Il Milan chiude l’anno 2014 con 91,3 milioni di euro di passivo. E’ questo il risultato del bilancio approvato (con 5 voti contrari) dal Consiglio di Amministrazione (di cui è stata confermata la composizione) che si è riunito presso Casa Milan. Presente naturalmente anche l’Amministratore Delagato Adriano Galliani che ha spiegato come il passivo – si legge anche su Goal Italia – sia determinato da 46,4 milioni per la mancata partecipazione alla Champions League (“ci fossimo qualificati avremmo chiuso con lo stesso passivo degli anni scorsi” ha spiegato Galliani), 7,5 milioni per il personale tecnico e 21 milioni per la gestione straordinaria. Galliani ha anche sottolineato che il Milan “non si consolida per la prima volta; dal 2013 viaggiamo con le nostre gambe, Fininvest ha ritenuto che non fossimo consolidati e quindi non abbiamo la possibilità di recuperare le perdite”. La società però potrebbe rientrare almeno dei 21 milioni di gestione straordinaria, e dei soldi che ha versato in anticipo a Clarence Seedorf per il suo stipendio. L’allenatore olandese è legato al Milan fino a giugno 2016: se verrà messo sotto contratto da un altro club, rientrerà quanto i rossoneri gli hanno già girato. Non sono mancati momenti di tensione, come quando è stato tracciato un paragone tra il Milan attuale e quello del presidente Giuseppe Farina (“se continuiamo così finiremo tra il settimo e il decimo posto”); paragone che Galliani ha bollato come ingeneroso, ricordando le 13 partecipazioni alla Champions League negli ultimi 5 anni e tutti i trofei vinti nell’era di Silvio Berlusconi. “E’ questo anno che non ci soddisfa, è chiaro che quando non arrivano i risultati sportivi sembra tutto negativo”. A proposito di Berlusconi, ovviamente si è parlato della cessione imminente: “Tutt’altro che certa” ha rimarcato Galliani “e se anche dovesse avvenire sarebbe per il bene del Milan, che è la prima preoccupazione del presidente che si è sempre mosso con questo scopo”.