Nelle tormentate vicende del closing Milan arriva una notizia che, se fosse vera, avrebbe del clamoroso e sarebbe davvero inquietante per tutti i tifosi del Milan. Gli uffici indicati dalla cordata cinese di Sino Europe Sports (l’ormai ben nota Ses) nella richiesta di acquisto del Milan non esistono. La rivelazione, al dir poco clamorosa, è stata lanciata pochi minuti fa dalla prestigiosa ed importante agenzia di stampa tedesca Reuters che non si spiega come sia possibile portare avanti una trattativa di centinaia di milioni di euro senza nemmeno avere l’idea di dove sarebbero allocati gli uffici del potenziale acquirente. Domanda molto inquietante sul valore di Ses e sull’effettiva capacità della cordata di acquistare il Milan, ma se le cose stessero così viene anche da chiedersi perché Fininvest starebbe trattando da così tanto tempo con un interlocutore assai debole. In attesa di capirne di più, resta da registrare l’ennesimo dubbio su una vicenda che ha ormai tutte le caratteristiche di una telenovela che però non fa ridere i tifosi del Milan. (agg di Mauro Mantegazza)



Il closing Milan sembra dunque sul punto di slittare ulteriormente. Detto che è atteso in tempi brevissimi il bonifico da 80 milioni di euro per completare la terza rata da 100 milioni della caparra dopo i 20 già versati ieri, senza il quale tutto si bloccherebbe davvero, l’attesa è soprattutto sul dopo, ovvero sul closing definitivo che sancirebbe il definitivo passaggio di proprietà del Milan da Silvio Berlusconi alla cordata di Ses. La data del 7 aprile sembra a questo punto troppo vicina, si proverà a chiudere entro venerdì 14, alla vigilia del derby che si giocherà sabato 15 alle ore 12.30 e che sarebbe una suggestiva prima volta per il Milan cinese contro l’Inter di Suning, ma secondo quanto riferisce Libero i cinesi vorrebbero più tempo, almeno fino a maggio, per lavorare alla risoluzione dei problemi burocratici che fermano i capitali. Il governo cinese è pronto infatti a bloccare i prestiti bancari per investimenti all’estero nel timore che coprano operazioni poco chiare. Con tanti soldi già versati, e altri ancora da raccogliere per arrivare al fatidico closing, la situazione è delicatissima e per Ses più tempo sarebbe prezioso. Ma Silvio Berlusconi, Fininvest e tutti i tifosi del Milan, che vivono questa ‘telenovela’ ormai da un anno, vorranno aspettare ancora? (agg di Mauro Mantegazza)



Sono arrivati 20 milioni di euro dei 100 previsti per la terza rata della caparra che Ses deve versare a Fininvest per l’acquisto del Milan, ma onestamente il closing Milan sembra allontanarsi ancora. Questo perché, oltre a dover versare ancora i rimanenti 80 milioni di questa rata, per completare il closing ne serviranno ben 320, che viste le recenti difficoltà è difficile ipotizzare che possano arrivare entro il 7 aprile, data dalla quale ormai ci separano solamente due settimane. Dunque la fine di questa ‘telenovela’ potrebbe allontanarsi ulteriormente, anche perché il tempo stringe (visto il ritardo della terza rata) anche solo per convocare l’assemblea dei soci che sarà necessaria per formalizzare il passaggio di proprietà. Il nodo fondamentale però restano naturalmente i soldi: ecco perché il punto fondamentale è che entro la fine di questa settimana arrivino gli altri 80 milioni della terza rata, condizione necessaria affionché si possa poi pensare alla fase finale di questa sfibrante trattativa che ha spesso lasciato perplesso anche Silvio Berlusconi, che di certo non sta per nulla gradendo il modo in cui si è sviluppata l’intera vicenda. (agg di Mauro Mantegazza)



I continui ritardi di Sino Europe Sports hanno trasformato il closing Milan in un vero e proprio caso, ma il gruppo cinese ha fatto un altro piccolo passo avanti nei confronti del presidente Silvio Berlusconi, infastidito dalla piega che ha preso la vicenda societaria rossonera. Nelle ultime ore sono arrivati 20 milioni di euro, un accorto alla terza rata di 100 milioni di euro che Sino Europe Sports deve versare entro questo weekend per ottenere una nuova proroga in vista del closing, in programma il prossimo 7 aprile. Servono altri 80 milioni di euro per completare questa fase con Fininvest, ma intanto questo acconto potrebbe servire a placare i malumori degli ultimi giorni. Intanto nelle ultime ore sono emerse alcune voci in merito ad un possibile inserimento di una cordata pronta a rilevare il Milan con a capo Adriano Galliani, l’attuale amministratore delegato del Milan: «Pensare che io possa fare una scalata al Milan è come dire che Trump è a capo dell’Isis», ha dichiarato il dirigente rossonero, come riportato da Sky Sport. «Solo un pazzo può pensare che io faccia qualcosa all’insaputa di Silvio Berlusconi», ha aggiunto Galliani, che ha ribadito più volte quest’ultimo concetto. «Ma poi insieme a quali fondi d’investimento, Doyen e quello di Mendes? Non ha senso…». Il caso è chiuso, almeno questo. I tifosi rossoneri, invece, aspettano il closing, che dovrà aprire una nuova era.