Il Milan di Montella torna alla vittoria dopo il pesante KO contro il Genoa, i rossoneri si impongono di misura contro il Pescara (1-0 il risultato finale al Meazza) e conquistano tre punti che consentono loro di scavlacare il Napoli al terzo posto in classifica, ad appena un punto di distanza dal secondo posto occupato dalla Roma. I padroni di casa colpiscono due pali con Bacca e Niang ma si portano in vantaggio all’inizio del secondo tempo con il calcio di punizione trasformato in maniera vincente da Jack Bonaventura, la reazione degli ospiti non si fa attendere con due gol annullati (giustamente) a Benali e Manaj, nel finale il Milan soffre ma riesce a blindare la vittoria grazie agli interventi decisivi di Donnarumma su Memushaj e Caprari. Altra sconfitta per la fomrazne di oddo, la terza di fila, e per il Pescara la situazione rischia di complicarsi ulteriormente in vista dello scontro diretto con l’Empoli.



Entrambe le squadre hanno giocato sin dalle prime fasi a viso aperto senza rinunciare mai a giocare per i tre punti. Inizio di ripresa forsennato con il Milan che sblocca la contesa e cala i ritmi per poter gestire meglio il vantaggio, match che è rimasto in bilico fino all’ultimo con il Pescara che è sempre stato in partita sfiorando in qualche occasione anche il pari.



Tre punti importanti per la formazione di Montella, anche se sul piano del gioco i rossoneri non hanno incantato, ma a questi livelli quello che conta di più è il risultato e i tifosi del Milan preferiscono vincere giocando male che fare i fenomeni in mezzo al campo e poi non raccogliere quanto seminato in campo.

La squadra non gioca male e con i suoi giovani di talento offre molti spunti di interesse, ma in Serie A non bastano la buona volontà e le idee di gioco per conquistare i tre punti, gli abruzzesi sono ancora troppo ingenui e inesperti per la massima categoria.

Non era facile la chiamata su Benali in occasione del gol annullato al Pescara, il numero 10 di Oddo infatti è in fuorigioco per questione di millimetri, nessun errore da parte della squadra arbitrale che oggi ha diretto la gara come meglio non poteva, con appena 3 ammoniti riuscendo a non spezzettare eccessivamente i ritmi di gioco e punendo solamente i falli più duri e pericolosi.



Al Meazza si è appena concluso il primo tempo di Milan-Pescara, le due squadre vanno al riposo sul punteggio di 0-0. Gli uomini di Oddo iniziano meglio e vanno alla conclusione per primi con Caprari (6,5) che non aggiusta a sufficienza la mira e spedisce il pallone sul fondo. Poco dopo tentativo di Mitrita che scarica il destro addosso a Donnarumma (6), con Romagnoli (6) nei paraggi che spazza via il pallone mettendolo in calcio d’angolo. I rossoneri impiegano un bel po’ a carburare, ma una volta che i giocatori di Montella aumentano il regime del motore per gli ospiti si fa dura, Bacca (6) è il primo che prova a inquadrare lo specchio della porta di Bizzarri (7) ma non colpisce il pallone con la giusta convinzione. Sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Bonaventura (6), De Sciglio libera il destro in girata, Bizzarri si esalta e nega il gol all’esterno difensivo del Milan. Poco prima dell’intervallo Niang (6,5) stacca perfettamente di testa sul cross di Suso (7) ma il pallone si stampa sul palo che evita lo 0-1 al Pescara, chiudono in affanno gli uomini di Oddo schiacciati nella propria trequarti.

I rossoneri faticano a carburare ma nella prima frazione di gioco sono loro a creare le occasioni più importanti del match. Con lui in campo il Milan viaggia con una marcia in più, sempre pronto a innescare i compagni con le sue giocate e i suoi passaggi. Qualche indecisione di troppo soprattutto con Romagnoli nello giostrare la palla con gli avversari pronti in agguato ad approfittare dei suoi scivoloni.

Buon inizio da parte dell’undici di Oddo che alza subito il baricentro ma è costretto a indietreggiare quando i padroni di casa premono sull’acceleratore. Decisivo il suo intervento sulla conclusione in girata di De Sciglio, ma è sempre attento e fa buona guardia tra i pali. Tanti errori in fase di copertura, costretto a spendere il giallo per fermare Bonaventura. (Stefano Belli)

Milan

Primo tempo inoperoso, nella ripresa ottima la sua risposta sul destro dalla distanza di Memushaj, nel finale si rivela decisivo nello sporcare la conclusione a rete di Caprari e a rifugiarsi in calcio d’angolo.

È sempre lui a mettere una pezza sugli errori da parte dei suoi compagni di reparto, oggi ha fatto valere la sua esperienza in campo molto meglio di quanto abbia fatto in altre occasioni.

In assenza di Paletta squalificato tocca a lui fare il centrale di difesa assieme a Romagnoli, se la cava egregiamente nel non concedere il tiro in porta a Benali. In generale non sfigura e si comporta sempre bene nei disimpegni e nelle chiusure.

Sempre presente e attento nel contenere le offensive dei pescaresi e nel togliere le castagne dal fuoco alla retroguardia rossonera, peccato per qualche incomprensione di troppo con De Sciglio ma nel complesso ha ben poco da farsi rimproverare.

L’intesa tra lui e Romagnoli non è ai massimi storici e questo rischia di costare caro al reparto difensivo del Milan che concede qualche spazio di troppo a un giocatore esplosivo come Caprari, si fa negare il primo gol in Serie A da Bizzarri. Anche nella ripresa perde tanti palloni, innescando il contropiede degli avversari.

