Jorge Lorenzo diventa il magnifico, Stoner e Rossi lasciano da campioni. Ottimi anche Dani Pedrosa e Ben Spies. Promossi anche Simoncelli e Dovizioso.
Marco Simoncelli 7 Ieri, dopo il terzo tempo in qualifica che voleva dire il debutto assoluto in prima fila, aveva accarezzato l’idea di poter puntare al podio. Poi in gara, nonostante un bel duello senza timori reverenziali con Lorenzo e poi con Dovizioso, Spies e Pedrosa, Sic si è dovuto accontentare di un sesto posto che, visto le premesse, non lo soddisfa pienamente. Ma per il podio, pensiamo, Marco è pronto: si tratta solo di aspettare qualche mese quando prenderà il via il campionato 2011.
Andrea Dovizioso 7 Il quinto posto in classifica generale non è poi da buttare: ma Andrea, se vuol migliorare, deve cercare di non ripetere la prima parte della stagione, passata a tribolare alla ricerca del feeling con la sua RC212V. Meglio nella seconda parte, a podio diverse volte , ma mai sul gradino più alto, tanto da meritarsi una riconferma con il team ufficiale che schiererà, così, tre moto ufficiali. Per lui vale lo stesso discorso di Pedrosa: ancora una volta, ma poi (se i risultati scarseggiano di nuovo) basta.
Ben Spies 7,5 Al pari di Simoncelli il debuttante americano ed ex iridato prodigio della Superbike la sua bella figura l’ha fatta. Si è preso pure il podio il texano e con la moto che aveva a disposizione, si può considerare un risultati di tutto rispetto. Bravo, dunque, tanto da meritarsi un posto accanto a Lorenzo in sella alla M1 ufficiale. Da lui, ormai, ci si aspetta un 2011 con i botti, a stelle e strisce.
Dani Pedrosa 8 A denti stretti ha difeso il secondo posto in classifica. A denti stretti ha dovuto digerire il titolo andato al connazionale non di certo amato. A denti stretti si ritroverà in squadra un osso duro di nome Stoner. Non sprizzerà simpatia Dani, ma bisogna riconoscergli che lui ha sempre osato tanto, alle volte troppo, per arrivare là in cima. La Honda l’aveva preso per questo, ma Pedrosa non ci è mai arrivato, ci si è avvicinato, l’ha accarezzata quella cima, ma niente da fare. E ora in Honda sono corsi ai ripari. Chissà che questo non dia la scossa allo spagnolo e che l’anno prossimo sia quello buono? Perché se non è quello buono, probabilmente sarà l’ultimo con la casa alata.
Valentino Rossi 9 Una stagione stramba, che pareva potesse diventare la sua peggior stagione da quando corre nella classe regina. La spalla che fa male, l’infortunio, ma già prima di quello la sensazione che in Yamaha ci fosse qualcuno più veloce di lui, almeno per questa stagione. Poi il rientro a tappe bruciate, in stile Valentino che sempre deve sorprendere, ma con le stesse difficoltà di inizio stagione, con la moto che sbiscia sull’asfalto e non è come Valentino la vorrebbe. Poi il divorzio annunciato per approdare in Ducati, ma in mezzo tante gare, troppe per uno come lui, senza vittorie. Poi la liberazione di Sepang, e un terzo posto in campionato che lo ripaga in parte dei sacrifici fatti. E un ultimo podio, quasi inperato alla vigilia per salutare i “suoi” della Yamaha dopo sette anni di soddisfazioni.
Casey Stoner 9,5 La sua è stata una stagione di alti e bassi, a tratti indecifrabile, passata da vittorie imperiose a figuracce barbine. Chiusa, però, da vero campione, inchinatosi solamente al “magnifico” dopo aver accarezzato per 23 giri il sogno di lasciare ai “suoi” della Ducati una vittoria finale come ricordo. Ora lo attende sua maestà Honda, ora lo attende un compito arduo: dimostrare a tutti il vero valore di Casey.
Jorge Lorenzo Magnifico Magnifico, come un Lorenzo di italiana memoria. La sua stagione è stata a dir poco strepitosa e poco importa se è mancato all’appello il suo più coriaceo antagonista Valentino Rossi: 9 vittorie e solo due gare fuori dal podio la dicono lunga sul dominio dello spagnolo nel motomondiale. Per lui solo un momento di appannamento che ha riacceso le speranze di Pedrosa che poi ci ha pensato da solo a spegnerle. Per il resto un vero “martillo” e, alla fine, un Lorenzo “magnifico”.
(Maurizio Saporiti)