Alla fine il giorno dell’addio è arrivato. E con un podio che, se non soddisfa del tutto, rimane comunque qualcosa di bello e insperato visto il week end travagliato. Valentino Rossi, dunque, lascia la Yamaha per approdare alla Ducati. L’italiano ha rivolto un addio carico di emozione alla amata M1, fermandosi nel giro di rientro per baciare la moto, in una immagine che ha ricordato quella del primo successo, a Welkom, nel 2004, quando la storia “Yamaha e Rossi” è iniziata. Il pilota italiano non ha potuto fare a meno di ricordare i sette anni vissuti alla grande, con quattro titoli mondiali vinti, con la casa di Iwata. E ricorda come all’esordio, nel 2004, pochi avrebbero scommesso nel titolo già al primo anno. Cosa poi puntualmente avvenuta.



Valentino Rossi

“Onestamente sono contento di questo risultato finale con la Yamaha, perché abbiamo avuto un weekend difficile. Non ho fatto una buona partenza, ma ho capito subito che oggi ero molto più veloce e che la mia moto andava bene. A un certo punto ho pensato che avrei potuto vincere, ma nell’ultima parte della gara semplicemente non ho avuto abbastanza forza per stare con Lorenzo e Stoner, questa è una pista molto difficile quando non sei completamente in forma. Ho iniziato a fare qualche errore perché non avevo abbastanza forza per fermare la moto, quindi dopo un po’ ho deciso che era meglio rallentare e mantenere il mio terzo posto. Salire sul podio sul podio è stato il mio modo per dire grazie alla mia moto, alla Yamaha e a tutte le persone che hanno lavorato con me in queste sette stagioni. E’ stata una grande esperienza, e mi sono divertito tanto. 46 è un gran numero di vittorie – ovviamente ne avrei volute di più, ma credo di poter essere felice con quello che ho ottenuto. Abbiamo finito bene la stagione, con cinque podi di fila e, dopo un campionato così difficile si può essere soddisfatti di come l’abbiamo finito. Sono stati sette anni meravigliosi, ci siamo divertiti molto, con un’atmosfera particolare, molte fantastiche vittorie e quattro campionati del mondo. Mi sono fermato con la mia moto dopo la gara di oggi proprio come ho fatto a Welkom quando questa storia cominciò, è stato il modo giusto per dire addio a “lei”. Grazie a tutti, abbiamo ricordi bellissimi».



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