Fratello minore, così Valentino Rossi ha definito in un post su Twitter Marco Simoncelli, il giovane pilota morto tragicamente ieri durante il Gran Premio di Malesia. Il povero Valentino Rossi poi è stato coinvolto direttamente nell’incidente che è costato la vita a Simoncelli: era infatti uno dei due piloti che lo hanno investito quando lui è scivolato a terra. Ieri alla notizia della morte dell’amico e collega pilota ovviamente Valentino Rossi è apparso distrutto, in lacrime e sotto shock. L’onda emotiva a seguito dell’incidente di Simoncelli è stata davvero tremenda anche solo per gli appassionati, ma per chi conosceva il pilota romagnolo personalmente è stato un colpo durissimo, che la dice lunga su quanto Marco Simoncelli fosse persona amabile e alla mano. Abbiati, Meggiorini e tanti altri calciatori sono apparsi commossi e anche un po’ deconcentrati in gara a casusa di quersta notizia. E chi più di Valentino Rossi, che era lì con la sua Ducati in quel tragico incidente (video) e che di Sic era un amico fraterno? Non a caso, immediatamente, hanno cominciato a circolare voci secondo le quali il pilota sarebbe stato talmente scosso da pensare di ritirarsi addirittura dalle gare. Un pensiero che – se ci fosse – sarebbe certamente umano, ma che non trova alcuna conferma ufficiale in questo momento giustamente dedicato al silenzio e al dolore (leggi il commento dello scrittore Doninelli e la lettera aperta ai genitori della giornalista Monica Mondo). Un messaggio di Alessio Salucci, amico e assistente di Rossi su Twitter, invece, contribuisce a dare un po’ di ordine in più smentendo queste voci del ritiro di Rossi: “Vale non sta pensando assolutamente di smettere, mi dispiace che girino queste notizie false in momenti così”. A tutt’oggi, quindici ore dopo essere stato postato dallo stesso Valentino, sulla sua pagina Twitter rimance ancora il suo ultimo messaggio: “Il Sic per me era come un fratello minore,tanto duro in pista come dolce nella vita. Ancora non posso crederci, mi mancherà un sacco”, postato sia in italiano che in inglese. Secondo l’opinionista televisivo ed ex pilota Nico Cereghini, se davvero Valentino Rossi volesse smettere, sarebbe comprensibile. Quello che è successo ieri è un episodio di quelli che ti segnano, dice. Lui e Marco Simoncelli, aggiunge, erano molto legati, si allenavano anche insieme da anni: “Questa tragedia è uno choc tale che potrebbe anche pensare di smettere” ha detto. Secondo Cereghini è stata proprio la moto di Valentino Rossi a colpire Simoncelli tra la testa e la base del collo, facendo in modo che si staccasse il cinturino che lega il casco. Cereghini, che è un esperto dei materiali che compongono i caschi dei motociclisti spiega che è stato meglio se il cinturino si sia staccato, altrimenti la testa di Simoncelli sarebbe stata tagliata via di netto dal resto del corpo. “Il suo casco è uno dei migliori in circolazione, curatissimo nei particolari. Caschi come questo devono passare test severissimi”. ha spiegato. Invece dice che la dinamica dell’incidente è stata assai strana e fuori della norma, con la moto di Simoncelli che compiva una strana traiettoria e le moto di Edwards e Rossi fuori controllo. Il padre di Valentino Rossi, Graziano, che si trovava in Italia ha commentato che Marco era un grande amico del figlio.
Avevano un legame fortissimo e anche lui lo conosceva molto bene. Una persona splendida e un bravo pilota, ha aggiunto. Graziano Rossi si è recato direttamente ieri presso la famiglia Simoncelli a portare le sue condoglianze.