Valentino Rossi 9,5
Nelle dichiarazioni dopo le qualifiche era stato onesto. Difficile vincere la gara con uno Stoner così in palla. Ma Stoner è in vena di regali e Valentino non si fa pregare due volte. Vince la gara e ringrazia. Tutto facile con Stoner fuori dai giochi? Per niente. Deve stringere i denti e respingere gli attacchi della Honda di Dovizioso e dell’altra Ducati, (c’è n’è sempre una) di Hayden. Alla fine si prende quel secondo che lo mette al riparo anche dalla furibonda rimonta di Lorenzo. Una bella vittoria, la prima in notturna, la prima alla prima dopo quella del 2005, per di più su un tracciato che non ama particolarmente, specialmente di notte. Il mezzo punto in meno è perché, in gara, non sembra proprio al 100% con la sua Yamaha, tanto da temere la Honda di Dovizioso che nei test teneva costantemente dietro a un secondo e passa.
Jorge Lorenzo 9
Finale di gara da incorniciare tanto quanto la prima parte sarebbe quasi da buttare. Il suo è un week end a corrente alternata con i guizzi della qualifica e della gara. Ma il finale, comunque, è di quelli da cineteca e, dopo la brutta figura di Stoner, riprende con forza il ruolo di anti-vale, come lo scorso anno. Ora vedremo a Motegi, dove si presenterà completamente ristabilito sul piano fisico. Su quello mentale, ci siamo già
Andrea Dovizioso 9
Si permette il lusso di mettere la sua ruota davanti a quella di Rossi, cercando di strappargli vittoria ed ennesimo record. La sua Honda, in gara, sembra un’altra moto e lui, il Dovi, prende la palla al balzo, anzi la moto, e si mette a fare sul serio. Alla vigilia sperava nel podio e podio è stato. Quando c’è da lottare, si fa trovare pronto: deve arrendersi alla furia di Lorenzo, ma mette la parola fine alle speranze di Hayden riprendendosi il podio all’ultimo giro.
Nicky Hayden 8,5
E’ vero o sto sognando? La domanda era ovvia quando tutti vedono lo statunitense tenere a bada per qualche giro il suo compagno di squadra Casey Stoner. Sarà il solito fuoco di paglia: tra poco il texano sprofonderà nei bassifondi della classifica a lui più congeniali. Niente di più sbagliato. Fuori Stoner, la davanti c’è ancora una rossa ed è quella di Hayden. Il podio gli sfugge per poco, ma tanto basta per premiare con un bel voto una gara altrettanto bella
Casey Stoner S.V.
Doveva essere una passeggiata, ma non pensavamo che Stoner prendesse la cosa alla lettera. Si addormenta al via, continua il pisolino per alcuni giri. Poi si sveglia di colpo e mette tutti in fila. Ci siamo: ora se ne va e pace amen per tutti gli altri. Ma non è giornata e Stoner finisce quasi subito la sua gara nella sabbia del deserto del Qatar. Dopo tre anni da dominatore, lascia la scena al suo rivale Valentino, Ma lo fa in malo modo
Yamaha 10
La casa dei tre diapason non è la più veloce, ma la doppietta Rossi-Lorenzo dimostra che resta la scuderia da battere anche quest’anno. Conferma anche dal quinto posto di Spies. Come dire: la potenza non è nulla senza controllo, basta chiedere a Stoner…
Ben Spies 8
Rimedia alla brutta figura rimediata nelle qualifiche. Non ha mai lottato per il podio, ma riesce comunque a essere il primo dei piloti non ufficiali e soprattutto arriva al traguardo prima di Dani Pedrosa. Le premesse per una buona stagione anche in Motogp, dopo il trionfo in Superbike ci sono tutte.
Randy De Puniet 7,5
Il francesino piazza la sua Honda davanti a quella ufficiale di Pedrosa (di ben 7 secondi). Anche nelle qualifiche era stato il migliore della casa alata, ma stavolta in gara Dovizioso l’ha spuntata su tutti i compari.
Dani Pedrosa 5
Parte a razzo, riesce anche a essere in testa alla corsa prima che Stoner cominci la sua fuga. Poi però sparisce. Al contrario il suo compagno di squadra Dovizioso emerge sulla distanza. Ancora un’annata in salita per il pilota Honda.
Loris Capirossi 7
La gara 300 di Capirex è comunque da incorniciare. Il suo compagno Bautista va per terra all’ultimo giro, lui invece porta a termine la gara con un nono posto dignitoso per la sua Suzuki. Loris è il terzo degli italiani, davanti alle Honda Gresini di Simoncelli e Melandri. Niente male per un “vecchietto”.
Marco Simoncelli 6,5
Dopo le qualifiche disastrose, Simoncelli riesce a recuperare in gara. Nella prima parte lotta anche per il decimo posto, poi perde qualcosina e chiude undicesimo. Migliorare si può, basta continuare con la stessa grinta.
Marco Melandri 6
Chiude all’ultimo posto, ma probabilmente è tutta colpa di una moto non ancora al top. Fa peggio del compagno di squadra Simoncelli, ma uno che l’anno scorso correva in Kawasaki facendo miracoli siamo certi che tirerà presto fuori dal cilindro altri conigli.