Bortolo Mutti ha parlato del mercato rossonero negli studi di SportItalia: “Bonaventura è un giocatore che può lavorare a sinistra in alternativa a El Shaarawy o giocare anche dietro da interno di centrocampo, ruolo che ha già fatto in passato. Sotto l’aspetto tattico sono i due ruoli in cui rende meglio. Giocando nei quattro come esterno ha imparato a lavorare anche nella fase difensiva. Per questo può giocare ad alto livello anche in mezzo al campo“. Di sicuro Bonaventura è un acquisto importante per il Milan che potrebbe rivelarsi assai utile anche alla nazionale di Antonio Conte.



Il Milan ha dato vita ad un calciomercato sicuramente importante, nonostante le premesse di magra. Fra acquisti e cessioni sono state portate a termine ben 25 operazioni. Spiccano senza dubbio gli arrivi di Torres, Van Ginkel e Bonaventura, mentre in uscita sono in molti quelli che hanno storto il naso di fronte alla partenza di Bryan Cristante, ceduto a titolo definitivo al Benfica in cambio di un assegno da 6 milioni di euro. Fra gli addetti ai lavori contrari alla cessione del giovane centrocampista anche Giovanni Stroppa, ex allenatore proprio delle giovanili del Milan: «Cristante l’ho visto crescere man mano e l’ho apprezzato molto – le sue parole rilasciate ai microfoni di Tuttomercatoweb ha espresso valori importanti e mi dispiace vedere un talento così andar via, soprattutto dopo che si parla di un campionato italiano che dovrebbe valorizzare i giovani. E invece vediamo Cristante, Verratti, Immobile, Donati in altri campionati. Non voglio entrare nel merito di questa cessione, semplicemente mi spiace. Ora vediamo van Ginkel, ha delle qualità e vedremo se riuscirà a mostrarle in Serie A». Stroppa dice la sua anche sull’arrivo di Bonaventura e sulla trattativa sfumata per Biabiany: «Bonaventura per la prima volta si cimenta in una big. Ha davanti a sé giocatori importanti come Menez ed El Shaarawy e dovrà mantenere le promesse di Bergamo. Mi spiace per Biabiany, giocatore che apprezzo molto e che a mio avviso poteva essere utile».



Alla fine il Milan è riuscito a vendere Mario Balotelli: usiamo questo verbo perchè, stando alle parole di Silvio Berlusconi, l’attaccante bresciano era diventato una sorta di problema interno. Tecnico o economico non sappiamo con precisione; sta di fatto che 20 milioni di euro in un periodo buio della carriera di SuperMario sono un ottimo colpo. Con essi peraltro si è riusciti ad arrivare all’ultimo minuto a due giocatori che possono cambiare le sorti dell’attacco rossonero: Fernando Torres non ha bisogno di presentazioni, il Milan scommette sul fatto che lo spagnolo, depresso e stranito al Chelsea, avesse solo bisogno di un cambio di ambiente per tornare grande. Per Giacomo Bonaventura, che nel 4-3-3 di Inzaghi sarà più che altro un esterno offensivo, c’è la doppia soddisfazione di aver portato a casa uno dei migliori giovani italiani e di averlo soffiato all’Inter. Questo cancella in parte la brutta figura fatta con Jonathan Biabiany, con affare sfumato quando il francese aveva già posato con la sciarpa della squadra; e se Jeremy Menez ha già dimostrato che il colpo a parametro zero può essere ottimo il vero grande acquisto in attacco sarà il pieno recupero di Stephan El Shaarawy, mancato tanto lo scorso anno. La prima giornata di campionato ha già dato una parziale risposta.



Saldo positivo per il calciomercato del Milan; ma a centrocampo lo “scambio” continua a non convincere. Volendo considerare Giacomo Bonaventura come un attaccante (nel 4-3-3 di Inzaghi sembra destinato a essere un esterno del tridente), in mediana le uniche operazioni hanno riguardato la cessione al Benfica di Bryan Cristante e l’arrivo in prestito secco di Marco Van Ginkel. Senza nulla togliere al valore dell’olandese, considerato prima del grave infortunio uno dei migliori ’92 al mondo, economicamente e “moralmente” ci sono tanti dubbi. Si è detto che Cristante abbia chiesto di essere ceduto; questo però significherebbe che il suo allenatore, o comunque la società, non gli avevano dato troppe garanzie sul suo utilizzo, dimostrando di non farci troppo affidamento. La giustificazione del bilancio è caduta un paio d’ore dopo, quando si è sparsa la notizia dell’acquisto (poi saltato) di Jonathan Biabiany e, ancora più avanti, con l’arrivo di Bonaventura; per contro il prestito secco di Van Ginkel lascia intendere che il prossimo anno, a meno di un rinnovo della formula, i rossoneri dovranno investire per coprire il ruolo, che sia per acquistare il giocatore di proprietà del Chelsea o per virare su altro.

I tifosi del Milan, come sempre, sono divisi a metà. Ci sono quelli contenti dell’arrivo di Fernando Torres e di un ottimo giovane come Giacomo Bonaventura (peraltro strappato all’Inter), altri che invece rimpiangono la cessione di Bryan Cristante e ancora una volta puntano il dito contro una società che ha perso identità e non scommette sul proprio vivaio. Andiamo però reparto per reparto: onestamente la difesa sembra uscire rinforzata dalla lunga estate di trattative. Il primo colpo è stato il riscatto di Adel Rami, quasi una necessità dopo l’ottima metà stagione scorsa; un giocatore solido e che ha il vantaggio di conoscere già l’ambiente. Poi sono arrivati Alex (il solito parametro zero) e Pablo Armero: il primo ha esperienza internazionale, sa marcare ed è attivo in zona gol, il secondo potrebbe avere solo bisogno di cambiare ambiente per tornare quello esplosivo visto nell’Udinese. In più è tornato alla base un interessante giovane come Michelangelo Albertazzi, fortificato dall’esperienza di Verona, e sono stati confermati Cristian Zapata e soprattutto Mattia De Sciglio, per il quale si era fatto avanti il Real Madrid. Qualcuno sostiene: vendendo Philippe Mexès si sarebbe potuto operare ancora in entrata. Ma il francese ha valore e, se torna quello di un tempo, sarà certamente utile.

Al calciomercato estivo del Milan. Ormai è la prassi degli ultimi anni: i rossoneri “vivacchiano” fino a fine agosto piazzando qualche colpo a parametro zero, poi mettono a segno l’affare grosso. Questa volta c’erano più incognite: Filippo Inzaghi all’esordio su una panchina di Serie A (ottima risposta dei tifosi, l’idea sembra giusta) e un anno senza coppe europee. Adriano Galliani ha pescato bene sul mercato degli svincolati: Alex e Jérémy Menez saranno anche scarti del PSG, ma la sensazione è che in rossonero possano fare molto bene e siano funzionali al progetto. Il grande acquisto è il pieno recupero di Stephan El Shaarawy, mentre vendere Mario Balotelli al Liverpool per 20 milioni può far sanguinare i cuori ma non certo il portafogli. I tifosi si consolano poi con Fernando Torres: se torna quello del Liverpool è un grande acquisto. Serviva un esterno ed è arrivato Giacomo Bonaventura, che esterno puro non è ma che dalla cintola in su può giocare ovunque. Qualche rimpianto in più per il centrocampo: d’accordo le esigenze di bilancio, ma vendere a titolo definitivo Bryan Cristante per prendere in prestito secco annuale Marco Van Ginkel è quantomeno una perplessità.