In occasione della sosta natalizia del campionato, il Milan volerà a Dubai per il ritiro invernale. Dopo due anni di assenza il Diavolo ha quindi deciso di tornare nel Medio Oriente per sfruttare il clima caldo e senza dubbio più confortevole rispetto al gelo meneghino di inizio anno. Per l’occasione il Milan giocherà un’amichevole a dir poco prestigiosa: la sfida contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti. L’evento è stato fissato per il 30 dicembre al Sevens Stadium, e sarà una gara sponsorizzata da Fly Emirates, il main sponsor di entrambe le compagini. Il Milan dovrebbe partire per Dubai il 28 dicembre, esattamente 8 giorni dopo la chiusura del campionato 2014.



Sono tre i giocatori del Milan convocati nella sfida che l’Italia Under 19 di Alessandro Pane giocherà il dieci di ottobre contro i pari età dell’Armenia. Sono infatti stati inseriti nel gruppo il difensore Calabria, il centrocampista Mastalli e l’attaccante Di Molfetta. E’ stata anche la prima chiamata nelle nazionali giovanili per il centrocampista della Roma Daniele Verde. Ecco la lista completa delle convocazioni: Portieri: Meret (Udinese), Montipò (Novara), Scuffet (Udinese); Difensori: Anastasio (Napoli), Calabresi (Roma), Calabria (Milan), Capradossi (Roma), Gemignani (Empoli), Lo Porto (Perugia), Luperto (Napoli), Sciacca (Inter), Troiani (Torino); Centrocampisti: Bastoni (Spezia), Mandragora (Genoa), Mastalli (Milan), Murgia (Lazio), Palazzi (Inter), Parigini (Perugia), Pellegrini (Roma), Pugliese (Atalanta), Verde (Roma); Attaccanti: Bonazzoli (Inter), Cerri (Virtus Lanciano), Di Molfetta (Milan), Oneto (Sampdoria), Panico (Genoa).



Il centrocampista del Milan Andrea Poli ha compiuto oggi 25 anni. In occasione dell’evento questi è stato intervistato da Milan Channel:Sono molto contento e faccio gli auguri al Presidente (oggi è anche il compleanno di Berlusconi ndr). Abbiamo fatto un ottimo primo tempo a Cesena, poi nella ripresa ci è mancata la cattiveria. Già da sabato abbiamo una gara importante e ce la metteremo tutta. Il 4-2-3-1 ci ha dato indicazioni positive, ma ci troviamo bene anche col 4-3-3. Dobbiamo migliorare e dare il 100% in allenamento per poi raccogliere frutti in campo. Abbiamo tanta voglia di fare tre punti, perchè veniamo da due pareggi. In queste partite siamo scesi in campo con lo spirito giusto. Ora abbiamo una gara sabato e poi potremmo riorganizzarci con la sosta”.



Torna allo scoperto l’amministratrice delegata del Milan, Barbara Berlusconi. La numero due di via Aldo Rossi è stata intervistata dai microfoni della Rai, per parlare in particolare del futuro stadio del Diavolo. La figlia del presidente del Milan fa chiaramente capire come l’idea sia quella di dire addio a San Siro in tempi brevi, per assicurarsi una casa di proprietà: «San Siro è uno stadio meraviglioso, dove c’è la storia e l’epica del Milan e dell’Inter ma oggi non basta più. Gli stadi hanno bisogno di servizi diversi di infrastrutture differenti di rimanere aperti 7 giorni su 7 e non soltanto nel giorno della partita. Ma oggi in Italia le difficoltà sono moltissime: il sostegno economico da parte dello stato, la regione e il comune…». Barbara Berlusconi punta quindi il dito contro il sistema calcio italiano, e indirettamente anche contro l’elezione di Tavecchio a numero uno della Federcalcio: «Credo che il nostro problema sia un po’ in piccolo quello che sta succedendo all’Italia nel suo complesso, quello di un Paese che non vuole rinnovarsi. Anche nel calcio mi pare che si proteggano molte posizioni, molti ruoli, e che il desiderio di rimanere ancorati alle proprie poltrone prevalga sulle necessità di rinnovamento. Bisogna fare come la Germania, quando nel 2000 rimase molto delusa da un europeo fallito, fu in grado di cambiare la governance, le regole, gli uomini, gli stadi, i vivai e i conti, e non solo a livello di nazionale ma in tutti i club».

Il Milan pareggia sul campo del Cesena con il risultato di 1 a 1 e getta al vento un’occasione ghiotta per scalare la classifica. Dopo il pari contro l’Empoli in Toscana, un altro “X” per il Diavolo che suona quasi come una mezza sconfitta. La compagine di Inzaghi avrebbe potuto fare sicuramente di più contro i romagnoli, ma alla fine, complice anche un erroraccio di Abbiati, finisce solo a 1 a 1. Al triplice fischio finale ha parlato Menez, che ha voluto dire qualcosa nei confronti dell’arbitraggio. Secondo l’ex Paris Saint Germain, infatti, la rete di Succi è viziata da un fallo: «Attacchiamo bene – le parole del francese – abbiamo avuto tante occasioni davanti la porta ma abbiamo preso un gol… così, ma è stato viziato da una posizione di fuorigioco». Poi un messaggio al presidente Berlusconi, protagonista dell’ennesima visita alla squadra nella giornata di venerdì scorso: «Il presidente vuole sempre vincere, come noi, ma non si può sempre portare a casa i tre punti. Ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti».

Avevano fatto il giro del web e di conseguenza del mondo, le dichiarazioni di Jeremy Menez a France Football in cui l’esterno del Milan attaccava la dirigenza del Paris Saint Germain. Il francese diceva: «Oggi è meglio essere stranieri per giocare nel Psg. E soprattutto curare la comunicazione. Lucas è lì da due anni, ha segnato meno di me, ma è costato più caro ed è brasiliano». Parole che non sono state digerite in particolare da Maxwell, terzino sinistro dei campioni di Francia, che ha deciso di esporsi per difendere il suo connazionale Lucas. Intervistato dai microfoni de Le Parisien nelle scorse ore ha ammesso: «Non voglio rientrare in questo genere di polemiche. Penso solo che sia sempre troppo facile parlare così. Le sue critiche a Lucas? Il modo migliore per rispondere a queste cose è sul campo. Lucas è un ragazzo dal talento impressionante e contiamo molto su di lui, lavora tanto».