Il derby della Madonnina secondo Pierino Prati: l’ex (dal 1967 al 1973) attaccante rossonero ha scelto la tripla come pronostico della stracittadina milanese numero 295. Il Milan di Clarence Seedorf aveva inanellato cinque vittorie consecutive prima di perdere contro la Roma, ed essere scavalcato dal trio Torino-Lazio-Verona al sesto posto. L’Inter invece è reduce dal pareggio a reti bianche in casa contro il Napoli ma si avvicina al derby più tranquilla, forte dei 57 punti in classifica che attualmente le valgono il quinto posto. Eppure un derby non guarda in faccia nessuno: la partita imprevedibile per eccellenza potrebbe riservare sorprese, come all’andata quando fu risolta da una tacchettata di Palacio nella porta rossonera. Per introdurci a Milan-Inter, posticipo domenicale della trentaseiesima di campionato, ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Pierino Prati.
Milan-Inter: si aspetta una prova d’orgoglio da parte dei rossoneri? Me lo auguro, è dal 2011 che non si vince un derby e sarebbe un bel regalo per i tifosi rossoneri, che quest’anno tra campo ed incertezze societarie hanno sofferto tanto. Vincere è fondamentale perché è l’unico modo per raggiungere l’ultimo traguardo disponibile, la qualificazione in Europa League. L’Inter vincendo ne sarebbe certa. 
Chi schiererebbe in attacco per il Milan? Sarà Seedorf a scegliere lo schieramento e gli uomini migliori, fermo restando che sinora ha sempre proposto il modulo 4-2-3-1. Lui sa meglio di tutti chi è più in forma e più adatto per questa partita.
Si aspettava una stagione così faticosa da parte del Milan? Sinceramente no, il campionato è stato deludente sin dall’inizio, in Champions League invece la squadra si è espressa solo a sprazzi. Nel complesso è stata una stagione molto al di sotto delle aspettative.
Confermerebbe Seedorf in panchina per l’anno prossimo? La scelta migliore è aspettare la fine del campionato, e fare un bilancio che comprenda tutto. Oggi ad esempio non sappiamo ancora se il Milan riuscirà a qualificarsi alle prossime coppe o meno, potrebbe essere una discriminante per la scelta in panchina.
Cosa temere in particolare dell’Inter? Ha un modulo tattico ben consolidato  ma non mi sembra una squadra che possa puntare alle migliori posizioni di classifica. Sicuramente però è più squadra del Milan nei momenti di difficoltà. Mazzarri ha il merito di insistere sempre sulla stessa impostazione tattica.
Come Seedorf? Il problema di Clarence è stato voler introdurre un modulo non adatto per i giocatori a disposizione, poi ha capito che doveva adattarsi alle qualità dei calciatori e si è un pò corretto rispetto all’inizio. Sono arrivate le cinque vittorie consecutive, poi la deludente partita di Roma in cui l’avversario però era nettamente più forte. Complici i risultati delle altre squadre il Milan è ripiombato in una situazione critica di classifica.
Come vede la sfida a distanza tra i due allenatori? Sicuramente potranno influire anche con le loro scelte a gara in corso, vincerà chi saprà meglio adattarsi all’andamento della partita. Mazzarri ha il vantaggio di avere una squadra più collaudata, su cui ha lavorato dall’estate.
Da lei che è stato un grande attaccante: un giudizio su Mauro Icardi? Credo sia un’ottima punta, che può diventare molto forte col passare degli anni, Forse dovrà migliorarsi soprattutto sul piano professionale, capire che sono tanti i sacrifici da fare per diventare un giocatore storico. 
Le ricorda qualche attaccante con cui ha giocato? Non uno in particolare, ma potrei dire anche tutti perché finchè Icardi segna è un attaccante di valore, come lo sono stati tanti miei compagni. 
Il suo pronostico per il derby Milan-Inter? Partita a sè, può sempre succedere qualunque cosa, anche una vittoria del Milan che forse parte con qualche sfavore di pronostico. Comunque dico tripla.



(Franco Vittadini)

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