Grazie al quinto posto ottenuto in gara 2 Biaggi ha portato a 63 punti il distacco da Leon Haslam (Suzuki) ultimo pilota a potergli contendere il titolo (413 a 350). Un gap incolmabile quando manca ancora la tappa francese di Magny Cours alla fine di mondiale. Max Biaggi – al suo quinto titolo dopo quattro mondiali consecutivi, dal 1994 al ’97, nella classe 250 – è il primo italiano campione del mondo Superbike. Nella classifica costruttori Aprilia (433 punti) ha 41 lunghezze di vantaggio su Ducati (392). Nove punti saranno sufficienti alla casa veneta per conquistare il mondiale costruttori. Ma Imola non è stata una gara semplice: attardato in partenza in gara 1 Biaggi ha dovuto accontentarsi di un piazzamento (11°).
Tuttaltra storia in gara 2: abbandonato ogni tatticismo Max ha portato la sua Aprilia RSV4 nelle primissime posizione battagliando per il podio sin dalla prima curva. La quinta posizione finale ha consegnato a Max il titolo iridato con un round di anticipo e fatto esplodere la gioia della migliaia di tifosi del Corsaro più famoso del motociclismo mondiale accorsi al circuito romagnolo.
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Max Biaggi:
“E’ un giorno grandioso un giorno che ho voluto fortemente. Tante volte negli scorsi anni mi sono sentito di non essere messo nelle condizioni giuste per esprimere il mio valore, per raggiungere i risultati che so di valere. Anche per questo, a un certo punto della mia carriera, ho scelto questo mondo, il campionato SBK, e per questo ho voluto le persone giuste intorno a me per questa avventura, perché le corse non sono solo velocità, gomme, e motore. Sono anche gioia e divertimento e con questi ragazzi, con questo team mi sento a casa. Voglio ringraziare tutti: la mia squadra, Aprilia, il Gruppo Piaggio, il suo presidente.
Non è stata una stagione facile, molti piloti hanno vinto gare e se avessero avuto più regolarità avrebbero potuto infastidirci di più. I momenti più belli sono state le doppie vittorie a Monza e Misano, vincere davanti al mio pubblico è qualcosa di speciale. Ma non è ancora finita, ora ci resta un obiettivo, portare la mia RSV4 al titolo costruttori. Ne parliamo tra una settimana e sarebbe veramente fantastico chiudere con un altro mondiale una stagione fantastica”.
Roberto Colaninno, presidente e AD del Gruppo Piaggio (del quale Aprilia è parte) ha vissuto al box di Imola il trionfo del suo team e del suo pilota e ha commentato: “Oggi abbiamo conquistato un risultato straordinario, che arriva al secondo anno dall’ingresso di Aprilia nel mondiale Superbike, e che conferma una volta di più l’eccellenza tecnica del Reparto Corse di Noale e del Gruppo Piaggio nel panorama mondiale del settore due ruote. Nella giornata di oggi era impossibile immaginare qualcosa di meglio. Abbiamo vinto il mondiale Superbike su una pista italiana, con una moto italiana, un pilota italiano e uno sponsor – Alitalia – che porta l’Italia nel mondo. Non è mai successo in tutta la storia del mondiale Superbike ed è un fatto che rende tutti noi ancora più orgogliosi".