Non c’è niente da fare. Quest’anno, fatti alla mano, è quello di Jorge Lorenzo. Giovedì davanti, venerdì pure e oggi, in gara, idem. Lo spagnolo della Yamaha, davanti a tutti sulla griglia, parte e primo e primo arriva, dopo una gara che solo nella prima parte è sembrata incerta sull’esito. A nulla, però, sono valsi i tentativi di Pedrosa e Stoner, partiti con gomme morbide al posteriore nel tentativo di impensierire il portacolori della Yamaha che, invece, sulla sua M1 montava le dure. Lorenzo al via manteneva la testa seguito da uno Spies partito a cannone. Tempo pochi giri e Pedrosa prima, Stoner poi, si sbarazzavano della presenza ingombrante dell’americano che faceva da tappo e si mettevano alla caccia del maiorchino. Missione compiuta: i due di Honda e Ducati riuscivano a colmare il gap con la Yamaha di Lorenzo e la gara sembrava riaperta. Ma la cosa durava il breve spazio di qualche tornata. Lorenzo accelerava, imponeva il ritmo che già nel warm up eveva dimostrato di poter sostenere e per i due non c’era più nulla da fare. Da lì in poi per Lorenzo si trattava di una passeggiata e di lì a poco anche Stoner mollava la presa su Pedrosa andando, però, a conquistare un podio che da troppo tempo mancava per il campione della Ducati. Non si può dire, però, che Pedrosa e Stoner non ci abbiano provato, ma contro Lorenzo e la Yamaha, oggi, non c’era nulla da fare. Alle spalle dei tre le posizioni cambiavano in continuazione con Dovizioso che sembrava filar via liscio verso il quarto posto ma che poi veniva raggiunto e superato prima da Spies e poi da De Puniet. L’italiano, all’ultimo giro, riusciva ad avere la meglio sul francese e ha chiudere in quinta posizione, alle spalle dell’americano della Yamaha, autore di un’altra prova convincente. Meno convincente, invece, la prova dell’italiano della Honda. Maluccio, dopo una partenza che lasciava ben sperare, Marco Simoncelli, nono al traguardo dietro a Nicky Hayden e Colin Edwards. Male, come al solito, le Suzuki con Loris Capirossi 13° e Bautista 14° a oltre un minuto di ritardo dal vincitore!! Praticamente, le Suzuki, ultime. Dietro a loro, infatti, solo il nippo Akiyoshi, sostituto dell’infortunato Aoyama in sella alla Honda. Ora Lorenzo ha portato il vantaggio su Pedrosa a 47 punti. Visto i valori in campo, un abisso.