Jorge Lorenzo ha vinto con 6.743 secondi di vantaggio il GP di Gran Bretagna, a Silvestone, cogliendo la seconda vittoria della carriera nel Regno Unito. Il pilota del Fiat Yamaha Team rappresentava da solo la squadra, in assenza dell’infortunato Valentino Rossi. Lorenzo ha condotto dal primo giro concludendo davanti ad Andrea Dovizioso e Ben Spies, del team Tech3 Yamaha, che ha così ottenuto il primo podio in MotoGP. Il pilota di Maiorca è partito benissimo, scattando dalla pole, ed alla prima curva era già al comando. Non è stato però un GP in discesa, dato che si è visto costretto ad un duro confronto con Dani Pedrosa. I due si sono scambiati il comando diverse volte, ma è stato Lorenzo a concludere il primo giro davanti al connazionale e dal quel momento in poi non è più stato minacciato. Poco a poco ha poi incrementato il vantaggio, lasciando i colleghi a combattere nella scia della sua M1 bianca e blu. La terza vittoria della stagione ed altri 25 punti portano il vantaggio di Lorenzo in vetta alla classifica a 37 lunghezze su Dovizioso, con Pedrosa terzo.
Jorge Lorenzo:
“E’ stato un giorno importante ed una vittoria importante per me, oggi, perché mi sentivo forte e mi sono divertito molto in sella alla mia Yamaha. Ho avuto sensazioni diverse oggi, ho come avvertito che sarebbe stata una buona gara. E’ stato abbastanza difficile essere veloce in partenza e il primo giro con Dani è stato delicato, ma una volta che l’ho passato mi sono sentito più rilassato e a mio agio. Pensavo che mi avrebbe seguito un po’ più a lungo ma non è successo, così sono rimasto da solo. A quel punto ho dovuto concentrarmi su me stesso, perché non sapevo neanche chi fosse dietro di me! Non ho mai sognato di conquistare tre vittorie in cinque gare, ma eccoci qua! Mi sento molto forte mentalmente in questo momento. Voglio ringraziare la mia squadra, Yamaha e Bridgestone per questa vittoria. La celebrazione dei Beatles è stato qualcosa di divertente per i tifosi, mi piace la loro musica e ho pensato che fosse carino far loro un omaggio, dal momento che siamo in Inghilterra!”