Milan-Renate si conclude con il punteggio di 2-0 in favore dei rossoneri. La squadra di Inzaghi, pur senza regalare una prestazione maiuscola, appare razionale e cinica nelle poche occasioni create. In una calda giornata estiva si nota che parecchi giocatori rossoneri devono ancora carburare: solo tra qualche settimana sarà possibile valutare al meglio l’operato del nuovo staff tecnico. Una cosa oggi è certa: i giovani chiamati in causa da Superpippo hanno risposto presente. La palma di migliore in campo spetta a Modic non solo per la verde età ma anche per la freddezza con la quale ha saputo ricoprire un ruolo delicato come quello del playmaker. Forse, usiamo il condizionale, Galliani ha già in casa il centrocampista che serve al Milan (senza dimenticarsi di Cristante). Ok anche El Shaarawy autore del primo dei due gol di giornata: per il Faraone un tempo giocato a discreti livelli. Saponara ha impiegato 45’ per accendersi e soltanto nella ripresa ha illuminato lo stadio Chinetti di Solbiate Arno con la rete del raddoppio. La metamorforsi in mezzala è ancora lunga ma la strada imboccata è quella giusta. Concince pure Zaccardo sull’out destro: dal suo piede nascono entrambi i gol di giornata. Chi desta ancora qualche perplessità è Niang. Il francese è confusioniario e troppo poco collaborativo con il resto della squadra ma se Inzaghi riesce a recuperarlo psicologicamente potrà comunque essere una discreta freccia nella faretra rossonera. Alex è rimandato alla prossima uscita. Il lavoro da fare era pochissimo e pure facile. Non commette errori di alcun tipo.



