E’ ufficiale: Clarence Seedorf non è più l’allenatore del Milan e al suo posto Filippo Inzaghi è stato promosso dalla prima squadra. Dopo Massimiliano Allegri anche il tecnico olandese è stato esonerato in questa stagione travagliata della formazione rossonera, ma in un certo senso si tratta di una vittoria per Seedorf: nessun accordo sulla buonuscita o su un addio consensuale, la società dovrà pagarlo fino al 2016 e questa non è una buona notizia per il bilancio rossonero. Si dà invece fiducia all’ex tecnico della Primavera, che ha portato i suoi ragazzi alla vittoria del Torneo di Viareggio; fiducia alla linea verde, a un personaggio che nel Milan ha fatto cose veramente importanti, come nella finale di Champions League vinta col Liverpool nel 2007. Saprà fare altrettanto anche da allenatore? Per parlare dell’addio di Seedorf e delle prospettive future con Inzaghi abbiamo sentito Tiziano Crudeli, giornalista esperto delle vicende rossonere. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Perché secondo lei è stato esonerato Seedorf? Una serie di situazioni hanno portato al suo esonero…
I risultati parlavano però a favore del tecnico olandese: non piaceva il suo modulo tattico? No, non credo che si tratti di modulo tattico sbagliato, né di cattivi risultati visti i 35 punti conquistati in campionato. E’ anche vero comunque che sotto la sua gestione il Milan è stato eliminato in Coppa Italia, Champions League e non ha raggiunto la qualificazione in Europa League.
Hanno inciso problemi di spogliatoio e nei rapporti con Galliani? Non c’era in effetti un buon feeling con la squadra, lo stesso presidente Silvio Berlusconi s’è reso conto che Seedorf non era l’allenatore giusto.
Inzaghi ha l’esperienza necessaria per guidare il Milan? Si può fare con un confronto con Montella, che aveva allenato solo gli allievi della Roma e poi ha fatto bene sia al Catania sia alla Fiorentina. Per Inzaghi potrebbe essere la stessa cosa.
Non hanno inciso anche i noti problemi di bilancio del Milan? Può essere anche quello, si è scelto Inzaghi che è un allenatore molto valido, senza nessun problema per ingaggiarlo e che prenderà solo 700.000 euro a stagione.
Come le sembra dal punto di vista umano il personaggio Inzaghi? E’ un allenatore che sa dare motivazioni, sa dare una spinta importanti ai giocatori che allena, un po’ come Conte alla Juventus.
Come sarà il Milan di Inzaghi?
Dipenderà dai giocatori che verranno acquistati, comunque potrebbe giocare col 4-3-3 o col 4-3-1-2.
In quali reparti sarà necessario potenziare la squadra rossonera? In difesa è stato acquistato Alex e Rami dovrebbe rimanere. Ci vorrebbe un buon centrocampista, anche per sostituire Montolivo; poi è arrivato Menez, ma il riscatto di Taarabt non è facile perché 7 milioni non sono pochi. Ci vorrebbe un buon attaccante e soprattutto la garanzia che non venga ceduto Balotelli, uno che i gol li fa. Qualsiasi punta che arrivasse dall’estero farebbe fatica ad ambientarsi nel campionato italiano e a segnare subito molte reti. (Franco Vittadini)