Non riesce a incidere sulla fase offensiva e appare distaccato dal contesto della partita, commettendo qualche errore di troppo e non convincendo affatto i tifosi del Milan che alla sua uscita dal campo non gli riservano certamente un tributo caloroso. ( Montella lo fa entrare in azione quando c’è da difendere l’1 a 0 e lo fa alla perfezione facendo distendere anche la squadra al momento opportuno).

Oggi il giovane talento rossonero non regala perle di calcio in fase realizzativa ma è bravissimo a sacrificarsi in difesa per la squadra, si oppone con il corpo alla conclusione di Cristante ribattendo il tiro e allontanando il pallone dalla propria area di rigore.

Con le sue iniziative per vie centrali costringe gli avversari a commettere fallo, poi nella ripresa praticamente si conquista i tre punti da solo: rimedia la punizione che lui stesso trasforma facendo passare la palla sotto la barriera per il gol decisivo.

Sfonda spesso e volentieri sulla fascia destra con i suoi numeri e le sue giocate, di cui il Milan ormai non può più fare a meno. Montella martedì scorso gli ha concesso un turno di riposo ma è consapevole che senza di lui la squadra è molto meno pericolosa in fase offensiva.

Montella lo schiera dal primo minuto nonostante in settimana sia stato fortemente debilitato da un’influenza. Nel primo tempo solamente il legno gli nega la gioia del gol, a inizio ripresa prova a servire a Bacca l’assist per il 2 a 0 ma il colombiano viene fermato dal palo. ( Esordio assoluto in Serie A per il giovane centrocampista croato che in almeno due occasioni va vicino al gol, da tenere d’occhio).

Suso gli serve un cioccolatino ma non colpisce il pallone con la giusta determinazione, forse credendo di essere in fuorigioco. Nella ripresa è sfortunato quando scheggia il palo sull’1 a 0. Anche oggi rimane a bocca asciutta e non la prende bene quando Montella lo sostituisce, una scenata che gli costa almeno mezzo voto in pagella. ( Essendo il più fresco in campo il suo lavoro nel conquistare le punizioni è davvero prezioso per i rossoneri).

Il tecnico rossonero modifica la formazione dopo la pesante sconfitta al Ferraris contro il Genoa cambiando qualche elemento nell’undici iniziale, azzeccati gli innesti di Kucka e Pasalic che hanno, rispettivamente, compattato la difesa e ridato nuova linfa vitale a un reparto offensivo che si stava spegnendo con Niang non al meglio e Bacca a corto di energie.

Pescara

Nella prima frazione di gioco si esalta sul destro in girata di De Sciglio con una parata spettacolare, per poi arrendersi sulla punizione perfetta di Bonaventura.

Chiusura decisiva su Bacca che impedisce all’attaccante colombiano di ricevere il suggerimento di Suso, ma non mancano alcune ingenuità da parte sua che rischiano di costare cara alla squadra.

Dopo una prestazione solida, a un quarto d’ora dal novantesimo deve alzare bandiera bianca per un problema muscolare. ()

Nell’uno contro uno con Bacca è bravo a chiuderlo evitando anche il corner per gli avversari, tuttavia gli manca ancora qualcosa per essere considerato un difensore da Serie A a tutti gli effetti.

Sicuramente tra i migliori interpreti del match nel primo tempo, cerca anche la porta in prima persona senza fortuna. Accusa un calo di rendimento fisico nella ripresa, ritrovandosi a corto di energie.

Il suo unico contributo a questa gara è battere i calci piazzati (corner e punizioni), su azione non lo si vede quasi mai e viene messo KO da Memsuhaj che gli rifila una violenta testata quando entrambi provano a colpire di testa il pallone. ( Col destro sfiora il gol dell’1 a 1, a ridosso del novantesimo ruba palla a De Sciglio e innesca Caprari che non trova la porta per l’intervento provvidenziale di Donnarumma).

Prestazione non proprio indimenticabile da parte del francese che rimedia anche il primo cartellino giallo della gara, la sensazione è che non abbia mai completamente digerito il salto di categoria.

Primo tempo anonimo, nella ripresa si dà più da fare anche se involontariamente mette KO Aquilani con una testata, poco più tardi impegnerà seriamente Donnarumma con un destro dalla distanza per poi riprovarci sugli sviluppi del corner successivo.

Nel primo tempo da ottima posizione si addormenta sul pallone facendoselo rubare da Gomez che gli impedisce di andare al tiro, nella ripresa sullo 0-1 gli viene annullato un gol per un fuorigioco millimetrico (ottima la chiamata dell’assistente di Doveri).

Saggia i riflessi di Donnarumma con un destro da posizione defilata, a inizio ripresa rimedia il giallo quando perde palla e per recuperarla commette fallo su Bonaventura, un errore che pesa tantissimo sull’economia del match. (MANAJ 6 – Si vede annullare giustamente un gol gonfiando la rete dopo la respinta di Donnarumma sul tiro di Memushaj.

Tra i primissimi a rompere gli indugi e a cercare la porta in girata, va sempre a mettere pressione a Donnarumma, nel finale si ritrova tra i piedi la palla dell’1-1 ma trova sulla sua strada un super Donnarumma.

 

I due cambi forzati nella ripresa gli impediscono di modificare l’undici come meglio crede quando la squadra è già sotto di un gol, fa quel che può per tenere in piedi la baracca ma si vede come al Pescara manchi ancora la scaltrezza necessaria per sopravvivere in un campionato come quello della Serie A.

 

(Stefano Belli)