Il nuovo Milan di Inzaghi scalda i motori e si prepara a un precampionato di fuoco. Dopo una stagione deludente condita da due esoneri, uno nel bel mezzo del campionato (il caso di Allegri) e uno al termine dell’annata (Seedorf), i rossoneri hanno il dovere di iniziare fin da subito a convincere un ambiente sempre più apatico. La società ha accolto Superpippo al meglio riponendo nell’ex attaccante milanista grande fiducia e lo confermano i tre nuovi giocatori arrivati a Milanello – Agazzi, Menez e Alex – ai quali va aggiunta la conferma di Rami. L’intenzione del club di via Aldo Rossi è chiara: fondare un nuovo ciclo affidandosi alle idee chiare e innovative di Inzaghi che tanto bene ha fatto sulla panchina della Primavera rossonera. Il primo avversario del Milan si chiama Renate, squadra che l’anno prossimo giocherà in Lega Pro. La sfida, al di là del risultato finale, servirà moltissimo a Superpippo per testare lo stato di forma di tutti i giocatori e di correggerne eventuali errori. Dando un’occhiata alla formazione di partenza, il Diavolo si dispone con il 4-3-3. In porta spazio a Gabriel, difesa del tutto inedita con Zaccardo e Constant sugli esterni e la coppia centrale formata da Alex e Bonera. A centrocampo spicca il giovane Piccinocchi che si ritroverà a fianco Poli e Saponara: gara importante per l’ex Empoli che vorrà ben mettersi in mostra dopo gli attestati di stima di Inzaghi che lo ha subito tolto dal mercato. In attacco Niang ed El Shaarawy supporteranno l’unica punta Pazzini. Modulo identico per la Renate di Boldini: Cincilla in porta, Adobati, Morotti, Gavazzi e Malgrati in difesa. In mediana troviamo invece Chimenti, Gualdi e Riva. Tridente offensivo formato da Spampatti, Scaccabarozzi e Curcio.  L’avvio vede il pallino del gioco nelle mani del Milan ma il Renate è squadra corta e ordinata: i ragazzi di Pippo Inzaghi cercano di distendersi nel tentativo di conquistare le corsie laterali con El Shaarawy (6,5) da una parte e Niang (5,5) dall’altra. Se il francese è alquanto confusionario nel mettere in pratica i diktat del suo allenatore lo stesso non può dirsi per il Faraone autore di un primo tempo generoso in entrambe le fasi. Il primo tentativo, se così può chiamarsi, è per il Renate: Curcio recupera un buon pallone sulla trequarti rossonera dove Piccinocchi  (sv) e Saponara (5,5) presentano ancora della ruggine. Niente allarmismi: stiamo parlando di due giovanissimi nella prima uscita estiva. Il Milan risponde al 12’ sugli sviluppi di un corner: El Shaarawy mette in mezzo dove la difesa del Renate allontana sui piedi di Niang. La conclusione del francese è sbilenca e termina altissima. Poco dopo Gualdi  (6) usufruisce di un regalo di Alex (5,5), ancora spaesato e fuori forma, e cerca il tiro da fuori: Bonera (6) si immola in scivolata. La prima tegola per Inzaghi arriva quando Piccinocchi accusa dei problemi muscolari: il giovane al 18’ è costretto a uscire. Al suo posto entra Modic (6). Intanto la gara si sblocca: apertura millimetrica per Zaccardo sulla destra che è bravo a mettere in mezzo un pallone preciso per El Shaarawy. Il Faraone si avventa sul cross: il primo tentativo colpisce il palo e non entra ma l’attaccante è bravo a crederci e finalizzare al meglio in un secondo momento. Il Renate dopo aver incassato il colpo mette i brividi agli uomini di Inzaghi con un tentativo di Spampati (6) ben chiuso dalla difesa milanista. Curcio prova a farsi notare con un calcio di punizione intercettato dalla barriera poi è il turno di Modic ben liberato da Constant (6): il giovane milanista cerca la battuta da fuori che non inquadra lo specchio della porta. Il primo tempo si chiude con un’azione personale di Niang il cui tiro termina altissimo sopra lo specchio della porta di Cincilla (6). Ritmi bassissimi, emozioni con il contagocce in questi 45’.  La gara non regala particolari emozioni. Bisogna mettere in conto che si tratta della prima uscita stagione del Milan e che in campo c’erano molte seconde linee miste a intraprendenti ragazzini. Le uniche azioni interessanti sono avvenute quando i rossoneri hanno verticalizzato il gioco. Pur senza offrire grandi svolazzi sembra una squadra diversa da quella della stagione passata.  Si nota subito in positivo la mano del nuovo allenatore: collettivo organizzato, chiuso e pronto a distendersi con verticalizzazioni improvvise. Oggi le due corsie non sono state utilizzate in modo continuo. Il Faraone è tornato? Pare proprio di sì. Il giovane rossonero si rende protagonista di un discreto primo tempo. Apprezzabile in entrambe le fasi e autore del primo gol stagione del Diavolo. Per adesso può bastare. Quello che appena un paio di stagioni fa appariva come un possibile talento in procinto di esplodere oggi è diventato un esterno offensivo caotico e confusionario. Vorrebbe spaccare il mondo ma commette errori evitabili con maggiore calma. I ragazzi di Boldini non vogliono fare la parte dello sparring partner. Gli arancioni regalano una bella prestazione considerando il dislivello di serie tra le due avversarie di giornata. Pochi pericoli corsi. Manca un pizzico di coraggio in attacco. Il ragazzo ha personalità da vendere. Recupera buoni palloni e di tanto in tanto si concede qualche sortita offensiva. La sua non è una bocciatura, fa il suo anche se avrebbe potuto incidere maggiormente approfittando della giornata non ottima di Alex.  Nulla da segnalare in una gara che fila liscia come l’olio. La sua presenza in campo praticamente non si nota.



Non viene mai impegnato nel primo tempo se non per effettuare quella che comunemente viene definita ordinaria amministrazione. Nulla da segnalare sul suo conto (dal 46’ AGAZZI 6 Agile gettone di presenza per l’ex Chievo e Cagliari. Il Renate con lui in campo non crea neppure un pericolo).

Inizia in modo balbettante poi si sveglia rendendosi protagonista di ottime incursioni offensive. Regala l’assist del vantaggio a El Shaarawy con un preciso traversone dalla sinistra. Si ripete nella ripresa: l’azione del raddoppi o passa dal suo piede. Non disdegna neppure quando Inzaghi lo dirotta dalla parte opposta.



