Il Milan continua ad avere problemi in difesa. Nelle prime quattro giornate di campionato la squadra rossonera ha incassato 8 gol, per una media esatta di 2 reti subite a partita. Problema di modulo? Non per l’attacco che intanto ha realizzato 10 gol, dietro però si continua a ballare e soprattutto sui calci piazzati, che da anni creano problemi alla retroguardia milanista. Problema di uomini? In estate è arrivato Alex, per adesso Inzaghi ha variato la coppia centrale senza però mai mantenere la rete involata; c’è chi preferisce puntare il dito contro il centrocampo che, come si suol dire, non fa filtro. Per parlare dei problemi del Milan ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Federico Bertone, giornalista di 7Gold vicino alla squadra rossonera.
Come si spiega questi problemi della difesa del Milan? Penso che dipendano dal sistema di gioco della squadra, dal fatto che il centrocampo non offre adeguata protezione nonostante ci siano tre incontristi. Poi c’è l’evidente problema delle palle inattive.
Vede dei problemi a livello di singoli? No, in fondo i difensori del Milan mi sembrano all’altezza, a parte Bonera che in alcune situazioni non è più reattivo al massimo. E’ un problema generale, penso che il Milan dovrebbe giocare con il modulo 4-2-3-1, sarebbe più adeguato.
Perché? Nel 4-3-3 le due mezzali di centrocampo hanno un ruolo importante in fase offensiva, devono inserirsi spesso accompagnando il tridente d’attacco. Così facendo però lasciano solo De Jong, che nel 4-2-3-1 sarebbe aiutato da un altro giocatore più simile a lui.
I problemi difensivi del Milan sono quindi una questione di modulo? Di modulo e anche di qualità: come ho detto prima i difensori presi singolarmente non sono male, ma il reparto andrebbe migliorato con acquisti di maggiore livello. Cosa non facile visto l’andazzo delle ultime sessioni di mercato.
Intanto passano gli allenatori ma i calci piazzati restano un problema: perché? Nemmeno Inzaghi ha saputo dare spiegazioni precise, però è dall’estate che il Milan sta lavorando su queste situazioni; in ritiro era stato chiamato anche Giovanni Vio, preparatore arrivato dalla Fiorentina e specialista delle palle inattive.
Meglio segnare tanto e subire altrettanto? Ci sono diverse filosofie calcistiche: Zeman preferirebbe la prima a patto di segnare un gol in più dell’avversario, Capello invece ha sempre privilegiato l’opposto. Oggi nel campionato italiano si vince anzitutto con la difesa, come Juventus e Roma stanno dimostrando; l’importante per una squadra è avere una buona difesa.
Crede che Inzaghi rivedrà qualcosa a livello tattico, per far fronte ai problemi difensivi? Credo che il Milan continuerà col 4-3-3 che è il modulo “storico” dell’Inzaghi allenatore: ora lo attendono due partite contro Cesena e Chievo che sulla carta sono più abbordabili, però doveva esserlo anche la trasferta di Empoli. Ripeto: credo che sia meglio puntare sul 4-2-3-1, con Torres o Pazzini come punto di riferimento avanzato.
Prevede qualche acquisto a gennaio? E’ difficile ipotizzare nomi precisi adesso, però credo che come al solito il Milan qualcosa farà. La difesa dovrebbe essere uno dei reparti interessati ma dipenderà anche dalle occasioni.
Quanto alla porta crede che la concorrenza tra Diego Lopez e Abbiati possa diventare un dualismo? Non credo, le gerarchie sono definite: Diego Lopez è stato acquistato per fare il titolare, quando tornerà riprenderà il suo posto in porta.
(Franco Vittadini)