Da ieri è partito il mese e mezzo in cui il presidente Berlusconi dovrà decidere se continuare l’acquisizione da parte della cordata cinese del 70% delle azioni del Milan. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, dopo la firma di ieri del numero uno rossonero, con il comunicato ufficiale emanato dalla Fininvest, durante questo periodo di esclusiva concesso alla cordata cinese le attività del Milan di certo non cesseranno. Ci sarà però una novità in questi 45 giorni: ogni operazione, sia sportiva che commerciale, dovrà essere concordata con il gruppo asiatico, cioè gli investitori di Pechino, che daranno sicuramente il via libera per ogni tipo di azione visto che non detengono ancora il 70% delle quote del Milan. Berlusconi potrebbe poi dare il via libera dopo questo periodo per l’acquisizione della maggioranza.



Sono giorni davvero importanti in casa Milan per quanto riguarda la cessione del club. Ieri la firma dell’esclusiva da parte del presidente Berlusconi con la cordata cinese che ora avrà circa 45 giorni di tempo per ripensarci oppure andare avanti in questa trattativa. Come riporta questa mattina La Repubblica, pare che nel progetto di sviluppo della cordata cinese rientri anche  la costruzione di uno stadio di proprietà. Di questo si parla da diverso tempo ma il presidente Berlusconi ha più volte ribadito che ci vogliono degli investimenti importanti per renderlo concreto e l’inserimento di questa cordata che dovrebbe prelevare il 70% potrebbe essere un punto di inizio. I cinesi, inoltre, starebbero valutando anche la possibile quotazione in borsa della società di via Aldo Rossi.



Cominciano a trapelare le prime indiscrezioni circa la composizione della cordata cinese interessata a prelevarte il 70% delle quote del Milan. Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore”, pare che all’interno della cordata asiatica ci sarebbero tre-quattro soggetti alleati: il primo sarebbe Evergrande, il grande agglomerato cinese che ha tra i propri soci Jack Ma, nome trapelato già nelle prime indiscrezioni, quando si è iniziato a parlare della cessione del Milan. Ora la palla dovrebbe passare agli avvocati che dovrebbero definire il tutto entro 45 giorni: da una parte infatti ci saranno i legali di Chiomenti per rappresentare Fininvest, mentre dall’altro lo studio romano Ripa di Meana per i cinesi. Sul piatto c’è una cifra che si aggira intorno ai 500 milioni di euro, ovviamente esclusi i debiti, per conseguire il 70% delle quote rossonere, per un totale di 750 milioni di euro.



Ieri è arrivato il tanto atteso annuncio della firma del presidente Berlusconi per l’esclusiva concessa alla cordata cinese che acquisirà il 70% delle azioni del Milan nei prossimi mesi. Come riporta questa mattina “Il Corriere della Sera” pare che Berlusconi possa restare presidente onorario ma si sa che il primo step della firma dell’esclusiva non è assolutamente vincolante e quindi potrà cambiare idea in qualunque momento. Questo periodo di esclusiva durerà fino al prossimo 15 giugno: in questo mese e mezzo le parti dovranno trovare l’intesa e modificare anche qualche dettaglio importante ma cosa ancora più fondamentale, si potrà finalmente scoprire chi fa parte di questa cordata asiatica, rimasta finora misteriosa. I potenziali acquirenti potranno poi avere accesso alla famosa data-room, per stabilire l’attuale posizione finanziaria del Milan.