Arrivano conferme circa la promozione di Filippo Inzaghi quale nuovo allenatore del Milan: la squadra Primavera infatti è al lavoro sul campo e SuperPippo non è con loro. Di solito questo è un segnale piuttosto chiaro; così come il fatto che, come riportato anche da Sky Sport, per il momento non arrivano notizie circa Clarence Seedorf. Con il quale bisogna ancora discutere della buonuscita dalla società; rimane questo l’ultimo nodo da sciogliere prima di ufficializzare la nomina del nuovo allenatore.
Nell’intervista esclusiva rilasciata a IlSussidiario.net, dal titolo Inzaghi, dubbio di “polso”. Seedorf? Un errore mandarlo via, l’ex difensore del Milan Daniele Daino ha commentato quella che è la scelta dei rossoneri e che manca solo dell’ufficialità: Filippo Inzaghi sarà il nuovo allenatore. C’è la gioia per l’amico che corona un grande sogno e obiettivo, ma c’è anche qualche dubbio: avrà SuperPippo il polso necessario per guidare uno spogliatoio che non è tra i più semplici da gestire? Di un paio di cose Daino è certo: allontanare Clarence Seedorf è stato un errore perchè l’olandese in termini assoluti non aveva fatto male; e nonostante Inzaghi abbia lavorato per due stagioni con le formazioni giovanili rossonere, il suo compito non sarà quello di far crescere i giovani talenti, perchè una società come il Milan ha il compito di vincere o quasi. Una bella scommessa in questo momento storico.
Con Filippo Inzaghi prossimo a divenire l’allenatore del Milan, la Primavera rossonera cambierà guida tecnica. Stando a quanto svelato dal collega di Sky Sport, Gianluca Di Marzio, a breve dovrebbe essere promosso Cristian Brocchi, già allenatore degli Allievi professionisti di Prima e Seconda Divisione. L’ex centrocampista piace molto alla dirigenza, ha già acquisito un po’ di esperienza sul campo, e di conseguenza è ritenuto la giusta scelta per sostituire Inzaghi. Il classe 1976 ha iniziato ad allenare durante l’estate del 2013, subito dopo aver annunciato il ritiro dal calcio giocato avvenuto a maggio 2013, quando indossava la casacca della Lazio. Intanto continuano ad emergere indiscrezioni sullo staff rossonero di Inzaghi. Oltre a Filippo Galli ci sarà anche Stefano Nava, uomo di fiducia di Super Pippo, mentre su Tassotti bisognerà fare chiarezza, visto che non è da escludere che l’ex terzino rossonero possa lasciare il Milan per seguire Massimiliano Allegri nella sua nuova avventura (ancora da definire).
Allenerà il Milan a partire dalla prossima stagione. La notizia non è ancora ufficiale ma potrebbe divenirlo a breve, dopo che in via Aldo Rossi avranno risolto definitivamente la grana Clarence Seedorf. Molteplici le reazioni sul web alla notizia, e fra le più rilevanti vi è senza dubbio quella di Carlo Ancelotti, grande ex calciatore e allenatore del Milan, nonché fresco vincitore della Champions League con il suo Real Madrid. A margine del premio Enzo Bearzot, promosso dall’UsAcli, il tecnico di Reggiolo è stato intercettato dai giornalisti presenti che lo hanno incalzato proprio sulla nuova panchina rossonera: “Inzaghi ha un entusiasmo straordinario – ha confessato Ancelotti – ha già fatto esperienza nel settore giovanile. Sì ha le caratteristiche, conosce l’ambiente e se diventerà allenatore del Milan gli faccio buona fortuna”. Inzaghi è un ex allievo proprio del tecnico del Real Madrid, che lo ha allenato per un anno nella Juventus e poi lo ha ritrovato al Milan, dove ha condiviso otto anni di lavoro conditi da scudetto, Champions League, Supercoppa Europea (queste per due volte), Mondiale per Club, Coppa Italia e Supercoppa Italiana; e chissà che il piacentino non possa ripercorrere le sue orme. “Chiunque inizia non ha esperienza – ha aggiunto l’ex allenatore rossonero a Roma – . Te la fai nel tempo. La cosa più importante è la conoscenza del gioco e sapere che l’allenatore non deve solo vedere il gioco e la tattica ma preparare l’allenamento. È la cosa più complicata. Devi studiare perché non hai conoscenze nella preparazione e nella programmazione”.
Ormai è fatta: manca solo l’ufficialità, poi Filippo Inzaghi sarà il nuovo allenatore del Milan. Prende il posto di Clarence Seedorf, il cui regno è durato appena quattro mesi e che non è riuscito (certo per colpe non esclusivamente sue) a qualificare la squadra in Europa League: l’olandese avrebbe potuto non arrivare mai sulla panchina rossonera perchè già lo scorso gennaio, dopo l’esonero di Massimiliano Allegri, SuperPippo era il candidato principale alla sostituzione e sembrava cosa fatta, prima che a vincere fosse la linea presidenziale e ci fosse il ritorno del centrocampista che nel frattempo era emigrato in Brasile. Adesso Inzaghi si prende il posto che sostanzialmente era già suo: lo staff a sua disposizione, come riporta TuttoMercatoWeb, sarà quello che già lo accompagnava in Primavera, e che era stato definito un lusso da più parti. Dunque, Beniamino Abate (padre di Ignazio) sarà il preparatore dei portieri, Stefano Nava il collaboratore tecnico e Nicola Matteucci il tattico. Saranno invece confermati, rispetto alla vecchia stagione, Rudy Tavana (responsabile dell’area medica) e Bruno Dominici, a capo dei preparatori atletici. Il vice dovrebbe essere Filippo Galli: dopo cinque anni dietro la scrivania, in qualità di responsabile del settore giovanile, tornerà in campo e porterà in dote la sua esperienza e leadership. C’è invece il dubbio Mauro Tassotti: qualche settimana fa l’ex terzino aveva aperto a un possibile addio dopo tanti anni ad affiancare i vari allenatori del Milan, parole che erano anche derivate dal fatto che Seedorf lo avesse messo in disparte. Ora, con il ritorno di Inzaghi, è tutto ancora in bilico: SuperPippo, che lo ha sempre stimato, potrebbe volerlo al suo fianco e così per Tassotti sarebbe l’ennesima avventura, ancora una volta da collaboratore.