Un giocatore della sua corporatura ha bisogno di tempo prima di trovare la condizione fisica giusta. Oggi si concede almeno un paio di errori da matita rossa. Non gravi ma comunque da evitare (dal 46’ RAMI 6 Gli attaccanti del Renate gli fanno il solletico. Nelle rare azioni difensive al francese basta utilizzare soltanto il fisico).

Schierato al centro della difesa al fianco di Alex il veterano rossonero non si lascia sorprendere dai giovani del Renate. Si immola con una coraggiosa scivolata in uno dei pochi tentativi degli avversari (dal 46’ LBERTAZZI 6 Il Milan si è ripreso questo ragazzo che la scorsa stagione ha militato nell’Hellas Verona. Buona prestazione in attesa di ulteriori segnali confortanti).

 Meno intraprendente di Zaccardo ma comunque sufficiente. Si conquista un paio di angoli in avvio. Ogni tanto si concede qualche pausa di troppo; meglio nel secondo tempo (dal 73’ SIMIC 6 Inzaghi gli regala la passerella e lui ripaga con un paio di ottime chiusure difensive).

La sua partita dura soltanto 18’ poi è costretto a lasciare il campo per problemi fisici (dal 18’ MODIC 6,5 Il ragazzo offre una discreta prestazione. Playmaker in mezzo al campo detta i tempi nella maniera giusta. Ricopre un ruolo decisivo e vista la sua età c’è di che complimentarsi. Scommettiamo che lo rivedremo presto tra i grandi?).

Quello che offre è propriamente un lavoro sporco. Lotta e recupera palloni. Grinta al servizio di Superpippo Inzaghi (dal 46’ MASTALLI 6 Altro protagonista del Milan Primavera campione nell’ultimo Torneo di Viareggio. Ha corsa e coraggio da vendere. Si nota nel finale con una conclusione da fuori).

C’è ancora della ruggine da smaltire. Nei primi 45’ l’ex Empoli fatica ad accelerare il gioco e i suoi inserimenti sono rari. Nella ripresa cambia marcia ed è bravo a farsi trovare pronto per il raddoppio (dal 57’ BENEDICIC 6 Un bel mastino dai piedi educati. Aiuta la difesa e non disdegna neppure nella fase offensiva. Inzaghi deve puntare su questi giovani: qualcuno di loro potrà essere molto utile al Milan “dei grandi”).

Fa una cosa giusta poi commette due errori consecutivi. Ha voglia di mettersi in mostra ma il francese ha bisogno di trovare serenità (dal 78’ DI MOLFETA SV).

Di palloni giocabili ne arrivano pochi ma il Pazzo si danna l’animo nel tentativo di creare grattacapi alla difesa del Renate. Si ritrova la fascia di capitano al braccio (dal 56’ MASTOUR 6 Il ragazzo delle meraviglia fatica un po’ prima di farsi notare con un rapido gioco di gambe. Bis nel finale. Giocatore da seguire con molta attenzione).

Il Faraone brinda al suo ritorno definitivo con il gol che da il via alla vittoria del Milan. Dovrà essere lui l’arma in più dei rossoneri nella prossima stagione (dal 46’ ROBINHO 6 Forse l’ultima apparizione con la maglia del Milan. Regala un paio di spunti interessanti poi si intestardisce con dribbling complicati).

Il suo lavoro prosegue. La squadra ha mostrato ottimi spunti anche se per risposte più precise si dovranno attendere altri impegni. 

Cincilla 6 (46’ Vannucchi 5,5), Adobati 6 (62’ Iovine 6), Morotti 6,5 (62’ Muchetti 6), Gavazzi 6 (65’ Galimberti 6), Malgrati 6,5 (56’ Mira 6), Riva 6,5, Chimenti 6 (87’ Deri sv), Gualdi 6 (56’ Pedrinelli 6), Spampatti 6 (57’ Cocuzza 6), Scaccabarozzi 6 (57’ Rovelli 6), Curcio 6,5 (75’ Mascheroni sv). All. Boldini 6

(Federico Giuliani)