Dopo la fima dell’esclusiva con la cordata cinese intenzionata a prelevare il 70% delle quote del Milan, i dirigenti di Fininvest e lo stesso presidente Berlusconi dovranno cominciare a dialogare con gli asiatici per trattare diversi temi, che potrebbero essere all’ordine del giorno. Come riporta “TuttoSport” nell’arco di questi 40 giorni le parti dovranno essere in sinergia sia per quanto riguarda affari commerciali che per quanto riguarda la scelta del prossimo allenatore per la panchina rossonera. Ovviamente il numero uno del Milan, Silvio Berlusconi, voterebbe ancora per Cristian Brocchi ma sa bene che con l’inserimento della cordata cinese dovrà tener conto anche di altri nomi. Quello che potrebbe fare tutti felici sarebbe Unay Emery del Siviglia: il tecnico è molto apprezzato dai cinesi e anche dalla dirigenza del Milan visto che vanta un curriculum internazionale di grande livello. Sarà proprio questo il nome che i cinesi manderanno avanti?



Sal Galatioto si affida al silenzio stampa. Il consulente per il consorzio cinese che sta attualmente trattando con il Milan per rilevare il 70% delle quote rossonere alla somma di 750 milioni di euro, debiti compresi, ha deciso di non commentare le ultime voci che lo vedono protagonista. La trattativa è ufficialmente entrata nel vivo dopo la firma del presidente Berlusconi sull’esclusiva con l’accordo anche di Fininvest. Sky Sport ha trovato il consulente Galatioto a New York ed ha cercato di fare qualche domanda al consulente per vedere se la trattativa è in stallo rispetto allo scorso giorno oppure c’è stata qualche operazione in gran segreto ma l’uomo ha deciso di non commentare le voci e di affidarsi al silenzio stampa fin quando la trattativa non sarà conclusa. Berlusconi avrà circa 40 giorni di tempo per decidere se cedere o meno il suo Milan.



La trattativa tra la Fininvest e la cordata cinese per l’acquisizione del 70% delle quote societarie del Milan continua senza sosta. Qualche giorno fa è arrivata la firma dell’esclusiva, ma il presidente Berlusconi avrà ancora una quarantina di giorni per decidere se cambiare idea e tornare alla presidenza del club oppure cedere il pacchetto di maggioranza alla cordata asiatica. Come riporta questa mattina “La Gazzetta dello Sport” pare infatti che il gruppo di Pechino, di cui ancora i componenti restano un mistero per la stessa società rossonera, sembra disposto a lasciare la presidenza onoraria a Silvio Berlusconi qualora la trattativa andasse a buon fine. Un ruolo secondario, certo, ma consentirebbe al numero uno del Milan di restare all’interno della società e magari controllare di persona che tutto vada per il verso giusto.

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