Nel complesso una buona gara per l’undici di Castori che costringe al pari il Milan. Nel finale soffre e a fatica riesce a mantenere la porta inviolata, ma per il Carpi è comunque un punto prezioso anche se non smuove più di tanto la classifica.
Bicchiere mezzo vuoto per la squadra di Mihajlovic, il pareggio contro il Carpi non rappresenta sicuramente un grosso risultato per una squadra che lotta per un posto in Champions League. Attacco sterile, con Bacca decisamente in ombra.
Direzione senza grosse sbavature, sbaglia nell’assegnare qualche calcio d’angolo quando di deviazioni, in realtà, non ce ne sono.
Si è concluso il primo tempo al Braglia di Modena, Carpi e Milan arrivano all’intervallo sul punteggio di 0 a 0. Buon inizio da parte dei padroni di casa che occupano stabilmente la metà campo avversaria, l’occasione più ghiotta arriva all’11’ con Borriello (6,5) che calcia al volo di prima intenzione ma trova solamente l’esterno della rete. Da segnalare anche alcuni tentativi di Cofie (5,5) e Lollo (6), ma entrambi mancano completamente la porta.
Col passare dei minuti carbura anche l’undici di Mihajlovic, il primo a provarci è Niang (6,5) che impegna Belec (6) in un paio di occasioni. Nel finale della prima frazione di gioco i ritmi si alzano e aumentano anche i capovolgimenti di fronte, a pochi minuti dall’intervallo azione personale di Lasagna (6) che si beve quasi tutta la difesa del Milan ed entra in area ma viene anticipato dall’uscita di Donnarumma (6), i tifosi locali invocano il calcio di rigore ma l’arbitro fa proseguire il gioco. Al 44′ buona occasione per il Milan con Cofie che perde palla e Niang ne approfitta per lanciare il contropiede, ma serve Bacca (5,5) che è in fuorigioco. Il primo tempo termina dunque a reti inviolate, ma si prospetta una ripresa davvero interessante.
Buon inizio da parte dell’undici di Castori che schiaccia nella loro metà campo i giocatori di Mihajlovic, ma col passare dei minuti è costretto ad arretare per contenere gli attacchi degli avversari, che hanno più qualità tecniche. Il centravanti del Carpi anche stasera si sta confermando su livelli più che buoni, sfiorando il gol nei primi minuti di gioco, e in campo fa valere la sua tecnica e la sua esperienza. Poco prima dell’intervallo perde un brutto pallone che poteva costare caro, per sua fortuna Bacca si fa trovare in fuorigioco e il Milan non riesce a punirlo. VOTO MILAN 6,5 – Nei primi minuti di gioco l’undici di Mihajlovic fatica a carburare, ma col passare dei minuti acquista fiducia e attacca con più convinzione, senza però trovare la via del gol.
Con le sue accelerazioni non dà riferimenti ai difensori del Carpi che non sanno cosa inventarsi per fermarlo, se non commettere fallo. Non si sta intendendo molto bene con i suoi compagni, tanti palloni persi da lui e diversi passaggi sbagliati che interrompono così le azioni offensive del Milan. (Stefano Belli)
Carpi
Negli ultimi minuti è decisivo quando para il colpo di testa di Kucka che avrebbe regalato i tre punti al Milan e questo intervento gli vale almeno mezzo punto in più.
Fa valere la sua esperienza e la sua tecnica per dirigere la fase difensiva, e la cosa gli riesce bene visto che Belec esce dal campo imbattuto.
Si rende autore di alcune chiusure tempestive che impediscono agli attaccanti avversari di fare sfracelli dentro l’area di rigore del Carpi.
Un lottatore, si avventa su ogni pallone anche se più di qualche volta colpisce l’avversario, senza mai cattiveria comunque.
Instancabile, ruba palla, prova a far salire la squadra, guadagna diversi falli, qualche volta tenta anche la soluzione personale.
Sempre nel vivo del gioco, batte la maggior parte dei calci piazzati per il Carpi e partecipa sia alle manovre d’attacco che quelle di difesa.
