Domenica 11 aprile si ricomincia! Parte, finalmente, ultimo tra i grandi appuntamenti motoristici, il motomondiale, con una novità assoluta: l’esordio della nuova classe Moto 2 che sostituisce la 250. Ma a tenere banco e ad entusiasmare la folta schiera degli appassionati sarà, come al solito, la MotoGP, la classe regina. E il punto di riferimento sarà, come lo è da dieci anni a questa parte, lui, il campione del mondo in carica,Valentino Rossi. Sarà ancora lui l’uomo da battere. Ma vediamo come si presentano i protagonisti a questo appuntamento.



YAMAHA. Nei test la casa dei tre diapason ha potuto schierare a tempo pieno il solo Valentino Rossi. Mentre per Lorenzo, alle prese con una frattura alla mano che lo ha costretto a disertare i test a Sepang e a presentarsi a quelli in Qatar non al meglio della condizione, le indicazioni sono state pochine, per Valentino i test sono stati positivi, dominati in lungo e in largo dal campione del mondo che ha subito elogiato il buon lavoro fatto dai tecnici Yamaha con la M1. La Yamaha, quindi, ha ben impressionato, dando prova di avere preparato una moto forse la migliore del lotto e di poter disporre da subito di un Rossi al meglio della condizione e particolarmente motivato. Il pilota di Tavullia ha dominato i test ad esclusione dell’ultima giornata in Qatar e se si pensa che proprio la pista dell’emirato, dove per altro si corre in notturna con illuminazione artificiale, non è mai andata a genio a Valentino…



DUCATI.

Grande lavoro anche per la casa di Borgo Panigale che ha affrontato il periodo invernale per approntare una Desmosedici in grado di ridare al ritrovato Casey Stoner l’opportunità di ritornare in cima alla classifica mondiale. Per la verità i test hanno evidenziato che la rossa a due ruote patisce ancora un leggero gap nei confronti della M1, fatto salvo l’exploit dell’ultima giornata in Qatar, dove per la prima volta, Casey Stoner ha marcato tempi migliori rispetto a Valentino Rossi. Buoni risultati anche per Hayden che ha mostrato di apprezzare il lavoro svolto dagli ingegneri per rendere più gestibile l’erogazione del quattro cilindri desmo della Ducati.



 

HONDA.

Molto probabilmente, anche questa, potrebbe rivelarsi l’ennesima stagione amara per la casa alata. I test pre stagionali hanno evidenziato ancora problemi di guidabilità per la RC213-V, problemi riscontrati, questa volta, più da Pedrosa che non da Dovizioso. Per il pilota spagnolo, alla caccia di un titolo mondiale nella classe regina, annunciato e non ancora arrivato, i test hanno riportato a galla i problemi di sempre e che sono ormai diventati una sorta di incubo per il pilota iberico: poca sensibilità all’anteriore e lentezza in percorrenza curva. Va un po’ meglio per Andrea Dovizioso, capace di chiudere i test in Qatar con il terzo tempo assoluto, anche se ancora distante dal passo dei primi. Anche nel team di Fausto Gresini i piloti sono preoccupati delle condizioni della moto con cui prenderanno il via in Qatar. Se per Simoncelli, al debutto nella classe regina, oltre al feeling con le 800cc si sommano i problemi di ciclistica che attanagliano la Honda, non vanno meglio le cose per Melandri, che vede riaffiorare i fantasmi delle stagioni passate.

 

 

SUZUKI.

Piccoli passi avanti sono stati fatti, ma ancora c’è molto da lavorare. Loris Capirossi è riuscito a chiudere i test a Losail con la quinta miglior prestazione, ma il divario tra i primi è ancora di quelli importanti. L’obiettivo stagionale, ragionevolmente, potrebbe essere quello del podio. Se poi il gradino è quello più alto…

 

BEN SPIES.

Il pilota americano merita una nota a parte. Dopo il mondiale conquistato in Superbike, correva il rischio di fare la stessa figura di altri suoi predecessori (vedi Toseland, Bayliss e lo stesso suo compagno di squadra in Yamaha Colin Edwards), con il salto in Moto GP. Il comprimario. I test ci hanno fatto vedere che forse lui potrebbe essere il pilota a cui spetta il compito di sfatare questa leggenda.

 

Comunque, a conti fatti, tutti i piloti scenderanno in pista con un unico obiettivo. Battere Valentino Rossi. Le chance migliori di compiere l’impresa se le giocano il ducatista Casey Stoner e il compagno di Valentino Jorge Lorenzo. Anche per il pilota di Tavullia l’obiettivo sarà lo stesso di tutti gli altri: lottare contro se stesso, per mettersi in bacheca l’ennesimo record. Non ci resta che augurare a tutti buon divertimento.