Sulley Muntari non è più un giocatore del Milan: la notizia è stata diffusa dalla società rossonera che oggi (martedì 30 giugno 2015) ha emesso un comunicato ufficiale in cui informa della rescissione consensuale con il centrocampista ghanese.
Muntari è quindi il primo giocatore a lasciare ufficialmente il Milan: Adriano Galliani lo ha già rimpiazzato con un altro mancino, il polivalente Andrea Bertolacci. Per quanto pagato a peso d’oro il cambio dovrebbe migliorare il centrocampo rossonero, che perde un utile maratoneta ma guadagna un giocatore più completo, futuribile e italiano, che non guasta mai. Muntari ha rescisso il suo contratto con il Milan e il provvedimento non sorprende perché annunciato da settimane, se si pensa che prima di Palermo-Milan del 4 aprile scorso il ghanese aveva rifiutato la convocazione per il match in Sicilia. Muntari sapeva già di non rientrare nei piani del Milan ed ora volterà pagina: potrà sfogliare la margherita perché le pretendenti non dovrebbero mancare, a cominciare dall’Italia dove un giocatore come lui farebbe comodo a tante squadre.
Il ghanese ha il curriculum per puntare in alto anche se probabilmente la sua dimensione ideale, a quasi 31 anni (li compirà il 27 agosto), è in una squadra di medio alta classifica, dal Genoa al Sassuolo restando all’ultimo campionato (nel gruppetto sarebbero incluse anche le milanesi, ma questo è un altro discorso…). A meno che Muntari non decida di tornare nell’Udinese che lo ha scovato (2002), lanciato e poi ceduto (2007) agli inglesi del Portsmouth, i quali mai prima di lui avevano sborsato 7 milioni di euro. Quanto all’esperienza in rossonero si può senza dubbio considerare positiva, non entusiasmante anche per il difficile momento vissuto dalla squadra nelle ultime stagioni. Pur nei suoi modi alle volte esagerati il giocatore ha confermato la sua utilità, toccando anche picchi non da poco come il gol del 2-0 in Milan-Barcellona, ottavi di finale della Champions League 2013. Per non parlare del gol fantasma in data 25 febbraio 2012 (Milan-Juventus 1-1), da cui ancora molti milanisti rivendicano lo scudetto 2012, il primo per i bianconeri dopo Calciopoli e derivati.
Ora il ghanese (84 presenze e 20 gol con la sua Nazionale, non poco) lascia nel momento in cui un altro centrocampista classe 1984, Nigel De Jong, raddoppio la sua esperienza con il Milan: giocatori diversi, scelta tutto sommato condivisibile. L’impressione è che entrambe le parti in causa abbiamo bisogno di ripartire: i rossoneri cercheranno linfa nuova in altri giocatori, Muntari dal canto suo potrà tornare protagonista in un altro contesto.