Ci si aspettava Lorenzo e così è stato. Non ci si aspettava Valentino Rossi, ma lui è arrivato. Il campione spagnolo della Yamaha conquista la sesta vittoria stagionale sulla pista di Laguna Seca, nel Gran premio degli Stati Uniti, e grazie alla caduta di Pedrosa allunga drasticamente in classifica e praticamente mette una grossa ipoteca sul titolo mondiale. E pensare che in partenza Lorenzo si era fatto sorprendere non solo dalla solita furia Pedrosa ma anche da Stoner, Dovizioso e Spies: poi pian piano risaliva la china, fino a mettersi alle calcagna dei due fuggitivi per poi passare Stoner grazie a un “lungo” dell’australiano. A quel punto si apriva la caccia al connazionale della Honda. Ma non c’era bisogno di altro perché Pedrosa si stendeva alla fine del rettilineo dei box e per il maiorchino la gara diventava tutta in discesa. Ora Lorenzo guida il mondiale con 72 punti di vantaggio su Pedrosa, praticamente un abisso. Altro passo avanti di Stoner secondo, mentre sorprende tutti Valentino Rossi che riesce, con un gran bel finale, ad avere la meglio su Andrea Dovizioso. E pensare che a metà gara, quando Dovizioso ormai pareva imprendibile, sembrava che Valentino dovesse dare fondo a tutto il suo talento per conservare la quinta posizione dagli attacchi di Hayden e Spies. Poi Spies commetteva un errore e Valentino cominciava a recuperare decimi su decimi ad un Dovizioso in difficoltà fino a bruciarlo in staccata alla curva che immetteva sul rettilineo dei box. Tutto finito? Dovizioso non ci stava a mollare un podio che fino a pochi giri dal termine sembrava cosa fatta e braccava Valentino: un lungo proprio all’ultima curva metteva fine ai suoi sogni e spianava la strada al podio per Valentino Rossi. Se il podio per il pilota italiano della Yamaha arriva anche grazie alla caduta di Pedrosa, per Valentino si tratta comunque di una gran bella gara, visto che per tutto il week end il campione italiano era sempre rimasto dietro a Dovizioso and company. Alle spalle di Dovizioso, quarto, il primo dei piloti di casa, Nicky Hayden in sella alla Ducati che precede il connazionale Spies. Buona la prova di Melandri, 7° alle spalle di Colin Edwards. Caduto Simoncelli. Alla fine, siamo negli States, gaffe finale degli organizzatori che alla cerimonia del podio fanno partire l’inno italiano anziché quello spagnolo. L’ombra di Rossi, ad ogni modo, la fa sempre da padrona.
L’ordine di arrivo del Gran Premio degli Stati Uniti – Laguna Seca
1 Jorge Lorenzo (SPA) Fiat Yamaha Team 43’54.873
2 Casey Stoner (AUS) Ducati Marlboro Team +3.517
3 Valentino Rossi (ITA) Fiat Yamaha Team +13.420
4 Andrea Dovizioso (ITA) Repsol Honda team +14.188
5 Nicky Hayden (USA) Ducati Marlboro Team +14.601
6 Ben Spies (USA) Monster Yamaha Tech 3 +19.037
7 Colin Edwards (USA)Monster Yamaha Tech 3 +40.721
8 Marco Melandri (ITA) San Carlo Honda Gresini +47.219
9 Mikka Kallio (FIN) Ducati Pramac Racing +52.813
10 Loris Capirossi (ITA) Rizla Suzuki MotoGP +52.814
11 Roger Lee Hayden (USA) LCR Honda +1’14.089
12 Alex De Angelis (RSM) Interwetten Honda MotoGP +1’14.666
La classifica
1 Jorge LORENZO Yamaha SPA 210
2 Dani PEDROSA Honda SPA 138
3 Andrea DOVIZIOSO Honda ITA 115
4 Casey STONER Ducati AUS 103
5 Valentino ROSSI Yamaha ITA 90
6 Nicky HAYDEN Ducati USA 89
7 Ben SPIES Yamaha USA 77
8 Randy DE PUNIET Honda FRA 69
9 Marco MELANDRI Honda ITA 53
10 Marco SIMONCELLI Honda ITA 49
11 Colin EDWARDS Yamaha USA 48
12 Hector BARBERA Ducati SPA 41
13 Loris CAPIROSSI Suzuki ITA 36
14 Mika KALLIO Ducati FIN 31
15 Aleix ESPARGARO Ducati SPA 28
16 Alvaro BAUTISTA Suzuki SPA 25
17 Hiroshi AOYAMA Honda JPN 18
18 Alex DE ANGELIS Honda RSM 8
19 Roger Lee HAYDEN Honda USA 5
20 Kousuke AKIYOSHI Honda JPN 4
21 Wataru YOSHIKAWA Yamaha JPN 1