Il Milan è interessato ad Adrien Rabiot, centrocampista centrale del PSG classe 1995, che si sta avvicinando alla scadenza di contratto (2015) e quindi può essere acquistato ad un prezzo più basso. In Italia invece interessa Blerim Dzemaili del Napoli mentre da valutare è il futuro di Bryan Cristante, che ha la stessa età di Rabiot ma meno esperienza tra i professionisti. Sullo sfondo ma non troppo resta Alessio Cerci, obiettivo numero 1 del calciomercato milanista, e Mario Balotelli che fa discutere ogni giorno. Per parlare del calciomercato del Milan ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva l’ex attaccante rossonero Pierino Prati.
Come si concluderà la telenovela Cerci? Il Milan sta pensando e programmando una campagna acquisti che possa essere importante, nonostante le risorse economiche non siano abbondanti. Cerci sarebbe perfetto per il modulo di gioco di Inzaghi: sa saltare l’uomo e segnare e ormai si può considerare un big del calcio italiano. Ci vorrà pazienza ma il Milan ci proverà.
Le ultime indiscrezioni parlano del giovane Rabiot: acquisto possibile per il Milan? E’ molto giovane, un classe 1995 che però fa già parte da mesi della prima squadra del PSG. In linea generale penso che se un giocatore è da Milan non importa la sua età o esperienza: Rabiot non conosce il calcio italiano ma potrebbe avere le qualità per imporsi.
Anche Dzemaili è adatto per il centrocampo rossonero? Sì direi che sarebbe un acquisto ideale, non un campione ma un giocatore molto utile, che darebbe energia al centrocampo.
Balotelli è incedibile? Dipenderà dai programmi di Inzaghi. Credo però che oltre al suo carattere particolare Mario abbia dimostrato di essere un attaccante molto valido, che i suoi gol li fa. D’altra parte non sarebbe facile trovare un’altra punta, che sappia garantire lo stesso numero di gol e costi poco.
Quale futuro per il giovane Cristante, classe 1995 come Rabiot? E’ ancora da giudicare, per ora sappiamo solo che a livello giovanile si è sempre ben distinto. Forse la soluzione migliore è la cessione in prestito, per poterlo valutare e farlo crescere con più calma.
(Franco Vittadini)