Non è stata un’esperienza felice quella di Mario Balotelli in Premier League. La seconda, visto che per due stagioni e mezza aveva giocato con il Manchester City e se non altro era riuscito a vincere Premier League e FA Cup da protagonista (17 gol in 32 partite quell’anno); a Liverpool invece SuperMario non ha mai ingranato. E dire che l’inizio era stato ottimo: il 16 settembre aveva trovato il gol contro il Ludogorets ed era diventato il primo italiano a segnare in Champions League con quattro squadre diverse. Da lì in avanti però le cose sono andate male: un solo gol in Premier League (a febbraio) e una stagione chiusa con 28 partite e 4 gol. Dal 10 febbraio, data della sua ultima rete (segnata contro il Tottenham), Balotelli ha giocato tre delle 13 partite di campionato per un totale di 164 minuti, non entrando nella lista dei convocati in sette occasioni. 



Umiltà e una battuta, nel pieno del personaggio. Mario Balotelli ha già rilasciato le prime dichiarazioni del Milan-bis, dopo aver sostenuto le visite mediche di rito: ai microfoni di Sky Sport l’attaccante arrivato dal Liverpool non ha nascosto la soddisfazione per essere tornato in rossonero. “Ma non ho niente da dire: aspetto di allenarmi, fisicamente sto abbastanza bene ma devo iniziare a lavorare con i compagni”. SuperMario insomma non fa proclami: certo ammette di avere tante motivazioni, ma non le vuole esprimere a parole; dice di aver sempre avuto il Milan nel cuore, “speravo di tornare ma non so se chiuderò qui la mia carriera, da oggi comincio a lavorare”. La battuta arriva quando gli viene chiesto se per lui sia un ritorno a casa: “No, abito a Brescia” la sua risposta. L’ironia è la stessa di sempre: anche il rendimento in campo tornerà quello dei giorni migliori.



È in anticipo. Che sia un buon segno? Le visite mediche alla Clinica La Madonnina erano fissate per le 8:30 ma il nuovo acquisto del Milan – ormai possiamo chiamarlo così, anche se manca l’ufficialità – si è presentato 12 minuti prima in abbigliamento casual; nel pomeriggio l’attaccante si recherà a Casa Milan e firmerà il contratto che lo legherà nuovamente ai rossoneri, un prestito gratuito per un anno. E’ interessante notare che ad attendere Balotelli all’ingresso della clinica c’era non più di una decina di persone; a fine gennaio 2013, ricorderete, centinaia di tifosi urlanti e festanti lo avevano seguito addirittura all’interno del locale. Anche questo certamente è il segno dei tempi che passano; Balotelli in un anno e mezzo con il Milan ha segnato 30 gol in 54 partite e dunque dal punto di vista dei numeri la sua esperienza non è poi stata negativa, ma nell’ultima stagione il suo rendimento è decisamente calato dopo un grande inizio e l’addio non è stato nostalgico.



È un allenatore che ama le scommesse. Anche quelle più difficili. L’ultima, in ordine di tempo, è quella di aver dato l’ok al ritorno di Mario Balotelli al Milan. Mihajlovic dovrebbe gestire un calciatore che in Italia quasi nessuno ha saputo controllare al meglio, neanche José Mourinho. In Inghilterra Balotelli non ha fatto bene nel Liverpool di Rodgers che ha tentato di puntare sull’italiano ma si è arreso dinanzi all’indisponenza del calciatore. La palla passa a Sinisa Mihajlovic che è un allenatore di ferro, un sergente in grado di mettere in riga tutti. Anche SuperMario…

L’acquisto di Mario Balotelli da parte del Milan fa molto discutere sia i tifosi che gli addetti ai lavori. Il calciatore era stato ceduto un anno fa al Liverpool per venti milioni di euro, la sua seconda avventura in Premier League, dopo quella al Manchester City, è però fallita. Appena dodici mesi dopo il calciatore è infatti tornato da dove era arrivato in prestito secco e gratuito, con parte dell’ingaggio pagato dalla società inglese. Gianluca Di Marzio ha raccontato a Sky Sport 1 durante ‘Speciale Calciomercato – L’originale’, condotto da Alessandro Bonan, che il calciatore potrebbe essere seguito praticamente ventiquattro ore su ventiquattro da un uomo fidato dei rossoneri per essere controllato soprattutto per il suo atteggiamento fuori dal campo.