Nel primo tempo rischia di rovinare la gara del Carpi regalando il pallone a Niang lanciato a rete, molto falloso nell’arco dei 90 minuti e in più frangenti rischia il giallo.
Nulla da eccepire sulla buona volontà e lo spirito di sacrificio, ma commette errori in continuazione e viene ripetutamente chiamato da Castori che perde la voce per colpa sua.
Poco meno di un’ora per lui, nella quale non lo si nota molto e certamente avrebbe potuto fare di meglio, stasera non ha dato il cento per cento.
Entra in corso d’opera prendendo il posto di Martinho ma non fatica a entrare in partita, proponendosi sulla fascia con diversi cross che i suoi compagni non sempre raccolgono.
Uno dei migliori assieme a Borriello, corre, macina chilometri, spesso prende il tempo ai difensori del Milan che lo marcano, gli manca il gol ma stasera esce meritatamente tra gli applausi.
Meno incisivo di Lasagna (che ne prende il posto), tenta una rovesciata ma il risultato è da dimenticare, nel finale fa guadagnare tempo prezioso prendendo diversi falli.
Contro una delle sue ex squadre dà tutto quello che ha e, come Zaccardo, mette esperienza e mestiere a disposizione della squadra, il risultato è un’altra prestazione nettamente al di sopra della sufficienza.
Entra nel finale, quando c’è da difendere lo 0-0 e nient’altro.
Oggi i suoi hanno pareggiato una partita non semplice, contro una squadra in forma che nonostante qualche battuta a vuoto resta tra le big del campionato. Ok l’undici titolare, i cambi non hanno apportato le migliorie che sperava di avere.
Milan
Gioca con la sicurezza di un veterano, impressiona la sua personalità in mezzo al campo, davvero anomala per un ragazzino di appena 16 anni.
Qualche iniziativa personale senza però incidere positivamente sulla fase offensiva, quando si occupa di quella fase difensiva lascia comunque a desiderare.
Puntuale nelle chiusure e sugli anticipi, bravo a smorzare le azioni degli avversari, un po’ meno nel proporsi in fase offensiva.
Qualche volta arriva in ritardo sul pallone, trovando così il piede degli avversari e venendo così (meritatamente) giallo. Gioca dunque contratto per evitare la seconda ammonizione.
Prende tante botte ma non per questo tira mai il piede indietro, e quando Mihajlovic lo vede sofferente e lo sta per sostituire con Calabria, fa di tutto per rimanere in campo, seppur dolorante.
Ogni volta che il Milan attacca lui c’è sempre, in qualche modo, ma gli manca il guizzo per lasciare il segno sulla gara. Dopo 68 minuti si fa da parte per Luiz Adriano.
Rimedia qualche fallo con il quale il Milan prova a rendersi pericoloso su palla inattiva, i giocatori del Carpi non gli concedono spazi e così non riesce a graffiare.
Primo tempo così così con diversi falli e alcuni passaggi sbagliati, meglio nella ripresa dove sfiora il gol su colpo di testa, trovando l’ottima parata di Belec.
Dirige le manovre a centrocampo, leggendo ogni singolo movimento dei compagni, ogni tanto prova anche la soluzione personale ma non è fortunato.
È lui l’uomo dei calci piazzati per il Milan, occupandosi dei corner e delle punizioni, a volte mettendo cross in mezzo e altri tentando di arrivare direttamente in porta, senza però gonfiare la rete.
Stasera il numero 70 del Milan aveva le polveri bagnate, i difensori del Carpi lo lasciano spesso in fuorigioco e non riesce a tirar fuori dal cilindro la giocata vincente che spesso ha risolto in maniera positiva le gare dei rossoneri.
Micidiale ogni volta che accelera, la sua velocità gli consente di entrare in area con più facilità rispetto ai suoi compagni, ma stasera la difesa del Carpi non commette sbavature e non concede sconti neanche a lui.
I suoi giocatori stasera non hanno sfornato una prestazione memorabile e lui stesso ne è consapevole, oggi gli è mancato un giocatore chiave come Bacca, che ha giocato molto al di sotto dei suoi standard.
(Stefano Belli)