31 gennaio 2013, 21 agosto 2014. Trattasi dell’inizio e della fine dell’avventura di Mario Balotelli con la casacca del Milan. Super Mario ha lasciato dopo circa 18 mesi il Diavolo, per tornare in Premier League, sponda Liverpool. Un’avventura breve ma intensa quella del bomber italiano con addosso il rossonero. Lo sbarco, nell’inverno del 2013, è un’esplosione di gioia per i tifosi del Diavolo, che lo accolgono come se fosse un eroe, accompagnandolo per mezza Milano e creando in poche ore un coro a lui dedicato. Un impatto con la Serie A devastante per il Balotelli formato 2013, con 12 marcature in 13 apparizioni che hanno permesso al club di via Aldo Rossi di acciuffare sul gong l’insperata qualificazione alla Champions League 2013-2014. La prima stagione di Super Mario si conclude, seppur con qualche neo, con esito più che positivo, con tutti i buoni propositi in vista del campionato venturo. “L’anno prossimo, con Mario sin dall’inizio, sarà tutta un’altra storia”, riecheggiava fra i tifosi del Diavolo, ma c’era già chi temeva le classiche “balotellate”, che puntuali si sono ripresentate come il peggiore degli incubi, non soltanto per gli stessi tifosi quanto per la dirigenza di via Aldo Rossi. E fu così che la seconda stagione di Balotelli con la casacca rossonera si rivelò tutt’altro che un continuum della prima annata, con Super Mario che segna comunque un buon numero di gol (18 reti in 40 partite), ma che spesso e volentieri risulta estraneo al gioco nelle partite che contano, leggasi nei due derby contro l’Inter, nelle sfide al vertice con Juventus e Napoli, e nei match di Champions. A complicare il tutto, le continue ammonizioni, che “obbligano” il Giudice Sportivo a squalificare per ben tre volte, per un totale di cinque gare saltate, l’attaccante azzurro. Finito il campionato fra cocenti delusioni, con il Milan escluso dall’Europa come non capitava da quasi 20 anni, i dirigenti rossoneri rivolgono lo sguardo al Brasile, dove si giocheranno i Mondiali. Purtroppo, però, la spedizione verdeoro si conclude nel più tragico dei modi, con un’Italia eliminata ai Gironi e un Balotelli fra i peggiori in campo per di più bersagliato dallo spogliatoio. L’avventura rossonera vede la parola fine oggi, con Balotelli che cancella il nero e rimane in rosso, pronto a dedicarsi anima e corpo al Liverpool. La sensazione circolante è che la partenza del bomber italiano lasci comunque l’amaro in bocca, come se qualcosa si fosse interrotto prima del suo completamento, come una tela di un’opera d’arte, a cui manca però la pennellata decisiva. Il popolo del Diavolo si è già spaccato a metà: chi urla di gioia per essersi liberato di un giocatore comunque “complicato”, chi invece è convinto che la cessione di Mario sia un duro colpo per una squadra già avara di qualità e di talento. Come al solito sarà il campo a dare il verdetto definitivo: Balotelli riuscirà dopo Inter, Manchester City e Milan a trovare la definitiva maturità?



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