Nonostante la buona stagione, il futuro di Adil Rami al Milan non è certo. Il difensore centrale rossonero è infatti in prestito in Italia dal Valencia e Galliani dovrà versare 7/8 milioni di euro nelle casse del club spagnolo se vorrà riscattare il giocatore francese. A complicare ulteriormente la situazione, i contatti ripresi con l’entourage di Alex, difensore del Paris Saint Germain in partenza dalla Francia a costo zero, visto il contratto in scadenza a giugno. Anche lo stesso Rami, uscendo di scoperto nelle scorse ore ai microfoni di RMC si è mostrato alquanto perplesso, non escludendo un ritorno al Mestalla: «Cosa è successo al Valencia? Prima di tutto, non ho più riparlato di quello che è successo lì. E’ stato davvero una cosa da niente: come in tutti i grandi club ci sono disaccordi, discussioni, e ho già detto quello che pensavo. Non è finita bene con l’allenatore perché l’ha presa malamente, ma il Valencia rimane ancora un grande club. Se l’allenatore è interessato e se il Milan non può finanziariamente il destino è pieno di sorprese. Non mi pento di ciò che ho detto, sono un uomo e me ne assumo tutte le responsabilità». Il Milan vorrebbe assicurarsi Rami in cambio di un assegno da 3/4 milioni di euro ma i Pipistrelli non sembrano propensi a fare sconti.
Torna allo scoperto il giovane terzino della Nazionale e del Milan, Mattia De Sciglio. Il talentuoso rossonero ha vissuto una stagione un po’ travagliata in cui ha visto poco il campo per via di fastidiosi acciacchi e di alcune scelte tecniche. La permanenza del terzino del Milan non è quindi certo ed è stato il diretto interessato a ribadire il concetto in una recente intervista. Ospite insieme a Bonera all’evento per il cambio di denominazione del Milan Club Borgomanero divenuto Claudio Lippi, presso l’hotel Atlantic di Arona, sul Lago Maggiore, De Sciglio ha confessato: «Il mio futuro? La mia volontà è quella di rimanere nella società dove sono cresciuto e mi trovo benissimo. Mi auguro e spero di vestire questa maglia per molti anni, ma nel calcio purtroppo non si sa mai…». Alla finestra vi sarebbe il Real Madrid, che avrebbe pronta una proposta da 15/20 milioni di euro per convincere il Milan, soldi che sarebbero oro colato per il Diavolo viste le casse vuote dopo la mancata qualificazione alla prossima Champions League.
Esce allo scoperto il presidente del Milan, Silvio Berlusconi. Il numero uno di via Aldo Rossi è stato intervistato poco fa dai microfoni di Radio Capital e nell’occasione ha rilasciato delle dichiarazioni decisamente interessanti. Le prime parole sono per Clarence Seedorf, il cui futuro resta molto incerto. Secondo molti l’esonero è quasi scontato ma le dichiarazioni del patron del Diavolo non sembrerebbero spingere in tale direzione: «Il futuro di Seedorf lo decidiamo tutti insieme, nella riunione del Cda alla fine del campionato. Ha un contratto che dice starà con noi prossimi due anni». Resta da capire se si tratta di parole di facciata, diplomatiche, o se veramente Berlusconi stia decidendo il da farsi, convinto dai risultati e dal tifo rossonero, che si è schierato dalla parte di Seedorf. Parole velenose invece nei confronti di Balotelli, che Berlusconi porterebbe al Mondiale ma…«Io Balotelli ai Mondiali lo porterei, ma Prandelli si prepari a fare un grande lavoro, a convincerlo sulla sua posizione in campo. Noi, al Milan, ancora non siamo riusciti». Infine un commento sulla questione societaria e sulla possibilità di cedere il club ad alcuni investitori stranieri, alla luce anche dei moltissimi rumors delle scorse settimane: «Vendere? No penso di no, nonostante una squadra di calcio abbia molte difficoltà nel panorama internazionale a restare protagonista per il denaro arabo con cui è difficile competere, penso a squadre come il Psg detenuto da chi ha ricchezze senza limiti».
Chi allenerà il Milan durante la prossima stagione? Una domanda a cui ora è quasi impossibile rispondere, visto quanto sta accadendo negli ultimi giorni. Clarence Seedorf sembra destinato all’addio a fine stagione nonostante i risultati e il tifo siano dalla sua parte. Resta però da capire chi prenderà il posto dell’olandese e nelle ultime ore avrebbero ripreso quota le idee Spalletti e Montella. L’ex tecnico dello Zenit di San Pietroburgo piace storicamente alla dirigenza meneghina ma resta il problema ingaggio, mentre l’Aeroplanino, nonostante qualche malumore espresso dopo la sconfitta col Sassuolo, sembra blindato in casa Viola e se mai, se ne parlerà durante l’estate del 2015. E’ quindi sempre in pole position il duo composto da Inzaghi e Donadoni: il primo è stimato da tutto l’ambiente anche se molti temono che possa ripetersi un Seedorf-2 vista l’inesperienza, mentre il tecnico del Parma non è uomo di riflettori ma è un allenatore abile, capace, di esperienza e soprattutto milanista, una caratteristica che non guasta mai.