Il closing Milan si avvicina, o almeno pare; come abbiamo già riportato il 14 aprile potrebbe e dovrebbe essere la data giusta per sancire il passaggio di proprietà con la società rossonera nelle mani di Yonghong Li. Tuttosport ha messo a fuoco quale sia stato il ruolo di Barbara Berlusconi nella lunga e non ancora conclusa vicenda: l’Amministratore Delegato del Milan, che si occupa dell’area commerciale della società, è stata sostanzialmente defilata; lo scorso novembre la figlia del presidente Silvio Berlusconi ha dato alla luce il terzo figlio (Leone), il primo avuto da Lorenzo Guerrieri. La maternità, riporta il quotidiano, ha impedito a Barbara di sottoscrivere contratti di sponsorizzazione – a parte qualche eccezione, come l’accordo con Diesel – e di fatto in questi ultimi mesi le vicende che hanno riguardato le continue accelerate e frenate riguardo il closing non l’hanno interessata (a differenza di Adriano Galliani, che ha dovuto fare i salti mortali per chiudere in parità il bilancio in ogni sessione di calciomercato). Di fatto la Berlusconi non ha mai conosciuto Yonghong Li, il capo della cordata cinese rimasto ora virtualmente da solo dopo la chiusura definitiva del fondo Sino-Europe Sports; c’è stata invece una fitta collaborazione con Marco Fassone, attualmente AD in pectore ma a tutti gli effetti dirigente a titolo ufficiale una volta avvenuta la cessione. A Fassone, Barbara Berlusconi ha fornito tutte le informazioni utili sull’area di competenza; un rapporto, sottolinea Tuttosport, “di grande stima e collaborazione”. (agg. di Claudio Franceschini)



Le ultime notizie sul ciosing Milan sembrano essere rassicuranti per i tifosi rossoneri: come già emerso ieri infatti è stata fissata a venerdì 14 aprile la nuova e definitiva data nella quale si riunirà l’Assemblea dei Soci che dovrà sancire e ratificare il passaggio di consegne tra Fininvest e la proprietà cinese. Che non sarà più supportata da Sino-Europe Sports: clamorosamente il fondo ha chiuso i battenti per volere del magnate Li Yonghong, che è dunque rimasto da solo e che a questo punto sarà il solo ad acquistare le quote di maggioranza del Milan. Resta in piedi di fatto Rossoneri Sport Investment Lux, che ha sede a Lussemburgo ed era già il centro nevralgico delle operazioni di SES. La realtà ha comunicato ufficialmente il perfezionamento di tutti gli accordi per mettere a disposizione i fondi necessari all’acquisizione; dunque sembra che siamo arrivati alla conclusione di questa vicenda, anche se gli sviluppi di una cessione della quale si parla ormai da più di un anno ci hanno abituati ad andare con i piedi di piombo (sembrava essere definitiva anche la data di inizio marzo). 



Ultimati e perfezionati i documenti, come riporta Repubblica, adesso è tutto nelle mani delle istituzioni: Niccolò Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi, ha già provveduto a depositare alla procura di Milano tutte le carte che Yonghong Li ha preparato. Documenti che sono arrivati negli uffici di Bankitalia, e che ora saranno analizzati e verificati perchè si stabilisca la lecita provenienza dei fondi. Il quotidiano riporta anche alcune indiscrezioni secondo cui i documenti depositati dall’avvocato del presidente del Milan riguarderebbero i due pagamenti da 100 milioni di euro l’uno, già effettuati da Li e versati come caparra sull’acquisizione, soldi che erano stati versati attraverso quel fondo Sino-Europe Sports che ormai non esiste più. A questo punto gli scenari possibili sono due: il primo prevede che i documenti e i fondi siano in regola, e in questo caso il 14 aprile sarebbe davvero la data di chiusura. Nell’ipotesi negativa spetterà alla magistratura aprire un’inchiesta; sarebbe l’ennesima beffa in una vicenda ormai infinita e che ha già vissuto di tantissimi colpi di scena e cambi di scenario.