamente inguardabile in questa stagione e il Diavolo vorrebbe cederlo anche per alleggerire il monte ingaggi. Il verdeoro ha diversi estimatori a cominciare dagli Orlando City, club della Florida che gioca nella Major League Soccer, il campionato di calcio a stelle e strisce. La squadra americana gli garantirebbe un ingaggio forse addirittura superiore ai 2,5 milioni percepiti a Milanello e l’ex City ci sta seriamente pensando, prima magari di chiudere definitivamente la carriera nel paese natio. Gli Orlando vorrebbero anche Kakà, ma il numero 22 ha fatto sapere di voler rimanere al Milan (a meno di clamorosi colpi di scena), fino alla scadenza del contratto, datata giungo 2015. Se ne riparlerà l’anno prossimo quindi anche se l’ex Real Madrid non disdegnerebbe un ritorno nel suo San Paolo, squadra che gli ha dato i natali calcistici: «Ho intenzione di tornare – ha detto Kakà in vacanza in Brasile – Spero che un giorno possa giocare di nuovo con la maglia San Paolo e vedremo quando questo possa accadere. Ogni volta che vado in vacanza, mi prendo un po’ di tempo per vedere gli amici che ho lasciato qui. E’ sempre una gioia per me tornare in questi posti, di cui ho un bellissimo ricordo». Un sms d’affetto a cui ha replicato Ramalho, il tecnico del club paulista, che ha fatto capire come le possibilità, ora come ora, di rivedere Kakà al San Paolo siano decisamente pari allo zero: «Ora lui è molto diverso, molto costoso e ha un contratto lungo con il Milan. Chi non vorrebbe Kakà, logico. Ma può essere un sogno per ora. E ‘un giocatore sotto contratto e che contratto».

Thiago Silva non avrebbe voluto lasciare il Milan durante il calciomercato dell’estate 2012, per trasferirsi al Paris Saint Germain. Lo ha svelato lo stesso nazionale brasiliano, intervistato dai microfoni di Sky Sport: «Sono sincero, in quel momento non volevo andare via dal Milan – dice Thiago Silva – lo avevo detto a Galliani e al mio procuratore. Poi Leonardo mi convinse a venire a Parigi». La storia poi si è conclusa come sappiamo, con Thiago Silva al Parco dei Principi insieme a Zlatan Ibrahimovic per un pacchetto totale di circa 60 milioni di euro. Una doppia cessione che i tifosi non hanno mai digerito e che ha aperto la strada del lungo e costante declino del Milan, passato in tre anni dallo scudetto all’esclusione dall’Europa League. Via Aldo Rossi sarà di fronte ad un bivio in estate, confermare o esonerare Seedorf, e su questo punto Thiago Silva non ha dubbi: «Seedorf può diventare l’allenatore più forte del mondo, ma secondo me non tutti i giocatori vanno d’accordo con lui. Lo dico da lontano, non sento qualche giocatore in particolare. Vedo il Milan giocare e sono sicuro che ci sono problemi. Non so se i giocatori hanno problemi con lui, Galliani o Berlusconi, ma fuori dal campo ci sono». Il centrale del PSG ha parlato anche del suo grande rapporto con Leonardo, che ai tempi del Milan riuscì a strapparlo all’Inter: «Leonardo è sempre stato perfetto con me, quello che mi diceva poi lo faceva. Ricordo che lui mi chiamò, quando ero ancora in Brasile, e mi disse: “vuoi venire al Milan?” Io risposi: “Sì sì sicuro, ma sai che c’è una trattativa con l’Inter vero? Anche se in questo momento non sta andando avanti però c’è” e replicò dicendomi: “Lo so, lo so, ma tu vuoi venire qui vero?” Mi richiamò dopo 10 minuti ed avevamo completato il mio passaggio in rossonero». Thiago Silva ha quindi concluso l’intervista con un buon auspicio: «Ai tifosi del Milan voglio dire una cosa: speriamo di poterci rivedere presto, so che è difficile farlo in questo momento ma spero di tornare come ha fatto Kakà, per il bene di tutti. L’unica cosa che mi dispiace è essere partito senza salutare tutti, non sapevo che me ne sarei andato. Un saluto a tutti, io sono uno di voi rossoneri».

Il calciomercato del Milan non regalerà per la seconda volta ai tifosi Carlo Ancelotti. Nonostante il tecnico di Reggiolo sia considerato fra i principali candidati per la panchina rossonera 2014-2015, lo stesso ha ribadito per l’ennesima volta negli ultimi giorni le proprie volontà: «Sono abituato a sentire discorsi di panchine traballanti, ma confido nella preparazione di chi dovrà dare un voto alla mia stagione – le parole di Ancelotti in occasione della conferenza stampa pre-Atletico Madrid, finale di Champions League – So come va il mondo, non sono sorpreso né dalle voci madrilene né da quelle dei circoli milanisti: ma il mio futuro è molto chiaro, ed è Madrid. Ora penso soltanto a questa finale: il confine tra sogno e ossessione è molto sottile, ma credo di essere ancora dalla parte del sogno. Non sono preoccupato». Per Ancelotti sarebbe pronto un ruolo non soltanto di allenatore ma anche di direttore tecnico, ma il buon Carletto, almeno a parole, smentisce la possibilità imminente di un ritorno. La sensazione circolante è che prima o poi l’allenatore madrileno rimetterà piede a Milanello, ma i tempi per il grande ritorno, non sembrerebbero ancora maturi. Il Milan, a questo punto, virerà con forza su Emery, giovane allenatore del Siviglia che ha recentemente alzato al cielo l’Europa League. L’operazione non è delle più semplici e bisogna essere celeri: lo stesso tecnico è infatti riuscito ad ottenere dei margini di manovra ristrettissimi dalla propria società, e il tutto dovrà essere deciso ad inizio settimana, quando gli andalusi rientreranno in Spagna dalla tournee in Estremo Oriente. Emery ha dato la sua parola per rinnovare il contratto ma non si attendeva l’offerta a sorpresa del Milan che lo ha decisamente spiazzata. Ora il Diavolo deve però fare in fretta e si attende quindi l’ok di Berlusconi, che smaltite le elezioni dovrà dedicare anima e corpo al suo Diavolo.